Uso del verbo «udire»

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guidoalberto
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Uso del verbo «udire»

Intervento di guidoalberto »

Buongiorno, vorrei sapere se vi sono regioni italiane dove questo verbo sia di uso corrente. A Milano è rarissimo, relegato ad ambiti tecnici o comunque molto particolari. Viene adoperato solo il più generico sentire.
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marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Da noi si usa prevalentemente (se non esclusivamente) sentire.
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Millermann
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Località: Riviera dei Cedri

Intervento di Millermann »

Anche in Calabria si usa quasi esclusivamente sentire.
Lo stesso Treccani, alla voce udire, specifica che «nell’uso parlato questo verbo è per lo più sostituito dal verbo sentire». ;)

Comunque, incuriosito, ho consultato il foglio 1645 dell'AIS («sento qualche cosa»), per vedere se vi fosse, in qualche dialetto italiano, la stessa radice di udire. Il risultato è che praticamente ovunque sono usate varianti di sentire, con l'eccezione del sardo, che usa l'equivalente di intendere.
Lontane varianti di udire m'è sembrato di averne notate solo nelle Alpi: principalmente in quelle svizzere (nel Cantone dei Grigioni, ove si parla il romancio), qualcosa in Val Gardena e anche in Piemonte, nella zona del Sestriere. :)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Qui c'è solo sentire o, in casi più specifici, ascoltare.
PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Udire se non è ancora letterario, è comunque un verbo d'uso sostenuto.
guidoalberto
Interventi: 51
Iscritto in data: lun, 27 giu 2016 10:01

Intervento di guidoalberto »

Millermann ha scritto:Comunque, incuriosito, ho consultato il foglio 1645 dell'AIS («sento qualche cosa»), per vedere se vi fosse, in qualche dialetto italiano, la stessa radice di udire.
La ringrazio per la risposta e soprattutto per avermi fatto scoprire questa bellissima risorsa etnolinguistica disponibile in rete! :)
guidoalberto
Interventi: 51
Iscritto in data: lun, 27 giu 2016 10:01

Intervento di guidoalberto »

PersOnLine ha scritto:Udire se non è ancora letterario, è comunque un verbo d'uso sostenuto.
Mi domandavo proprio questo, se tratti di voce tramandata dal latino senza interruzioni oppure di una parola coniata in ambito letterario.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

guidoalberto ha scritto:Mi domandavo proprio questo, se tratti di voce tramandata dal latino senza interruzioni oppure di una parola coniata in ambito letterario.
Udire (latino audīre) è voce di tradizione ininterrotta, ma non è più usato nell'italiano colloquiale.
guidoalberto
Interventi: 51
Iscritto in data: lun, 27 giu 2016 10:01

Intervento di guidoalberto »

Quindi ai tempi di Dante era parola di uso comune e poi si è persa nel parlato nei secoli successivi?
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Carnby
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Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

guidoalberto ha scritto:Quindi ai tempi di Dante era parola di uso comune e poi si è persa nel parlato nei secoli successivi?
La forma non ha nulla di anomalo rispetto alle altri voci di tradizione ininterrotta e probabilmente da qualche parte era davvero usata dal popolo.
Avatara utente
Sixie
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Intervento di Sixie »

Millermann ha scritto: Lontane varianti di udire m'è sembrato di averne notate solo nelle Alpi: principalmente in quelle svizzere (nel Cantone dei Grigioni, ove si parla il romancio), qualcosa in Val Gardena e anche in Piemonte, nella zona del Sestriere. :)
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