Concordanza di «quale/quali» sulla base del numero di esempi
Moderatore: Cruscanti
Concordanza di «quale/quali» sulla base del numero di esempi
Sono stato coinvolto, mio malgrado, nella tesi di laurea di un giovane candidato. Molto preparato, ma, forse, con atteggiamenti un po' rigidi. Almeno, a detta dei docenti. Il candidato usa molte frasi del tipo di "altre espressioni - o voci - quale/quali, ad es., ...". Scrive sempre "quale" quando ne riporta una sola e scrive sempre "quali" quando ne riferisce più d'una. È stato criticato, anche perché molti hanno detto di preferire - per uniformità - sempre e solo "quali" - anche quando segue un solo esempio - e che lo stretto riferimento al numero degli esempi, normalmente, non viene seguito.
Altri hanno sostenuto che "quali" debba concordare col sostantivo che precede, ad es. "frasi". Il dibattito a livello accademico s'è fatto acceso.
Queste e altre motivazioni non mi hanno molto convinto, anche perché ritengo che non siano stati presi adeguatamente in considerazione aspetti contenutistici molto brillanti, basandosi soltanto su un'opinione di eccessiva precisione del candidato.
È davvero errore - o semplicemente fuori dall'uso - la concordanza nel numero che il candidato s'è imposto di seguire? Quale sarebbe il miglior modo di scrivere - in questi casi - e in base a quale tipo di considerazioni?
Grazie.
Altri hanno sostenuto che "quali" debba concordare col sostantivo che precede, ad es. "frasi". Il dibattito a livello accademico s'è fatto acceso.
Queste e altre motivazioni non mi hanno molto convinto, anche perché ritengo che non siano stati presi adeguatamente in considerazione aspetti contenutistici molto brillanti, basandosi soltanto su un'opinione di eccessiva precisione del candidato.
È davvero errore - o semplicemente fuori dall'uso - la concordanza nel numero che il candidato s'è imposto di seguire? Quale sarebbe il miglior modo di scrivere - in questi casi - e in base a quale tipo di considerazioni?
Grazie.
- Ferdinand Bardamu
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Non è proprio cosí…
Ricordo anche un intervento del nostro Marco sull’argomento, ma purtroppo non riesco a ritrovarlo…
Si tratta infatti di un aggettivo relativo, che sottintende una voce del verbo essere: quale [è] la balena, quali [sono] i delfini etc.Il Treccani, s.v. «quale», ha scritto:…tutti i cetacei, quale [non quali quando segue nome sing.] la balena, sono mammiferi[.]
Ricordo anche un intervento del nostro Marco sull’argomento, ma purtroppo non riesco a ritrovarlo…
Ultima modifica di Infarinato in data ven, 19 apr 2019 14:36, modificato 2 volte in totale.
Motivazione: Migliorata riformattazione didascalia citazione
Motivazione: Migliorata riformattazione didascalia citazione
La ringrazio. Personalmente concordo anch'io con quanto lei ha esposto.
Tra i fautori del quale c'è il relatore della tesi - docente di lingua italiana, come, per altro, anche i suoi colleghi -. La sua tesi è che quale starebbe per "quale, ad es., è ..." nel caso di un solo esempio.
Infatti, in tutti i casi in cui l'enumerazione si riduce a un solo esempio, ha fatto scrivere al candidato "si potevano unicamente riscontrare coppie subminime quale, appunto, quella rappresentata da ..." o "quale la precedente ...".
Assimilando, in tutti questi casi - così, almeno, ha spiegato -, soltanto quale - e non quali - a come.
Si tratta di un accademico piuttosto noto, che scrive abitualmente su riviste
specialistiche, ma anche sui quotidiani locali.
Richiede sempre la concordanza a destra e sostiene che sia errato scrivere "quali quella" - cacofonia a parte - o "quali la precedente".
Mi auguro non c'entrino le sue idee politiche.
Può ciò avere un senso?
Tra i fautori del quale c'è il relatore della tesi - docente di lingua italiana, come, per altro, anche i suoi colleghi -. La sua tesi è che quale starebbe per "quale, ad es., è ..." nel caso di un solo esempio.
Infatti, in tutti i casi in cui l'enumerazione si riduce a un solo esempio, ha fatto scrivere al candidato "si potevano unicamente riscontrare coppie subminime quale, appunto, quella rappresentata da ..." o "quale la precedente ...".
Assimilando, in tutti questi casi - così, almeno, ha spiegato -, soltanto quale - e non quali - a come.
Si tratta di un accademico piuttosto noto, che scrive abitualmente su riviste
specialistiche, ma anche sui quotidiani locali.
Richiede sempre la concordanza a destra e sostiene che sia errato scrivere "quali quella" - cacofonia a parte - o "quali la precedente".
Mi auguro non c'entrino le sue idee politiche.

Può ciò avere un senso?
Ultima modifica di Ligure in data ven, 22 mar 2019 18:59, modificato 1 volta in totale.
- Ferdinand Bardamu
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Se si riferiva a me, devo fare retromarcia: ciò che ha scritto Infarinato è la risposta corretta. Mi scuso per avere scritto un intervento avventato, senza verificarne la correttezza.Ligure ha scritto:La ringrazio. Personalmente concordo anch'io con quanto lei ha esposto.

Se era questo, era proprio modestissimo...Infarinato ha scritto:Ricordo anche un intervento del nostro Marco sull’argomento, ma purtroppo non riesco a ritrovarlo…

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Ferdinand Bardamu
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Lo ricopio qui per evitare che vada perduto se il collegamento non funzionerà piú:
Marco1971 ha scritto:Riguardo a 'quale/i' al posto di 'come', esso si accorda normalmente con quanto segue (potendo sottintendere o "quale è" o "quali sono"): "Grandi città, quale [è] Milano"; "Poeti, quali [sono] Dante e il Petrarca".
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