«Eventuale»: sí o no?
Moderatore: Cruscanti
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«Eventuale»: sí o no?
Buonasera a tutti!
Nella frase
"Ho interpellato gli organizzatori del concorso a proposito dell'eventuale obbligatorietà della partecipazione alla premiazione"
l'aggettivo "eventuale" è superfluo (in quanto la sua eventualità è sottintesa, dal momento "che si interpellano gli organizzatori" al riguardo) oppure è consigliato specificarlo senza scivolare su una ridondanza?
Grazie per l'attenzione!
Nella frase
"Ho interpellato gli organizzatori del concorso a proposito dell'eventuale obbligatorietà della partecipazione alla premiazione"
l'aggettivo "eventuale" è superfluo (in quanto la sua eventualità è sottintesa, dal momento "che si interpellano gli organizzatori" al riguardo) oppure è consigliato specificarlo senza scivolare su una ridondanza?
Grazie per l'attenzione!
Re: «Eventuale»: sí o no?
Secondo me, si può fare a meno e di eventuale e della sequenza di due sostantivi in -zione con una formulazione piú spedita:
Ho interpellato gli organizzatori del concorso per sapere se sia obbligatorio partecipare alla premiazione.
Ho interpellato gli organizzatori del concorso per sapere se sia obbligatorio partecipare alla premiazione.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «Eventuale»: sí o no?
Penso che gli organizzatori posso interpellarli sull'obbligatorietà della partecipazione per sapere, ad esempio, se posso delegarla, se ad essa è vincolata l'assegnazione del premio, se cause di forza maggiore possono derogarla ecc.
Viceversa, interpellarli sull'eventuale obbligatorietà significa che non so se sia prevista.
Viceversa, interpellarli sull'eventuale obbligatorietà significa che non so se sia prevista.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
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Re: «Eventuale»: sí o no?
“Ho chiamato gli organizzatori per conoscere informazioni sull’eventuale obbligo di partecipazione alla cerimonia”,
“Non so se Tizio possa aderire o meno/o no all’iniziativa”.
Direi che le parti evidenziate potrebbero anche essere omesse.
Questo è il mio ragionamento: nel primo esempio, l’eventualità “dell’obbligo di partecipazione” verrebbe chiarita, o con l’affermazione o con la negazione, dalla risposta dei soggetti interpellati (gli organizzatori) in proposito; si potrebbe quindi fare a meno di specificare l’aggettivo “eventuale” nella frase. Nel secondo, l’incertezza del parlante (“non so se”) apre alla possibilità che Tizio possa tanto aderire quanto no; anche in questo caso, secondo il mio modesto parere, potremmo fare a meno dell’alternativa negativa offerta dalla congiunzione “o”.
Lascio la parola agli esperti, che ringrazio in anticipo.

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«Eventuale»: sí o no?
Per il primo caso, secondo me c'è una sfumatura precisa nella forma usata: il richiedente vuole avere generiche informazioni sull'obbligo di partecipare, ad esempio se tale obbligo è assoluto, se dà ricadute sul proprio essere, se è limitato a determinate categorie/persone, se nel caso occorre dare comunque conferma o qualsiasi altro elemento attinente che possa venire in mente.
Però non esclude nemmeno il fatto che tale obbligo non sussista del tutto, vanificando tutte le sue domande (o rassicurandolo del tutto di poter schivare la cerimonia...).
Forse, in non-burocratese, si sarebbe espresso così: "ho chiamato per sapere se la partecipazione è obbligatoria, e, nel caso, avere più informazioni in proposito". Forma comunque non pienamente soddisfacente, a mio avviso, anche se forse rende più chiaro il tutto, poiché già il chiedere se la partecipazione è obbligatoria, è in sé chiedere un'informazione circa "un eventuale obbligo"... ohimè, e ci ricasco...
Insomma, sono sfumature, a faccio fatica io stessa a darmi una spiegazione, però istintivamente userei anch'io la formulazione sopra proposta.
Però non esclude nemmeno il fatto che tale obbligo non sussista del tutto, vanificando tutte le sue domande (o rassicurandolo del tutto di poter schivare la cerimonia...).
Forse, in non-burocratese, si sarebbe espresso così: "ho chiamato per sapere se la partecipazione è obbligatoria, e, nel caso, avere più informazioni in proposito". Forma comunque non pienamente soddisfacente, a mio avviso, anche se forse rende più chiaro il tutto, poiché già il chiedere se la partecipazione è obbligatoria, è in sé chiedere un'informazione circa "un eventuale obbligo"... ohimè, e ci ricasco...
Insomma, sono sfumature, a faccio fatica io stessa a darmi una spiegazione, però istintivamente userei anch'io la formulazione sopra proposta.
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Re: «Eventuale»: sí o no?
…ufff… Ho appena risposto alla stessa domanda nella stanza "sintassi"… prima di vedere qui. Ma c'è un filone doppio? forse è il caso di accorpare…
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Re: «Eventuale»: sí o no?
Sí, è un doppione… ma non è colpa nostra!domna charola ha scritto: gio, 30 mag 2019 12:45 Ma c'è un filone doppio? forse è il caso di accorpare…


Re: «Eventuale»: sí o no?
In ambo i casi – cred’io
– gli elementi posti in luce sono omissibili in quanto costituiscono un’informazione scontata: se chiedo lumi sull’obbligo di partecipare a qualcosa, la risposta è o sí o no, non si danno, mi sembra, casi di «semiobbligatorietà»; lo stesso vale per o no – chi aspiri a esprimersi in buon italiano fuggirà come la peste o meno –, che è solo un rafforzativo e può essere efficace se non ripetuto a ogni piè sospinto.
Come sempre, dovrebbero farci da guida il buon senso e il buon gusto.

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Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «Eventuale»: sí o no?
Suvvia, caro Marco, io posso ricevere una citazione in tribunale: so che esiste l'obbligo di testimoniare e tuttavia posso chiedere lumi.Marco1971 ha scritto: gio, 30 mag 2019 15:31se chiedo lumi sull’obbligo di partecipare a qualcosa, la risposta è o sí o no, non si danno, mi sembra, casi di «semiobbligatorietà»

Poi, non so se l'obbligo di partecipazione del titolare o di un suo delegato costituisca un caso di semiobbligatorietà. E, comunque, potrei dover chiedere se la delega posso sottoscriverla in carta semplice o devo recarmi dal notaio.
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Re: «Eventuale»: sí o no?
Si può sempre chiedere lumi (e lumerbie lumèrie, se del caso), cosí come si può metafisicare all’infinito, anche quando le cose sono semplici (e l’ombra d’un gran volatile ci passa sul sembiante).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Eventuale»: sí o no?
Buonasera, mi batto il petto per il doppio filone
mea culpa. Non entro nel merito della causa per non tediarvi: vi chiedo solo di accettare le mie scuse. Mi rivolgo principalmente (ma non esclusivamente) a Marco1971, che ringrazio in anticipo: anche senza apportare i tagli supposti, le frasi sarebbero secondo lei comunque corrette? Saluti e a presto...
Re: «Eventuale»: sí o no?
Le frasi sono corrette, ma, visto che siamo nella sezione stilistica, «conoscere informazioni» non mi sembra un abbinamento felice: per avere/ottenere informazioni.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Eventuale»: sí o no?
Avere/ottenere (e magari anche ricevere) informazioni... Giusto. Grazie Marco.
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Re: «Eventuale»: sí o no?
Forse un po' stoppacciosa la prima stesura.
Credo comunque che "eventualità" possa essere intesa non come imperniata sull'obbligatorietà, semi-obbligatorietà o non obbligatorietà, bensì come situazione psicologica di incertezza e di procedimento ancora "in fieri". Mi spiego.
INTERPELLARE SULL'OBBLIGATORIETÀ presuppone una decisione già presa, rispetto alla quale io voglio presentare rimostranze o appunti o che altro.
INTERPELLARE SULL'EVENTUALE OBBLIGATORIETÀ significa che la decisione non è ancora stata partorita, è in embrione e passibile di ripensamento.
Credo comunque che "eventualità" possa essere intesa non come imperniata sull'obbligatorietà, semi-obbligatorietà o non obbligatorietà, bensì come situazione psicologica di incertezza e di procedimento ancora "in fieri". Mi spiego.
INTERPELLARE SULL'OBBLIGATORIETÀ presuppone una decisione già presa, rispetto alla quale io voglio presentare rimostranze o appunti o che altro.
INTERPELLARE SULL'EVENTUALE OBBLIGATORIETÀ significa che la decisione non è ancora stata partorita, è in embrione e passibile di ripensamento.
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