Zabob ha scritto: gio, 25 dic 2014 21:07
Ferdinand Bardamu ha scritto:Apprezzo molto che abbia usato
sbrego e non un piú comprensibile
buxo (=«buco»).

Sarà un caso che
sbrego è quasi un anagramma del ligure
sgarbo (con lo stesso significato)? Stesso etimo?
Quale effetto della mia reclusione odierna ho avuto il tempo e la tranquillità per poter leggere anche alcuni messaggi datati. Alcuni - come quello sopra riferito - hanno sollecitato la mia curiosità, per quanto io abbia sempre resa nota la mia personale "lontananza" rispetto alle scienze etimologiche.
Non inserisco i messaggi precedenti né quelli seguenti perché la mia curiosità etimologica è limitata al contenuto del messaggio citato e alla voce ligure
(z)garbu; non penso che, in questa voce specifica, /z-/ abbia particolare rilevanza, neppure di tipo etimologico, anche perché la pronuncia nettamente maggioritaria risulta
garbu.
Il significato è "buco" e si tratta di voce non genovese, in quanto, ad es., a Genova il termine locale è
pærtűzu /ˌpɛ:r'ty:zu/ e
garbu è avvertito come non urbano, provinciale. Comunque, non usato.
Come, per altro, indica anche la pronuncia più diffusa -
garbu (senza /-z-/) - non crederei proprio che la voce "locale" possa avere a che fare - etimologicamente - col termine di lingua "garbo". Né con "sgarbo".
Ma neppure, ritengo, con "sbrego". Voce non impiegata in Liguria. Né in dialetto né nell'italiano locale. E, se davvero significa "strappo" et c., di significato diverso da
garbu. Che non implica alcuna lacerazione, in
quanto può indicare un orifizio naturale - da speleologi - prodottosi naturalmente in ere geologiche remote.
In Liguria, a "garbo" della lingua italiana corrisponde
gà(ŕ)ibu (a Genova
gaibu) e allo "sgarbo" della lingua italiana
dezgà(ŕ)ibu (a Genova
dezgàibu). E tra i due domini semantici -
(z)garbu = buco e
gà(ŕ)ibu = garbo - non può sussistere, evidentemente, alcuna relazione.
Infatti:
1) la prima parola -
(z)garbu - indica semplicemente un foro, di qualsiasi tipo;
2) l'altra voce -
gà(ŕ)ibu - attiene, invece, a caratteristiche di personalità e di comportamento nelle relazioni interpersonali.
P.S. Quando a scuola si studiava il periodo storico di Andrea Doria, i docenti illustravano la legge da lui emanata nel 1547 per porre "fuori gioco" - nella gestione della Repubblica locale - le famiglie della vecchia nobiltà.
La legge - come sa chi studia la storia di Genova - fu detta
del garibetto. Prevaleva l'intento di non allarmare i cittadini, di far passare il tutto con affermazioni "riduttivistiche". Come se si trattasse semplicemente di un'
aggiustatina. Non un riassetto fondamentale, ma un aspetto solo formale. Infatti,
gaŕibettu (all'epoca il fonema /-ŕ-/ era pronunciato anche in città) = soltanto un po' di garbo. Gl'inglesi avrebbero parlato d'
understatement.