Come in tanti altri casi, in italiano il forestierismo è però usato con un senso che si discosta non poco dall'originale. In particolare, ricorre nelle espressioni «teoria [del] gender» e «ideologia [del] gender», spesso sostituite semplicemente da «gender». Cercando di darne una definizione sommaria (perché mi sembra che i contorni del concetto siano piuttosto vaghi), chi usa queste espressioni le adopera (solitamente in modo polemico) per designare l'insieme di rivendicazioni e teorie che promuovono una maggiore accoglienza e visibilità delle persone omosessuali, transessuali e simili, e delle loro istanze. In tale insieme di concetti sono compresi, a volte, anche elementi del pensiero femminista. Per una trattazione più ampia, vi rimando alla voce vichipediana dedicata.4. a. Categoria grammaticale esistente nelle lingue indoeuropee, semitiche e in molte altre famiglie linguistiche, alcune delle quali distinguono tre generi, maschile, femminile e neutro (per es., il latino, il greco, il tedesco), altre, come l’italiano e il francese tra le lingue moderne, soltanto due, maschile e femminile; la distinzione del genere, che solo in un ristretto gruppo di sostantivi è connesso con il genere naturale, si manifesta nella declinazione dei sostantivi, dei pronomi e degli aggettivi, e nell’accordo tra essi. b. Per estens., con riferimento alla specie umana, carattere maschile o femminile dell’individuo, anche in senso biografico, sociale, professionale, come nell’espressione identità di genere, con cui s’intende la costellazione di caratteri anatomo-funzionali, psichici, comportamentali che definiscono il genere in sé stesso e in quanto posseduto, accettato e vissuto dall’individuo nella storia familiare da cui proviene e nella società in cui vive.
Su Facebook, in un gruppo dedicato all'itanglese, mi colpì qualche tempo fa l'intervento d'un parlante inglese nativo che commentava il motto No gender nelle scuole presente sull'attuale logo del Popolo della famiglia. Visto che si trattava di un intervento pubblico in un gruppo pubblico, lo riporto integralmente:
Ricollegandomi a una discussione precedente, pensavo che si potrebbe forse rendere con omotransessualismo (o per brevità anche solo transessualismo —l'elemento trans- mi sembra più centrale e ampio rispetto a quello omo-—) o qualcosa di simile. Che ve ne pare?Senza entrare nella polemica politica, che non è assolutamente lo scopo di questo gruppo, eccovi un altro effetto comico dell'itanglese. Un madrelingua inglese, vedendo questa immagine, capirebbe esattamente il contrario dello scopo dei promotori di questa iniziativa. Capirebbe che l'idea promossa nel manifesto sia una scuola senza divisioni di genere e tutti con la stessa identità di genere.
Ennesima prova della distruzione semantica e sintattica della lingua italiana, nonchè dell'uso ridicolo dell'inglese (sarebbe dovuto essere "no gender politics"), al contrario di quello che disse un buffone qualche tempo fa, che "gli italiani hanno rispetto filologico per l'inglese".
Oppure, magari, ripiegare su teoria di genere, ideologia di genere (o del genere), o, ancora, coniare un generismo?

Visto che in precedenza, su argomenti correlati come nella discussione citata, i moderatori sono stati costretti ad ammonire, e persino a chiudere i filoni (

