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Re: «Hockey»

Inviato: dom, 15 gen 2023 11:15
di G. M.
Daphnókomos ha scritto: dom, 15 gen 2023 10:31 «Edizioni Scolastiche Mondadori», 4a edizione, 1965.
La ringrazio.

Dato che Gabrielli parla di palla su prato e su pista come termini «in uso», mi aspetterei di trovarne qualche traccia in Google Libri.

Praticamente nulla, invece. La stringa esatta «palla su prato» restituisce solo 8 risultati, e sono tutti usi metalinguistici. Più risultati, naturalmente, per «palla sul prato», ma mi pare che siano usi generici («tirò la palla sul prato», «le sue ancelle che giocavano a palla sul prato»), non il nome di questo sporte.

«Palla su pista» fornisce solo 2 risultati, e anche questi sono usi metalinguistici. «Palla sulla pista» produce solo 9 risultati, e sono tutti usi generici.

Simile il risultato per rotellista «ormai comun[e]»: non pochi risultati, ma praticamente tutti dizionari e saggi di lingua.

Si trovano invece attestazioni anche recenti di disco su ghiaccio, anche se purtroppo prossime allo zero in numeri relativi.
Qui c'è scritto che disco sul ghiaccio sarebbe una «laboriosa italianizzazione del curling» (?).

Forse palla su pista eccetera in quegli anni erano in uso nel parlato, ma sono spariti presto, tanto da non lasciare praticamente tracce nello scritto? O forse erano sentiti come "informali", per cui nello scrivere tutti passavano automaticamente a hockey [su prato, su pista]?

Re: «Hockey»

Inviato: dom, 15 gen 2023 11:25
di Carnby
Io recupererei l’arcaico oncino (e oncinista) basandomi su questa etimologia. :)

Re: «Hockey»

Inviato: dom, 15 gen 2023 15:24
di valerio_vanni
Ferdinand Bardamu ha scritto: sab, 14 gen 2023 20:38A tal proposito, ho sentito da parlanti romani la pronuncia Fèsbuc per la nota piattaforma sociale: la regola dunque vige ancora, nel parlato meno sorvegliato.
Questa però è in posizione accentata, cosa c'entra?

Re: «Hockey»

Inviato: dom, 15 gen 2023 15:35
di Ferdinand Bardamu
valerio_vanni ha scritto: dom, 15 gen 2023 15:24
Ferdinand Bardamu ha scritto: sab, 14 gen 2023 20:38A tal proposito, ho sentito da parlanti romani la pronuncia Fèsbuc per la nota piattaforma sociale: la regola dunque vige ancora, nel parlato meno sorvegliato.
Questa però è in posizione accentata, cosa c'entra?
Sicuramente la mia formulazione non è stata felicissima. Ad ogni modo l’ho citato per dimostrare indirettamente come ‹ei›, nel parlato spontaneo, sia possibile solo sotto accento e in posizione finale.

Re: «Hockey»

Inviato: dom, 15 gen 2023 16:22
di Lorenzo Federici
Comunque, perché non ochi semplicemente? Ocheista diventerebbe ochista, o sarebbe un'eccezione, ipotizzando magari un *oche + -ista.

Re: «Hockey»

Inviato: mar, 17 gen 2023 11:10
di Daphnókomos
G. M. ha scritto: dom, 15 gen 2023 11:15 Forse palla su pista eccetera in quegli anni erano in uso nel parlato, ma sono spariti presto, tanto da non lasciare praticamente tracce nello scritto? O forse erano sentiti come "informali", per cui nello scrivere tutti passavano automaticamente a hockey [su prato, su pista]?
Non so quale arrosto lo emana, ma io mi godo lo stesso il profumo. :P

Re: «Hockey»

Inviato: ven, 20 gen 2023 23:38
di G. M.
Una lettera di Falqui a Federzoni del 7 luglio 1943, a pochi giorni dal crollo del regime e già alcune settimane dopo la pubblicazione dell'ultima lista, allude a un «XVI elenco di esotismi», disapprovati o richiedenti «una maggiore spiegazione». La prima prende spunto dalla resa di slenzing («nell'ocrea») con slungata: «Con ocrea (dal lat. ocrea 'schiniere') si vuol sostituire disco su ghiaccio già dato, nel IX elenco, per hockey. L'espressione disco su ghiaccio, oppure ocrea su ghiaccio, deve essere riserbata per sostituire ice-hockey. Ma certo, contemporaneamente a slenzing, occorre, per la dovuta comprensione, rettificare e precisare hockey. Così anche il giocadisco (per ocheista) dovrebbe essere sostituito con ocreista».

(A. Raffaelli, Le parole straniere sostituite dall'Accademia d'Italia (1941–43), Aracne, Roma 2010, pp. 43–44).

Re: «Hockey»

Inviato: lun, 23 gen 2023 11:11
di Utente cancellato 676
Visto lʼetimo di «hockey», ovvero «bastone ricurvo (ad una estremità)», ci sarebbero varie alternative con quel preciso significato ma tutte improponibili perché legate alla pastorizia: bordone e pastorale (qiestʼultimo usato sia in ambito liturgico cristiano sia in ambito elettrotecnico: per salire i tralicci dellʼalta tensione gli operai di Terna usano un bastone ricurvo chiamato pastorale).

Tra lʼaltro vedo che nei regolamenti dellʼhockey su pista viene chiamata semplicemente «bastone» la mazza, e colloquialmente anche «stecca».

Re: «Hockey»

Inviato: ven, 26 apr 2024 15:00
di Millermann
Rileggendo questo filone, mi sono venute in mente alcune possibilità che mi sembrano interessanti e di cui non mi sembra si sia parlato.

Sul fronte dell'adattamento, la piú sopra riportata proposta òcrea, datata 1943, mi ha fatto pensare che potrebbe essere conveniente cambiare la vocale finale di òchei in *òchea: lascerebbe invariato il derivato ocheista e, secondo me, suonerebbe decisamente meno popolare. :)

Seguendo invece la tradizione piú italiana, si potrebbero univerbare almeno i nomi delle discipline che iniziano con palla, ottenendo rispettivamente pallaprato, palla(r)rotelle e pallapista, con i derivati (palla)pratista e (pallar)rotellista facilmente abbreviabili in quelli già attestati e trasparentissimi. Qualche problema potrebbe presentarsi con (palla)pistista, non perché non sia ben formato, ma per la fastidiosa allitterazione; se proprio non piace, si potrebbe studiare una soluzione alternativa ((palla)pistaro:P).

Re: «Hockey»

Inviato: ven, 26 apr 2024 17:43
di Lorenzo Federici
Perché non òcheo a questo punto? Per mantenere il derivato intatto, si potrebbe pensare anche a ochè. Per quanto riguarda le proposte con palla, quali di queste prendono il raddoppiamento (per la a /a*/ in mezzo) e quali no?

Re: «Hockey»

Inviato: ven, 26 apr 2024 20:00
di Millermann
Lorenzo Federici ha scritto: ven, 26 apr 2024 17:43 Perché non òcheo a questo punto?
Perché l'idea era quella d'evitare che apparisse un adattamento popolare, sfruttando, appunto, l'assonanza con òcrea (voce latina indicante lo schiniere o gambiera, antenato del parastinchi, che è l'accessorio piú appariscente della tenuta da hockey).

Ochea avrebbe, cosí, una certa aria dotta, anche perché l'influenza di òcrea sarebbe fondamentale per la posizione dell'accento; la definizione potrebbe essere, infatti: «dal lat. ŏcrĕa, con influsso dell'ingl. hockey». :D

Ocheo, d'altra parte, a me suona ancora come un adattamento popolare, e inoltre spontaneamente mi verrebbe da leggerlo ochèo:?
Lorenzo Federici ha scritto: ven, 26 apr 2024 17:43 Per quanto riguarda le proposte con palla, quali di queste prendono il raddoppiamento (per la a /a*/ in mezzo) e quali no?
La mia idea è cercare di minimizzare il numero di composti col raddoppiamento (visto che non sono tanto graditi nell'italiano moderno), anche se, per conto mio, li preferirei. Pertanto, nel mio intervento precedente ho scritto pallaprato (da palla sul prato) e pallapista (da palla sulla pista) in modo da riuscire a evitare i raddoppiamenti ove possibile, limitandoli eventualmente a palla(r)rotelle (da palla a rotelle, se proprio non si riesce a fare di meglio). ;)