In italiano trovo attestazioni di Berceria, Bercheria, Barcheria (presumo tutte /-ɛ̍rja/).Contea dell’Inghilterra meridionale, alla destra del medio Tamigi.
Nel periodo dell’eptarchia fece parte del Regno sassone del Wessex e quando re Alfredo il Grande (848-901) divise il paese in contee, fu denominato Berrocscir (contea di Berroc, un bosco della regione). Al momento dell’invasione normanna combatté a fianco di re Aroldo nella battaglia di Hastings (1066), per cui Guglielmo il Conquistatore vi sostituì nei feudi signori normanni e trasferì a Salisbury la sede episcopale (1075). Il regno di Edoardo III (1341-77) vide l’introduzione nel B. dell’industria del panno, fiorentissima sino al sec. 17°. Durante la prima rivoluzione il B. fu teatro di violenti scontri (come a Newbury, 1643 e 1644) tra le truppe realiste e quelle puritane.
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Re: «Berkshire»
Qui Barceria.
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Re: «Berkshire»
Veramente, l’inglese britannico ha /ˈbɑː-/.Difesa Italiano ha scritto: mar, 27 feb 2024 9:36 Se ricerchiamo assonanza coll'originale, Bercheria è senz'ombra di dubbio la traduzione migliore…

Re: «Berkshire»
Si può ipotizzare che le forme con Be- siano dovute alla parziale avversione dell’italiano di base fiorentina per -ar- pretonico o postonico, piuttosto che a uno scimmiottamento della presunta pronuncia inglese?
Fuori tema
Mi viene a mente anche Camp Darby, vicino a Pisa, che è /dɑː(ɹ)bi/, ma che viene sempre pronunciato /ˈdɛrbi/. Del resto anche il derby sportivo sarebbe «darbi»...
Re: «Berkshire»
Non so nulla di quest'avversione ma non credo, sono tutte forme latineggianti... Orbis Latinus ha Barcheria (regio), Bercheria, Berchescira, Berchesira, Berkesira.Carnby ha scritto: mar, 27 feb 2024 12:41 Si può ipotizzare che le forme con Be- siano dovute alla parziale avversione dell’italiano di base fiorentina per -ar- pretonico o postonico, piuttosto che a uno scimmiottamento della presunta pronuncia inglese?
Re: «Berkshire»
È quella per cui in fiorentino si ha Làzzero anziché Làzzaro e Bàrbera anziché Bàrbara. In qualche caso è anche pretonica, ma non mi vengono a mente esempi, se non il derivato Lazzerétto.
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Re: «Berkshire»
Lazzerone.Carnby ha scritto: mer, 28 feb 2024 13:36 È quella per cui in fiorentino si ha Làzzero anziché Làzzaro e Bàrbera anziché Bàrbara. In qualche caso è anche pretonica, ma non mi vengono a mente esempi, se non il derivato Lazzerétto.
Re: «Berkshire»
L'esempio più caratteristico è rappresentato dai futuri e dai condizionali della I coniugazione: amerò, amerei ecc., da amare ho, amare hei ecc., ma i testi forniscono anche comperare, zafferano, gambero, Margherita… In fiorentino verace si pronunciava e scriveva Gaspero…
Tuttavia la flessione verbale in -er- anziché -ar- "dovrebbe" risultare "esplicita" a tutti quelli che parlano italiano, dal momento che, nelle altre condizioni, l'-a- rimane (ad es., amare, cantare ecc.).
Dopo l'accento si possono rilevare esiti quali, ad es., sigaro, da cui sigaretta, ettaro.
Tuttavia la flessione verbale in -er- anziché -ar- "dovrebbe" risultare "esplicita" a tutti quelli che parlano italiano, dal momento che, nelle altre condizioni, l'-a- rimane (ad es., amare, cantare ecc.).
Dopo l'accento si possono rilevare esiti quali, ad es., sigaro, da cui sigaretta, ettaro.
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Re: «Berkshire»
Carnby ha scritto: mar, 27 feb 2024 12:41 Si può ipotizzare che le forme con Be- siano dovute alla parziale avversione dell’italiano di base fiorentina per -ar- pretonico o postonico
Fuori tema
In pratica, esattamente l'opposto di quanto avviene in calabrese, ove non solo si conserva -ar- etimologico, ma in certi casi lo si ritrova, per analogia, anche dove dovrebbe aversi -er-. 
Mi vengono in mente vari esempi, sia postonici:

Mi vengono in mente vari esempi, sia postonici:
- càmmara (camera, lat. camĕra, camăra)
- pàpara (papera)
- pàssaru (passero, lat. passer -ĕris)
- súvaru (sughero, lat. sūber -ĕris)
- chiàpparu (cappero, lat. cappăris)
- Svízzara (Svizzera)
- zafaràna (è il peperone, non lo zafferano: ar. za῾farān e lat. safranum)
- piparíellu, piparúolu (peperoncino, der. del lat. piper)
- mar(i)garíta (margherita, lat. margarīta).

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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Re: «Berkshire»
Si potrebbe, ma tutto dipende dalla cronologia relativa (che ignoro). In inglese (meridionale) il passaggio dall’etimologico /er/ a /ar/ è documentato a partire dal Quattrocento (in alcune voci comuni come bark e dark si fissa generalizzandosi, mentre in altre [segnatamente in toponimi] quali Derby, Berkley e Berkshire rimane confinato all’Inghilterra meridionale e quindi all’inglese britannico normale). Questo è anche piú o meno il periodo in cui si conclude il passaggio da /ar/ a /er/ in fiorentino, quindi bisogna vedere a quale epoca risalgono gli esonimi con /ber-/ (…e anche per quale tramite arrivano in italiano).Carnby ha scritto: mar, 27 feb 2024 12:41 Si può ipotizzare che le forme con Be- siano dovute alla parziale avversione dell’italiano di base fiorentina per -ar- pretonico o postonico, piuttosto che a uno scimmiottamento della presunta pronuncia inglese?
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