È un termine diffuso tra i più giovani, come sostantivo e come verbo (rantare), soprattutto sulle comunità dell'interrete. Il «rant» è un discorso di sfogo contro qualcosa o qualcuno; ma a differenza della più composta, seppur severa, invettiva, il «rant» è rabbioso e urlato.
Proposte?
«Rant»
Moderatore: Cruscanti
Re: «Rant»
Secondo me potrebbe andar bene proprio invettiva. Il Treccani la definisce un «[d]iscorso polemico concitato e violento, di accusa, di oltraggio, di acerbo rimprovero, contro persone o cose: pronunciare, lanciare un’i.; un’i. tremenda, furiosa, sanguinosa [...]». Se è concitato e violento sembra più o meno l'opposto della compostezza. 

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Re: «Rant»
Buffo come gl’italiani —ma non è una novità— usino l’inglese (che non conoscono davvero) cosí a capocchia. Qui in Inghilterra rant è semplicemente uno sfogo, una tirata.
Re: «Rant»
Forse ha ragione, ho associato automaticamente la parola invettiva alle orazioni tipiche della politica romana e del rinascimento, che mi hanno sempre dato l'idea di essere discorsi mordaci ma composti 
Anche filippica può essere un buon traducente con un'implicazione ironica.

Anche filippica può essere un buon traducente con un'implicazione ironica.
Fuori tema
Scopro ora l'esistenza del verbo filippeggiare, che significa essere favorevole a Filippo il Macedone. Peccato non esista l'antonimo filippicare 

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