"Dalfonía"
Moderatore: Cruscanti
-
- Interventi: 1725
- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
"Dalfonía"
La "dalfonía" (o il "dalfonismo"), sulla scia di daltonismo, potrebbe essere un neologismo accettabile per indicare il contrario della ortoepia?
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Non credo che sia accettabile, poiché questi composti si riferiscono al chimico e fisico inglese Dalton.
Vedrei invece come antonimo di ortoepia qualcosa come disepía, con dis- greco, che «indica alterazione, malformazione, insufficienza» (GRADIT). In fondo ortoepía deriva da ortho- ‘diritto’ e épos ‘parola’. Si pensi anche a ortofonia/disfonia, sebbene non sia una coppia speculare dal punto di vista semantico.
Ci sarebbe anche dislalía, registrato, ma termine medico che indica «pronuncia difettosa delle parole per alterazione organica o difetto di conformazione dell’apparato fonatorio» (GRADIT). E, sempre come termine medico, mogilalía «difficoltà di parola».
Forse il termine migliore potrebbe essere cacoepía (da caco- ‘brutto, cattivo, sgradevole’).
Vedo ora che c’è nell’Oxford English Dictionary (quello vero) cacoëpy «Bad or erroneous pronunciation; opposed to orthoepy. Hence cacoë'pistic a.».
P.S. Sposto questo filone in Lessico e semantica.
Vedrei invece come antonimo di ortoepia qualcosa come disepía, con dis- greco, che «indica alterazione, malformazione, insufficienza» (GRADIT). In fondo ortoepía deriva da ortho- ‘diritto’ e épos ‘parola’. Si pensi anche a ortofonia/disfonia, sebbene non sia una coppia speculare dal punto di vista semantico.
Ci sarebbe anche dislalía, registrato, ma termine medico che indica «pronuncia difettosa delle parole per alterazione organica o difetto di conformazione dell’apparato fonatorio» (GRADIT). E, sempre come termine medico, mogilalía «difficoltà di parola».
Forse il termine migliore potrebbe essere cacoepía (da caco- ‘brutto, cattivo, sgradevole’).

Vedo ora che c’è nell’Oxford English Dictionary (quello vero) cacoëpy «Bad or erroneous pronunciation; opposed to orthoepy. Hence cacoë'pistic a.».

P.S. Sposto questo filone in Lessico e semantica.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5603
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Re: "Dalfonía"
Dalfonia/dalfonismo e/o dalfonico (ora non ricordo esattamente in quale di queste forme) compaiono con intenti ironici nei libri di Canepari…
Re: "Dalfonía"
Ma non si riferirebbero alla distorta percezione dei suoni piuttosto che alla loro distorta produzione?Infarinato ha scritto:Dalfonia/dalfonismo e/o dalfonico (ora non ricordo esattamente in quale di queste forme) compaiono con intenti ironici nei libri di Canepari…

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5603
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Re: "Dalfonía"
Certo, proprio cosí, il che normalmente porta anche a una distorta [ri]produzione.Marco1971 ha scritto:Ma non si riferirebbero alla distorta percezione dei suoni piuttosto che alla loro distorta produzione?

Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 1 ospite