G. M. ha scritto: ven, 31 mag 2024 16:52
Infarinato ha scritto: ven, 31 mag 2024 16:29
Non c’entra nulla: qui si parla di fonotassi.

Non ho capito, può spiegarci meglio?
Mi sembra di aver già fatto questo discorso almeno mille volte, ma, pazienza, rifacciamolo!
Come detto, c’è una differenza fra le
restrizioni fonotattiche dell’italiano moderno e quelle che interessano gli esiti fiorentini di parole latine di tradizione ininterrotta. Sennò, ripeto: dovremmo rigettare
imaginifico,
accelero,
clamoroso,
blu e migliaia d’altre.
Inoltre, la fonotassi normalmente s’interessa della struttura sillabica (V, VC, CV, CVC, CCV, CCVC etc.) e della combinabilità di un fonema con quello immediatamente precedente o successivo. Ora, /wa/ in italiano esiste perché esiste (perlomeno) nei gruppi /kwa, ɡwa/: il fatto che —in parole di tradizione ininterrotta— la sequenza /wa/ non esista in altri gruppi (ma [wa] esiste anche in quelli a ritmo allegro… e sfido chiunque a pronunciare
ottuagenario con [ua] anche a ritmo lento!) può essere considerato —sincronicamente parlando— una lacuna accidentale (anche se, diacronicamente, sappiamo che ha una sua giustificazione). Quindi,
se sarebbe (

) una forzatura pronunciare una parola come
sensuale con [‑waː‑] (perlomeno a ritmo lento), possiamo però benissimo usare /wa/ quando, per esempio, adattiamo un forestierismo (soprattutto quando, come nel caso [della pronuncia italianizzata] di
chihuahua, non è preceduto da alcuna consonante).
Credo di averlo già scritto, ma le uniche restrizioni
fonotattiche che interessano /j/ e /w/ in italiano sono che la prima non può essere seguita da /i/ e la seconda non può essere seguita da /u/ (e che non sono mai geminate, ma questo non c’entra col nostro discorso).
Poi, certo, *
ciguagua sarebbe «un po’ piú italiano» di *
ciuaua, ma quest’ultimo
non víola la fonotassi italiana. Del resto, se allarghiamo il campo delle combinazioni possibili, quanto italiana sarebbe davvero la sequenza ripetuta /ɡwa̍ɡwa/?

(Per inciso, seguendo lo stesso ragionamento, anche *
chiamoroso e *
biú sarebbero piú italiani di
clamoroso e
blu.

)