Non voglio intendere che non mi piaccia, sia chiaro, ma sono leggermente perplesso:
lavoro desultorio ha sicuramente un certo pregio, suona «colto», ma, oltre a usare un termine che pochi conoscono, non mi sembra descriva bene ciò che il forestierismo esprime.
Letteralmente, sarebbe «lavoro che salta, atto a saltare». Ma è il lavoro che favorisce il salto, o il lavoratore che decide di «saltare» di propria iniziativa?
Messo cosí, mi fa pensare quasi a un lavoro da circo equestre. Magari, per esprimere lo stesso concetto, anche un semplice «salto lavorativo» potrebbe bastare.
Ispirandosi ai cugini d'oltralpe, si potrebbe ancora sfruttare il concetto «apistico», e proporre quindi «bottinamento lavorativo». Qui sarei un po' indeciso fra
bottinamento,
bottinatura, e
bottinaggio, (che sono, quale piú, quale meno, usati col medesimo significato: si veda
qui); personalmente, preferisco il primo, ché mi sembra il piú preciso.
In alternativa: «foraggiamento lavorativo». Fa un po' storcere il naso, forse, perché rifatto sull'inglese
foraging, ma stando alla
definizione del Treccani, sembra anch'esso piuttosto calzante.
