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L’«atto dell’ignorare»
Inviato: dom, 13 ott 2024 21:01
di Carlo_Porta04
Buon giorno a tutti cruscanti,
non riesco a trovare una parola che descriva l'atto dell'ignorare e ciò è non mi riferisco alla condizione d'ignoranza.
Re: L’«atto dell’ignorare»
Inviato: dom, 13 ott 2024 21:31
di Infarinato
Carlo_Porta04 ha scritto: dom, 13 ott 2024 21:01
…
e ciò è non mi riferisco alla condizione d'ignoranza.
Cosa vorrebbe dire?
Ignorare nel senso di «trascurare, non considerare»?
Re: L’«atto dell’ignorare»
Inviato: dom, 13 ott 2024 21:39
di Millermann
La parola che lei cerca è, credo,
ignorazione, un termine letterario, il cui uso è oggi limitato ad ambiti particolari come la matematica.
Ma immagino che questo, per lei, non costituisca un deterrente al suo uso. Quello che invece mi preme farle notare, è che la sua "ignorazione" (spero non si tratti d'ignoranza) della differenza di significato che oggi esiste fra
cioè e
ciò è può rendere le frasi che scrive completamente agrammaticali (come, a mio parere, in questo caso).
P.S. Infarinato mi ha preceduto, ma pubblico ugualmente.

Re: L’«atto dell’ignorare»
Inviato: dom, 13 ott 2024 23:06
di Infarinato
Millermann ha scritto: dom, 13 ott 2024 21:39
La parola che lei cerca è, credo,
ignorazione, un termine letterario…
In realtà, si tratta di un termine desueto, che significa semplicemente «
ignoranza».
Millermann ha scritto: dom, 13 ott 2024 21:39
…il cui uso è oggi limitato ad ambiti particolari come la matematica.
Direi
ieri, piú che oggi.
Continua, però, a non essermi del tutto chiaro a quale accezione d’
ignorare intendesse riferirsi il nostro Carlo…

Re: L’«atto dell’ignorare»
Inviato: lun, 14 ott 2024 9:39
di Millermann
Infarinato ha scritto: dom, 13 ott 2024 23:06Direi ieri, piú che oggi.
Ha ragione, caro Infarinato. Non m'ero reso conto del fatto che i testi di meccanica in cui si parla del «metodo di ignorazione delle coordinate» risalgono a circa un secolo fa! Ciò non toglie, però, che il termine sia occasionalmente citato ancor oggi, come
qui: insomma, è l'esistenza di quest'accezione di nicchia che, in qualche modo, lo salva dall'oblio.
Infarinato ha scritto: dom, 13 ott 2024 23:06
Continua, però, a non essermi del tutto chiaro a quale accezione d’
ignorare intendesse riferirsi il nostro Carlo…
Io, in attesa di conferma da parte dell'interessato, l'ho inteso come «l'ignorare (nel senso di
trascurare, non considerare, fingere di non conoscere) qualcosa». E, cercando un po' in giro, mi sembra che questo concetto sia spontaneamente espresso usando il termine *
ignoramento, che però non trovo in nessun dizionario!
A giudicare dal
corpus gugoliano, la sua diffusione sarebbe paragonabile a quella d'
ignorazione, ma nella realtà appare sicuramente d'uso
piú moderno e comune. Eppure non è un neologismo (ci sono esempi ottocenteschi): come mai questo...
ignoramento da parte dei redattori dei dizionari?

Re: L’«atto dell’ignorare»
Inviato: mar, 15 ott 2024 18:02
di Freelancer
Secondo me occorrerebbe anche sottolineare, a beneficio di Carlo_Porta04, che se manca il sostantivo per un determinato verbo, quest'ultimo ne fa spesso le veci. Per esempio nell'ultima frase di Millerman, se scriviamo questo ignorare da parte dei redattori... non abbiamo un infinito sostantivato?
Re: L’«atto dell’ignorare»
Inviato: mer, 16 ott 2024 9:23
di lorenzos
Forse
nescienza, per il
GLDI:
sf. Ant. e letter. Mancanza di conoscenza in un ambito determinato; condizione di chi, senza colpa propria, è del tutto ignaro o non conosce i particolari di un fatto (e, in partic., nella filosofia scolastica indica assenza di sapere, senza alcuna valutazione negativa).
Re: L’«atto dell’ignorare»
Inviato: mer, 16 ott 2024 10:10
di Infarinato
lorenzos ha scritto: mer, 16 ott 2024 9:23
Forse
nescienza…
Sí, ma allora tanto vale ricorrere a
ignoranza. È l’
altra accezione d’
ignorare a essere «problematica»…
Millermann ha scritto: lun, 14 ott 2024 9:39
[C]ercando un po' in giro, mi sembra che questo concetto sia spontaneamente espresso usando il termine *
ignoramento, che però non trovo in nessun dizionario!
È un termine in uso in àmbito psicosociologico da almeno un secolo,
‑mento è un suffisso nominale deverbale produttivo e la parola è ben formata, quindi…

Re: L’«atto dell’ignorare»
Inviato: mer, 16 ott 2024 12:14
di Carlo_Porta04
Mi riferivo all'accezione dedotta dal Signor Millerman: speravo che l'impiego di "atto" fosse sufficiente a chiarirlo, ma avrei dovuto essere esplicito.
Mi auguravo che esistesse un derivato di "ignorare" che ne sottolineasse l'accezione di "trascurare, negligere"; sono comunque conscio del fatto che la sostantivazione del verbo sia un'opzione valida, ma spesso mi suona greve nelle frasi, quasi opprimente.
Negligenza e noncuranza potrebbero essere altre opzioni, ma però ci si allontana dalla parola "ignorare".
Utilizzare ignoranza con l'accezione di 'trascurare' è inaccettabile? e "ignoramento" lo sarebbe, fuori di contesti che richiedano termini consolidati?
Re: L’«atto dell’ignorare»
Inviato: mer, 16 ott 2024 12:16
di Carlo_Porta04
lorenzos ha scritto: mer, 16 ott 2024 9:23
Forse
nescienza, per il
GLDI:
sf. Ant. e letter. Mancanza di conoscenza in un ambito determinato; condizione di chi, senza colpa propria, è del tutto ignaro o non conosce i particolari di un fatto (e, in partic., nella filosofia scolastica indica assenza di sapere, senza alcuna valutazione negativa).
"Nescienza" ha pur troppo lo stesso problema di "ignorazione".
Re: L’«atto dell’ignorare»
Inviato: mer, 16 ott 2024 12:40
di G. M.
La «non considerazione»?
PS. Trascuramento?