
Ho qualche dubbio sul "sicuramente «italiana»". Sappiamo tutti che una varietà del toscano ha avuto nel passato un rapporto privilegiato coll'italiano ma definire italiana la lingua di scrittori/scriventi toscani che si avvicinano nello scritto alla lingua parlata toscana mi sembra improprio. Si tratterà di una varietà regionale come, ad esempio, quella romana.Infarinato ha scritto: Sono sempre esistiti scrittori/scriventi toscani, in cui la distanza tra la lingua scritta (non necessariamente «letteraria», ma sicuramente «italiana») e quella parlata («toscana») era (e, seppur marginalmente, tuttora è) molto minore, se non (a seconda del registro) addirittura inesistente.
A mio parere, inoltre, oggi mi sembra minore la distanza tra la lingua parlata in altre zone d'Italia e l'italiano standard rispetto alla distanza tra quest'ultimo e la lingua parlata in Toscana.
Questo è vero ma consideriamo anche due cose.Infarinato ha scritto: [E]sistono anche altri criteri [quantificabili] quale la coerenza interna del sistema (la «classicità» d’una lingua, si sarebbe detto un tempo), e da sempre le lingue evolvono [anche] a séguito d’una serie di [spinte e] controspinte, che «contengono» [piú spesso naturalmente, ma talora anche (per dirla col Migliorini) «glottotecnicamente»] le deviazioni piú evidenti dalla «norma».
La norma può cambiare nel tempo; e le norme dell'italiano, nei vari ambiti, sono cambiate molte volte (spesso non in concomitanza o sotto l'influenza di cambiamenti nel dialetto toscano).
Non solo.
Esistono delle regole che guidano i cambiamenti (legate a pressioni endogene ed esogene).
L'italiano, per il suo relativo isolamento dalla lingua parlata, ha subito un fenomeno di deriva che l'ha allontanato dal percorso evolutivo su cui si sono incamminate altre lingue romanze che non hanno sofferto di questo isolamento. Diciamo quindi che solo ora l'italiano sta rimettendosi in rotta, avvicinandosi tipologicamente alle altre lingue della SAE. Per molto tempo la nostra lingua ha beneficiato meno di altre lingue europee delle spinte e controspinte nascenti dalla lingua parlata: solo oggi la situazione si sta sanando.