(Contrariamente al titolo «urlato» del Corriere di cui all’oggetto [e conformemente, invece, al sottotitolo], il ricorso all’inglese non è «vietato»: è semplicemente evitato quando non strettamente necessario.)
«Contrordine alle Poste: vietato l’inglese»
Moderatore: Cruscanti
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5664
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
«Contrordine alle Poste: vietato l’inglese»
Finalmente un po’ di buon senso! 
(Contrariamente al titolo «urlato» del Corriere di cui all’oggetto [e conformemente, invece, al sottotitolo], il ricorso all’inglese non è «vietato»: è semplicemente evitato quando non strettamente necessario.)
(Contrariamente al titolo «urlato» del Corriere di cui all’oggetto [e conformemente, invece, al sottotitolo], il ricorso all’inglese non è «vietato»: è semplicemente evitato quando non strettamente necessario.)
- Freelancer
- Interventi: 1940
- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
Grazie della segnalazione, Infarinato.
Sottolineature mie:
E dall'azienda fanno sapere"...semplicemente dopo anni di input sull'inglese oggi abbiamo raggiunto una certa padronanza sulla lingua..."
Risibile. Le vecchie abitudini sono dure a morire.
Osservo anche in uno dei commenti "Parlo l'inglese fluentemente..." (leggi: fluently). Ai vecchi tempi si sarebbe detto con scioltezza, speditamente. Lo so, ne abbiamo parlato. Ma mi piace ribadire che questa è una delle direzioni in cui si muove l'italiano grazie anche a chi conosce l'inglese "bene". Ma "bene" significa parlare ricalcando? secondo me no; questi calchi, come ho già detto altre volte, anche se terminano in vocale ecc. ecc.
sono tanto e magari anche più dannosi di altri fenomeni di interferenza, come i prestiti integrali di lusso.
Colgo l'occasione di questo intervento per ringraziare, a conclusione d'anno, i due padroni di casa Marco e Infarinato dello spazio così gentilmente messoci a disposizione e della loro misurata attività di moderazione nel tenere a freno gli eccessi dialettici (parlo per me).
Buon anno nuovo a tutti, con un particolare augurio di proficue discussioni.
Sottolineature mie:
E dall'azienda fanno sapere"...semplicemente dopo anni di input sull'inglese oggi abbiamo raggiunto una certa padronanza sulla lingua..."
Risibile. Le vecchie abitudini sono dure a morire.
Osservo anche in uno dei commenti "Parlo l'inglese fluentemente..." (leggi: fluently). Ai vecchi tempi si sarebbe detto con scioltezza, speditamente. Lo so, ne abbiamo parlato. Ma mi piace ribadire che questa è una delle direzioni in cui si muove l'italiano grazie anche a chi conosce l'inglese "bene". Ma "bene" significa parlare ricalcando? secondo me no; questi calchi, come ho già detto altre volte, anche se terminano in vocale ecc. ecc.
Colgo l'occasione di questo intervento per ringraziare, a conclusione d'anno, i due padroni di casa Marco e Infarinato dello spazio così gentilmente messoci a disposizione e della loro misurata attività di moderazione nel tenere a freno gli eccessi dialettici (parlo per me).
Buon anno nuovo a tutti, con un particolare augurio di proficue discussioni.
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5664
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Sí, caro Roberto, avevo notato anch’io codeste «perle», e nemmen io ne sottovaluto l’importanza, credimi. Solo che, per una volta che —mi pare— ci si muove [con un’iniziativa «pubblica»] nella direzione giusta, ho volutamente sorvolato…Freelancer ha scritto:Sottolineature mie:
E dall'azienda fanno sapere"...semplicemente dopo anni di input sull'inglese oggi abbiamo raggiunto una certa padronanza sulla lingua..."
Risibile. Le vecchie abitudini sono dure a morire.
Osservo anche in uno dei commenti "Parlo l'inglese fluentemente..." (leggi: fluently). Ai vecchi tempi si sarebbe detto con scioltezza, speditamente.
Grazie degli auguri, che ovviamente ricambio, a te e a tutti, anche a nome di Marco.
Non è da escludere che quell’input fosse voluto... 
È veramente confortante quest’iniziativa; speriamo che questo «movimento» si estenda anche a altre istituzioni.
Ho letto tutti i commenti lasciati sull’articolo, e debbo constatare con desolazione che non ce n’è neanche uno esente da errori (né *fà può essere un refuso), non solo d’ortografia di base, ma, peggio, di sintassi! C’è da domandarsi per davvero che cosa si fa a scuola durante le lezioni d’italiano...
Buon anno a voi tutti che ci seguite!
È veramente confortante quest’iniziativa; speriamo che questo «movimento» si estenda anche a altre istituzioni.
Ho letto tutti i commenti lasciati sull’articolo, e debbo constatare con desolazione che non ce n’è neanche uno esente da errori (né *fà può essere un refuso), non solo d’ortografia di base, ma, peggio, di sintassi! C’è da domandarsi per davvero che cosa si fa a scuola durante le lezioni d’italiano...
Buon anno a voi tutti che ci seguite!
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 2 ospiti