
«Subwoofer»
Moderatore: Cruscanti
- lostraniero91
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«Subwoofer»
Questa parola non l'ho trovata nella lista, perciò, anche se penso che faccia schifo, penso ad un amplificatore di bassi o ad un amplificabassi. 

Re: Subwoofer
Ma il subwoofer non è un amplificatore: è un altoparlante...lostraniero91 ha scritto:Questa parola non l'ho trovata nella lista, perciò, anche se penso che faccia schifo, penso ad un amplificatore di bassi o ad un amplificabassi.
Cassa dei bassi?
Gli altoparlanti X-230 2.1 sono stati concepiti per emettere un suono nitido e impeccabile, ideale per tutti i videogiochi, la musica e molto altro. La cassa dei bassi di questo sistema si adatta automaticamente a livello della distorsione dei suoni gravi. (Fonte)
Gli altoparlanti X-230 2.1 sono stati concepiti per emettere un suono nitido e impeccabile, ideale per tutti i videogiochi, la musica e molto altro. La cassa dei bassi di questo sistema si adatta automaticamente a livello della distorsione dei suoni gravi. (Fonte)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Si potrebbe provare a lanciare vuferina, sul modello dello spicherina di Umberto Saba.
O in base alla struttura di altoparlante = alto+parlante, pensare a un analogo (che però non potrebbe essere bassoparlante).
O chiedersi se in italiano abbiamo una parola onomatopeica che, sulla falsariga di woof, possa essere adoperata per coniare il nome di agente per questo apparecchio.

O in base alla struttura di altoparlante = alto+parlante, pensare a un analogo (che però non potrebbe essere bassoparlante).
O chiedersi se in italiano abbiamo una parola onomatopeica che, sulla falsariga di woof, possa essere adoperata per coniare il nome di agente per questo apparecchio.

Che stranezza, Roberto che con vuferina si accosta all’adattamento (parziale) e non prende in considerazione, per una volta, il termine tecnico già nell’uso... 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Neanch’io... Noto solo i traducenti dei nostri cugini (sotto subwoofer) (IATE e GDT):
Francese: caisson de grave(s)/basse(s)
Portoghese: altifalante de graves
Spagnolo: altavoz de graves
Francese: caisson de grave(s)/basse(s)
Portoghese: altifalante de graves
Spagnolo: altavoz de graves
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Mi sembra che sia gli spagnoli che i portoghesi dicano altoparlante dei bassi, ossia ricorrono a una definizione. A questo punto meglio seguire il francese, che praticamente dice cassa del subwoofer, ossia cassa [contenente l'altoparlante per la riproduzione] dei bassi.
Però questa è una soluzione pragmatica, che mette fine al gioco onomaturgico basato su woofer.
Però questa è una soluzione pragmatica, che mette fine al gioco onomaturgico basato su woofer.

Mi piace il Roberto faceto. 
Diciamo allora che tecnicamente sarebbe preferibile, per subwoofer, cassa degli ultrabassi, riservando cassa dei bassi a woofer.

Diciamo allora che tecnicamente sarebbe preferibile, per subwoofer, cassa degli ultrabassi, riservando cassa dei bassi a woofer.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Black Mamba
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L’idea è buona. Tuttavia i composti con basso hanno tale elemento in funzione aggettivale (bassofondo, bassolatino, bassorilievo, ecc.), sicché appare un po’ forzato un bassofono (che farebbe pensare a uno strumento musicale piú che a un riproduttore di suoni). Lo stesso varrebbe per bassodiffusore. Se vogliamo un tecnicismo conciso potremmo sfruttare -fono con il nome greco indicante le frequenze basse (che non conosco)...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Infarinato
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Perché no?Infarinato ha scritto:Barífono?

P.S. Vedo che esiste già il termine medico barifonia, «abbassamento della voce».

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Facendo una traduzione letterale, il/l'woofer sarebbe l'«abbaiatore» e il tweeter sarebbe il «cinguettatore». Concordo comunque con la proposta di creare all'uopo tecnicismi d'origine greca:
supertweeter iperossifono;
tweeter ossifono;
mid-range mesofono;
woofer barifono;
subwoofer ipobarifono;
full-range pantofono.
Che ne dite?
supertweeter iperossifono;
tweeter ossifono;
mid-range mesofono;
woofer barifono;
subwoofer ipobarifono;
full-range pantofono.
Che ne dite?
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