Wenge, wenge', wengè o wengé?
Moderatore: Cruscanti
Wenge, wenge', wengè o wengé?
Buonasera a tutti,
dal titolo avrete già intuito quale sia il mio dubbio. Purtroppo i dizionari che ho a disposizione non mi sono d'aiuto. Qual è l'ortografia comunemente accettata?
Ringrazio anticipatamente chiunque potrà aiutarmi.
Saluti e buon anno!
Silvia
dal titolo avrete già intuito quale sia il mio dubbio. Purtroppo i dizionari che ho a disposizione non mi sono d'aiuto. Qual è l'ortografia comunemente accettata?
Ringrazio anticipatamente chiunque potrà aiutarmi.
Saluti e buon anno!
Silvia
La grafia registrata nel GRADIT è wengé /wEn'ge/. Sarebbe meglio, per capire come si pronuncia, scriverlo uenghé. Si tratta di una pianta africana dal legno pregiato.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Infatti l’ho trovato solo nel supplemento 2007 del GRADIT, benché lo stesso dizionario dati la prima attestazione al 1988.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Grazie
Grazie a entrambi.
Delle "wiki" in genere tendo a diffidare, essendo compilate da utenti la cui preparazione linguistica non sempre è all'altezza della situazione...
Il GRADIT però è un'istituzione, quindi ora sono tranquilla scrivendo wengé!
Buona serata!
Silvia
Delle "wiki" in genere tendo a diffidare, essendo compilate da utenti la cui preparazione linguistica non sempre è all'altezza della situazione...
Il GRADIT però è un'istituzione, quindi ora sono tranquilla scrivendo wengé!
Buona serata!
Silvia
Non so in che àmbito lei lavori, ma se scrive in riviste scientifiche, non crede che sarebbe il caso di proporre la grafia uenghé? È vero, si tratta di un tecnicismo e non è di somma importanza, però chi legge può avere il dubbio sulla pronuncia: /wEn'dZe/, /wEn'ge/, /vEn'dZe/ o /vEn'ge/.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Pronuncia di wengé
No, non è il mio caso, almeno non in questo
Per inciso, il tipo di legno in questione proviene da zone del continente africano in cui si parlano, per vari motivi storici, lingue neolatine (francese, portoghese). La pronuncia della g è pertanto palatale.
Quindi mi domando come mai a noi il termine sia arrivato con g gutturale...

Per inciso, il tipo di legno in questione proviene da zone del continente africano in cui si parlano, per vari motivi storici, lingue neolatine (francese, portoghese). La pronuncia della g è pertanto palatale.
Quindi mi domando come mai a noi il termine sia arrivato con g gutturale...
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Re: Pronuncia di wengé
La pronuncia della g [davanti a vocale anteriore] sarà «palatale» in traslitterazioni di stampo romanzo, ma non mi pare possa esser questo il caso visto il ricorso al grafema w….Silvia. ha scritto:…il tipo di legno in questione proviene da zone del continente africano in cui si parlano, per vari motivi storici, lingue neolatine (francese, portoghese). La pronuncia della g è pertanto palatale.
Quindi mi domando come mai a noi il termine sia arrivato con g gutturale...

- u merlu rucà
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