«Le lasagne è/sono il mio piatto preferito»
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«Le lasagne è/sono il mio piatto preferito»
Mi scuso da subito se ne avevate già parlato in altri filoni. Da una rapida scorsa mi sembrava di no.
In ispagnolo, a quanto riporta il mio libro, si può scegliere l'una o l'altra forma a seconda del concetto da mettere più in risalto. Allora m'è venuto il dubbio: nella stessa frase, in italiano, il verbo essere si concorda al plurale (quindi con lasagne, e la stessa cosa varrebbe per altri piatti come spaghetti) o al singolare (considerando quindi le lasagne come un piatto nella sua unicità)?
Da una piccola ricerca con Google ottengo, per "le lasagne è il mio piatto", 28 risultati per la concordanza al singolare, e 204 per la concordanza al plurale. Non vuol dire niente, ma mi sembrava giusto riportarlo.
In ispagnolo, a quanto riporta il mio libro, si può scegliere l'una o l'altra forma a seconda del concetto da mettere più in risalto. Allora m'è venuto il dubbio: nella stessa frase, in italiano, il verbo essere si concorda al plurale (quindi con lasagne, e la stessa cosa varrebbe per altri piatti come spaghetti) o al singolare (considerando quindi le lasagne come un piatto nella sua unicità)?
Da una piccola ricerca con Google ottengo, per "le lasagne è il mio piatto", 28 risultati per la concordanza al singolare, e 204 per la concordanza al plurale. Non vuol dire niente, ma mi sembrava giusto riportarlo.
Sono ammesse le due possibilità, con una preferenza per il plurale (Le lasagne sono il mio piatto preferito).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Forse le sembrerà interessante quello che scrive la Real Academia Española sull'accordo del verbo ser (soprattutto 2.1.1.c).In ispagnolo, a quanto riporta il mio libro, si può scegliere l'una o l'altra forma a seconda del concetto da mettere più in risalto.
Vedo ora – dopo aver passato ore a cercare qua e là – che la GGIC mi contraddice (vol. II, IV.2.10., p. 235):
Nelle frasi specificative e identificative (cfr. II) il verbo si accorda con l’elemento specificatore.
(90) La sua opera migliore sono «I promessi sposi».
(91) Chi lo ha spinto a questa impresa sono loro.
(92) Tutto ciò sono solo menzogne.
(93) La causa di tutto sei tu.
D’accordo quando c’è un pronome personale, come in (91) e (93), ma in (90) e (92) ritengo possibile La sua opera migliore è «I promessi sposi» e Tutto ciò è solo menzogne. Ora mi rimane solo da dimostrarlo, cosa difficile perché bisogna andare un po’ a naso e inventarsi un inizio di frase da inserire nell’archivio BIZ[a].
Nelle frasi specificative e identificative (cfr. II) il verbo si accorda con l’elemento specificatore.
(90) La sua opera migliore sono «I promessi sposi».
(91) Chi lo ha spinto a questa impresa sono loro.
(92) Tutto ciò sono solo menzogne.
(93) La causa di tutto sei tu.
D’accordo quando c’è un pronome personale, come in (91) e (93), ma in (90) e (92) ritengo possibile La sua opera migliore è «I promessi sposi» e Tutto ciò è solo menzogne. Ora mi rimane solo da dimostrarlo, cosa difficile perché bisogna andare un po’ a naso e inventarsi un inizio di frase da inserire nell’archivio BIZ[a].

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Cerca cerca, ho trovato qualcosa. Si noti, nell’esempio di Ramusio, la doppia possibilità. 
Ermagoras disse, che questa materia si è le cause alle questioni. (Brunetto Latini)
E quello che più grave sentivamo erano due cose: la prima che non ci aiutavamo della commodità che Iddio nostro Signor ci dava del tempo buono per navigare al Giapan, la qual presto era per finirsi, e sariamo stati sforzati di temporeggiar l’invernata nella China aspettando il vento; l’altra era le continove e molte idolatrie e sacrificii che facevano ad un idolo che portavano seco nella nave, senza poterli impedire. (Ramusio)
Ora mancano esempi recenti. Li troverò.

Ermagoras disse, che questa materia si è le cause alle questioni. (Brunetto Latini)
E quello che più grave sentivamo erano due cose: la prima che non ci aiutavamo della commodità che Iddio nostro Signor ci dava del tempo buono per navigare al Giapan, la qual presto era per finirsi, e sariamo stati sforzati di temporeggiar l’invernata nella China aspettando il vento; l’altra era le continove e molte idolatrie e sacrificii che facevano ad un idolo che portavano seco nella nave, senza poterli impedire. (Ramusio)
Ora mancano esempi recenti. Li troverò.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Nope, non ti contraddice affatto, caro Marco: controlla l’ordine.Marco1971 ha scritto:Vedo ora – dopo aver passato ore a cercare qua e là – che la GGIC mi contraddice (vol. II, IV.2.10., p. 235):
Nelle frasi specificative e identificative (cfr. II) il verbo si accorda con l’elemento specificatore.

In una frase come «La sua opera migliore sono I promessi sposi» l’elemento specificatore è il titolo del capolavoro manzoniano, mentre in quella originaria di Andrea nella versione da te preferita, «Le lasagne sono il mio piatto preferito», tale funzione è svolta da le lasagne. La frase è quindi equivalente a «Il mio piatto preferito sono le lasagne», in accordo con quanto affermato dalla GGIC.

Sul resto (cioè sull’accettabilità delle altre possibilità) concordo con te.
Grazie! Mi sento rassicuratoInfarinato ha scritto:Nope, non ti contraddice affatto, caro Marco: controlla l’ordine. ;)


Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Ringrazio Brazilian dude per il collegamento molto interessante sulla concordanza.
Ringrazio anche Marco, che ha riportato dei bei esempi.
Le frasi (92) e (93) mi suonano normali, e non ho niente da dire. Per quanto riguarda le altre due: in (90), secondo me, da un punto di vista logico il verbo essere andrebbe concordato con opera, ma a quel punto l'accostamento «è I promessi sposi mi urterebbe parecchio». Comunque penso che non la scriverei mai una frase del genere, né concordando il verbo al singolare, né concordandolo al plurale: si potrebbe aggirare il "problema" scrivendo che La sua opera migliore è quella intitolata I promessi sposi (anche se forse è una frase più artificiosa). In (91), similmente, preferisco cambiare la frase, scrivendo che Sono loro che lo hanno spinto a questa impresa.
Ringrazio anche Marco, che ha riportato dei bei esempi.

Le frasi (92) e (93) mi suonano normali, e non ho niente da dire. Per quanto riguarda le altre due: in (90), secondo me, da un punto di vista logico il verbo essere andrebbe concordato con opera, ma a quel punto l'accostamento «è I promessi sposi mi urterebbe parecchio». Comunque penso che non la scriverei mai una frase del genere, né concordando il verbo al singolare, né concordandolo al plurale: si potrebbe aggirare il "problema" scrivendo che La sua opera migliore è quella intitolata I promessi sposi (anche se forse è una frase più artificiosa). In (91), similmente, preferisco cambiare la frase, scrivendo che Sono loro che lo hanno spinto a questa impresa.
Andrea Russo ha scritto:Ringrazio anche Marco, che ha riportato dei bei esempi.


Sí, anche se preferisco, piú italianamente, Sono loro ad averlo spinto a questa impresa (il costrutto è X che sa un pochinino di franciosoAndrei Russo ha scritto:In (91), similmente, preferisco cambiare la frase, scrivendo che Sono loro che lo hanno spinto a questa impresa.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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You foxy fox!Andrea Russo ha scritto:Era uno scherzo, volevo vedere se era attento (evidentemente non le sfugge nulla!)!


Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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E perché mai? Le frasi identificative hanno logiche diverse nelle diverse lingue. ;)Andrea Russo ha scritto:…in (90), secondo me, da un punto di vista logico il verbo essere andrebbe concordato con opera…
Per carità! :D Di là dalle giuste considerazioni di Marco, mai fare i «don Abbondi», ottenendo cosí solo un’innecessaria prolissità. L’accordo al plurale in casi come questo è naturale e correttissimo [in italiano].Andrea Russo ha scritto:Comunque penso che non la scriverei mai una frase del genere, né concordando il verbo al singolare, né concordandolo al plurale: si potrebbe aggirare il "problema"…
Una frase «si gira» per precise ragioni stilistiche o diafasiche, non certo per aggirare un «problema». ;)
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