«Dopaggio»
Moderatore: Cruscanti
«Dopaggio»
Nella lista c’è drogaggio come unico traducente dell’inglese doping, ma è un iperonimo. Siccome esiste dopaggio (è nel GRADIT e Google ne dà circa 750 ricorrenze), oltre al verbo dopar(si) e agli aggettivi e sostantivi dopante e dopato, mi sembrerebbe ragionevole includerlo, tanto piú che trova una precisa rispondenza nel francese dopage e nello spagnolo dopaje (non m’è riuscito di trovare l’equivalente portoghese, per il quale attendo i lumi di Brazilian dude).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Grazie! Ma perché non compare qui?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Non lo so, forse è una parola nuova creata a partire dall'inglese doping? Un'alternativa sarebbe narcotização.
Per saperne di più.
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Re: «Dopaggio»
Ma neanche tanto... dopotutto non è una parola molto usata, quindi può benissimo specializzarsi, e comunque il contesto specifica perfettamente, infatti si usa anche drogato per riferirsi non a un tossicodipendente ma a un «dopato» e, per estensione, a un baro (circa).Marco1971 ha scritto:Nella lista c’è drogaggio come unico traducente dell’inglese doping, ma è un iperonimo.
Aggiungo dopaggio alla lista. (M'ha anticipato Infarinato.)
Ultima modifica di Federico in data gio, 22 feb 2007 23:51, modificato 1 volta in totale.
Re: «Dopaggio»
Grazie, ma è già stato fatto.Federico ha scritto:Aggiungo dopaggio alla lista.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «Dopaggio»
Infatti mi sono corretto, ma sono stato preceduto un'altra volta.Marco1971 ha scritto:Grazie, ma è già stato fatto.Federico ha scritto:Aggiungo dopaggio alla lista.
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O forse si tratta di tetrapiloctomia (la scienza che consente di spaccare il capello in quattro) nel tentativo di salvare «capra e cavoli» (l'anglicismo doping, «ovviamente» inamovibile e il calco dopaggio, rifatto sul francese dopage).Andrea Russo ha scritto:Il Devoto-Oli 2012 invece presenta sí dopaggio a lemma, ma col significato di «effetto del doping»... Errore del Devoto-Oli?
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Mera curiosità... dato che circola anche la versione completamente di derivazione greca (tetratricotomia), qual è quella accreditata ufficialmente?
Ultima modifica di domna charola in data mer, 08 ago 2012 10:18, modificato 1 volta in totale.
A dire il vero non mi sono nemmeno posto il problema: l'ho copiato pari pari da Forse Quenau – Enciclopedia delle scienze anomale, Zanichelli, p. 146, dove si parla della Facoltà d'irrilevanza comparata di Eco, Raimondi e Sandri. Per scoprire la versione originale della parola bisognerebbe controllare sul Secondo diario minimo dello stesso Eco, alle pp. 188–190.Zabob ha scritto:Perché "tetrapiloctomia" e non "tetrapilotomia"? Come si giustifica quella 'c'?
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Male: al massimo, si potrebbe parlare di tetrapilectomia.Zabob ha scritto:Perché "tetrapiloctomia" e non "tetrapilotomia"? Come si giustifica quella 'c'?
La versione originale è, però, proprio tatrapiloctomia (dal Pendolo di Foucault di Umberto Eco [1988], che precede il Secondo diario minimo [1992]). Tetratricotomia è la mia versione riveduta e corretta.


Concordo. La terminazione in -ectomia si usa per indicare l'asportazione, anche parziale, di un organo (es. appendicectomia, tiroidectomia, mastectomia). Per il taglio, come nel caso del capello, la desinenza è -tomia (es. tricotomia, craniotomia); c'è anche uno strumento che si chiama micròtomo.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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