Molto interessante la critica che Luciano Canepàri muove alle scuole di dizione! Si legga il paragrafo
§ 17.8. La pronuncia e le scuole di dizione Non riesco a copincollare fedelmente (le virgolette, per esempio) il testo di LuCa, per cui si confronti la versione originale. Fo prima a riportare solo le affermazioni che non condivido.
Nelle scuole di recitazione e di dizione, la pronuncia è sempre stata <<insegnata>> per imitazione del modello offerto dagl'insegnanti.
È vero, ma invitano gli alunni a consultare il DOP ogni volta che hanno dei dubbi.
Nei casi migliori, per rendere "piú semplici" le cose, propongono una sola pronuncia per parola.
Se la pronuncia proposta è quella che consiglia il DOP, non vedo dov'è il problema.
Inoltre, di solito, si punta al neutro tradizionale, magari senza sapere bene quale sia il confine tra quello e il neutro moderno.
Perché, per fare un esempio, non si può pronunciare
zingaro con la zeta sonora e
zio con la variante sorda? Il DiPI non è preciso ponendo
*ˈʦio e
*ˈʦingaro sullo stesso livello: la pronuncia di
zingaro con la zeta sonora è accettata da tempo, mentre le scuole di dizione e il DOP ammettono ancora solo
*ˈʦio e non
*ˈʣio. Non è che se leggo
rogo con l'o chiusa, sono obbligato a pronunciare
gonna con quella aperta. Se pronuncio
egli chiese con l'esse sonora, non devo automaticamente optare per l'esse sonora anche in
susino! Non c'è una separazione drastica e netta tra l'italiano del 1981 e quello del 2010. Nella maggior parte dei casi, ogni parola è indipendente dall'altra.
Anzi, normalmente, non c'è il minimo sentore che il "moderno" esista:
In effetti, non esiste, almeno nella misura e nel modo in cui lo presenta Luciano Canepàri. Sono d'accordo che al giorno d'oggi non è consigliabile l'elisione dell'articolo
le (cosa che per altro gli attori non hanno mai fatto, se non erro), ma non esistono due pronunce italiane. Inoltre, è vero che i doppiatori in alcuni casi seguono il DOP a loro piacimento, ma la pronuncia del DiPI non appartiene né al presente né al futuro...
Passando all'accentazione, e con fermezza, il Nostro dichiara assolutamente errate forme come Afgànistan˚ diatrìba˚ evàporo˚ guàina˚ òmega… per motivazioni storico-etimologiche. Ma, allora, ci si domanda, dovremmo dire ridére e càdere? Alla latina… Però, l'italiano non è ("più&) il latino, e continua a evolversi,anche se c'è chi non se n'accorge
Quando è uscito
Speaker. La comunicazione verbale, la nuova edizione del DOP non era stata ancora pubblicata, quindi bisognerebbe controllare l'edizione precedente. Per quanto riguarda
Afganistan,
l'unica pronuncia
ancora ammessa è
Afganistàn.