«Imprestito» (ling.)
Moderatore: Cruscanti
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5603
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Per completare il quadro sull’etimo d’imprestito, val forse la pena riportare quanto dice il DELI alla voce imprestare.

P.S. Interessante che nello stesso volume in cui, a p. 40, lo Schiaffini (uno dei maestri del Castellani, ricordiamolo) discute l’etimo d’imprestito, la parola sia anche usata, a p. 284, nell’accezione tecnica che essa ha (o meglio: aveva [siamo all’inizio degli anni ’30]) in linguistica.Il [i]DELI[/i], [i]s.v. [/i]«imprestare», ha scritto:v. tr. ‘dare in prestito’ (sec. XIV, sia col senso di ‘prestare denaro’: doc. del 1305, riportato in Edler, sia in quello di ‘concedere, offrire’: S. Agostino volgar.).
Da prestare con in-¹ illativo. Non bisogna, tuttavia, sottacere che l’it. conobbe anche imprestito ‘prestito’ dalla loc. lat. in praestitum dare, che ha avuto una larga estensione nelle lingue romanze e nei dial. (cfr. A. Schiaffini in ID VI, 1930, 40).

- Animo Grato
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
Possiamo dunque concludere che nel moderno imprestito confluiscono l'antico termine nato dal sintagma in praestitum (un po' come è successo con allarme) e un più recente deverbale da imprestare?
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5603
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
La presenza del suffisso atono -ito (caratteristico di sostantivi e aggettivi quali credito, reddito, gemito, nascita, mescita, dedito etc., tutti deverbali di verbi latini appartenenti alla terza coniugazione [e breve]… o di stare [a del tema breve]
) esclude che imprestito possa mai essere stato un «deverbale [italiano] da imprestare».
Semmai, com’è già stato detto e come ci conferma lo stesso Treccani, nel moderno imprestito confluiscono [semanticamente] l’antico/popolare imprestito (da in praestitum dare) e il calco del francese emprunt.

Semmai, com’è già stato detto e come ci conferma lo stesso Treccani, nel moderno imprestito confluiscono [semanticamente] l’antico/popolare imprestito (da in praestitum dare) e il calco del francese emprunt.
Ma Lei, oggi, quale parola consiglierebbe?Infarinato ha scritto:nell’accezione tecnica che essa ha (o meglio: aveva [siamo all’inizio degli anni ’30]) in linguistica. :D
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Mi sembra che Infarinato abbia già risposto, sia pure indirettamente, alla sua domanda: imprestito in linguistica non è piú d’uso comune. Inoltre, se avesse cliccato sul collegamento al lemma del De Mauro fornito piú volte in questo filone, avrebbe visto che imprestito, nell’accezione tecnica, è marcato come obsoleto. Obsoleto, sottolineo, non sciatto.Scilens ha scritto:Ma Lei, oggi, quale parola consiglierebbe?Infarinato ha scritto:nell’accezione tecnica che essa ha (o meglio: aveva [siamo all’inizio degli anni ’30]) in linguistica. :D
(Certo che ho visto tutti i collegamenti forniti
)
Non era una richiesta retorica. Leggendo il brano di Prati mi sono accorto che la parola prestito (o imprestito, se vuole) non sarebbe proprio calzante.
Per definizione il possesso derivante da un prestito, che inizia col consenso del prestatore, non è mai definitivo (e non vale l'usucapione), mentre potrebbero esserlo sia l'accatto che l'adozione. Accatto può dare l'impressione di raccogliticcio o di mendicato, ma adozione rende l'idea di qualcosa che è benevolmente accolto pur non essendo parte originaria della lingua.
È chiaro che si fa per dire, perché nessuno ha il potere di cambiare questi usi, ma ci potrebbe essere un termine più aderente all'oggetto.

Non era una richiesta retorica. Leggendo il brano di Prati mi sono accorto che la parola prestito (o imprestito, se vuole) non sarebbe proprio calzante.
Per definizione il possesso derivante da un prestito, che inizia col consenso del prestatore, non è mai definitivo (e non vale l'usucapione), mentre potrebbero esserlo sia l'accatto che l'adozione. Accatto può dare l'impressione di raccogliticcio o di mendicato, ma adozione rende l'idea di qualcosa che è benevolmente accolto pur non essendo parte originaria della lingua.
È chiaro che si fa per dire, perché nessuno ha il potere di cambiare questi usi, ma ci potrebbe essere un termine più aderente all'oggetto.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Accattare, come ricorda il Prati, vuol dire anche ‹prendere in prestito›. Non credo che vi sia un termine tecnico piú neutro di (im)prestito per definire il concetto. Adozione si applica piú ai latinismi che ai forestierismi presi da una lingua moderna.Scilens ha scritto:Per definizione il possesso derivante da un prestito, che inizia col consenso del prestatore, non è mai definitivo (e non vale l'usucapione), mentre potrebbero esserlo sia l'accatto che l'adozione. Accatto può dare l'impressione di raccogliticcio o di mendicato, ma adozione rende l'idea di qualcosa che è benevolmente accolto pur non essendo parte originaria della lingua.
In ogni caso, la metafora del prestito in linguistica riguarda piú l’introduzione e l’uso di qualcosa d’estraneo, che l’idea di possesso temporaneo, di somma di denaro o bene da restituire. E d’altra parte non è detto che anche quest’aspetto della metafora non si attagli alla linguistica: il successo di un forestierismo dipende dall’uso che ne fanno i parlanti. Un imprestito come chauffeur è stato, per cosí dire, «ripagato» alla lingua «creditrice», essendo stato sostituito da autista.
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
- Interventi: 1340
- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 4 ospiti