Uno storico risponderebbe di no. Sarebbe un uso anacronistico, non corretto.Scilens ha scritto:Se epurazione è un concetto moderno non possiamo applicarlo al passato? La deportazione e lo sterminio etnici non sono epurazioni? Non ci vedo un concetto tanto moderno in un comportamento romano o assiro che è stato ripetuto fino a pochi anni fa qui vicino, nell'ultima guerra di dissolvimento della Yugoslavia.
Una sequenza di avvenimenti va interpretata entro il contesto che l'ha generata e in cui si è sviluppata. Usare i concetti - e i termini, che li definiscono con precisione - ad essa coevi significa leggerla secondo la mentalità di chi l'ha vissuta, ovvero contestualizzarla.
La controparte offre invece il fianco a facili strumentalizzazioni - cosa quasi normale, da cui si cerca di tenersi alla larga - perché induce a interpretare un fatto del passato con la mentalità odierna, atteggiamento che non dovrebbe essere dello storico.
I veri sinonimi (al 100 %) credo siano pochi. Molti sembrano sinonimi perché ci sfugge la sfumatura della differenza.
Nel caso degli avvenimenti del passato, usare il termine moderno per l'antico cancella la differenza fra il quadro - e il sentire - attuale, e quello dell'Uomo di quel tempo.
Insomma, detto in parole povere, il tumulto dei Ciompi non può essere descritto come "degli operai che entrarono in sciopero contro i padroni", così come un Comune di Popolo del 1250 non è un "governo di sinistra".
Colloquialmente, se sto facendo lezione a dei ragazzini, posso anche portarli al confronto con l'attualità, per rendere chiaro il concetto, e usare queste definizioni; però lo dico sorridendo e aggiungendo il famigerato "tra virgolette", anzi, tra "quindici virgolette" accompagnato dal gesto delle dita che disegnano le virgolette in aria.
Didatticamente funziona, si strappa il sorriso della platea, e quindi sulla battuta umoristica finisce per basarsi la memorizzazione del concetto.
In un contesto scritto però, il termine moderno non va usato al posto di quello passato. Al massimo si può aggiungere un'ammiccante nota a più pagina per aiutare il lettore a capire a cosa equivarrebbe oggi.