«A[p]picchi»
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«A[p]picchi»
Nel leggere Il deserto dei Tartari ho trovato più volte la parola "apicchi", plurale di "apicco". Ho cercato in più dizionari il significato, ma non ho trovato nulla. Compare sempre in descrizioni di ambienti, come in questo esempio: Finalmente Drogo capì e un lento brivido gli camminò nella schiena. Era l’acqua, era, una lontana cascata scrosciante giù per gli apicchi delle rupi vicine.
Se qualcuno può dirmi qualcosa, lo ringrazio.
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Appicco ha anche altri significati.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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- Ferdinand Bardamu
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Codesta però è un’altra parola. L’appicco in esame deriva dall’univerbazione di a picco.Fausto Raso ha scritto:Appicco ha anche altri significati.
A questo proposito, c’è da aggiungere che apicco è chiaramente un’univerbazione «alla veneta», cioè secondo la pronuncia settentrionale, senza cogeminazione. Meglio attenersi alla forma riportata dal Treccani, piú rispettosa della struttura dell’italiano normale, di base toscana.
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Mi inserisco in questo filone per chiedere lumi.
Andando a controllare alla voce "appiglio", che io non esiterei ad usarlo come sostituto di appicco, nel dizionario si specifica che è sempre traslato.
Nel contesto specifico non potremmo usare proprio appigli invece di appicchi?
Ah, scusate, parlavo del Dizionario Niccolò Tommaseo.
Andando a controllare alla voce "appiglio", che io non esiterei ad usarlo come sostituto di appicco, nel dizionario si specifica che è sempre traslato.
Nel contesto specifico non potremmo usare proprio appigli invece di appicchi?
Ah, scusate, parlavo del Dizionario Niccolò Tommaseo.
- Animo Grato
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sempervirens ha scritto:[...] che io non esiterei ad usare come sostituto di appicco [...]

L'appicco a cui si riferisce Lei è questo, ed è sinonimo di appiglio. Quello usato "nel contesto specifico" da Buzzati, invece, è quest'altro.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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«Prima l'italiano!»
Nella frase
'Era l’acqua, era, una lontana cascata scrosciante giù per gli apicchi delle rupi vicine.'
direi di no, o cambierebbe il significato; ci sta bene appicchi, simile a strapiombi. Ma lo strapiombo si sporge nel vuoto mentre l'a picco è verticale, anzi, meglio, perpendicolare.
Scritto con una P sola è meno direttamente comprensibile, almeno per me.
In italiano antico appiccare=appendere voleva dire anche impiccare.
'Era l’acqua, era, una lontana cascata scrosciante giù per gli apicchi delle rupi vicine.'
direi di no, o cambierebbe il significato; ci sta bene appicchi, simile a strapiombi. Ma lo strapiombo si sporge nel vuoto mentre l'a picco è verticale, anzi, meglio, perpendicolare.
Scritto con una P sola è meno direttamente comprensibile, almeno per me.
In italiano antico appiccare=appendere voleva dire anche impiccare.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Grazie per il chiarimento! Sì, anche a me la forma apicchi non mi suona familiare.Scilens ha scritto:Nella frase
'Era l’acqua, era, una lontana cascata scrosciante giù per gli apicchi delle rupi vicine.'
direi di no, o cambierebbe il significato; ci sta bene appicchi, simile a strapiombi. Ma lo strapiombo si sporge nel vuoto mentre l'a picco è verticale, anzi, meglio, perpendicolare.
Scritto con una P sola è meno direttamente comprensibile, almeno per me.
Lì per lì m'era sembrato un refuso.
Ah, ora mi torna. La ringrazio. Ecco perché mi confondevo: sono due parole distinte.Animo Grato ha scritto::wink:sempervirens ha scritto:[...] che io non esiterei ad usare come sostituto di appicco [...]
L'appicco a cui si riferisce Lei è questo, ed è sinonimo di appiglio. Quello usato "nel contesto specifico" da Buzzati, invece, è quest'altro.
La ringrazio anche per la correzione. :)
- Ferdinand Bardamu
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Non proprio un refuso, ma una forma irregolare, che riflette la pronuncia ageminante delle parlate dell’Italia settentrionale.sempervirens ha scritto:Lì per lì m'era sembrato un refuso.
Come ha detto Scilens, l’assenza di un tratto fondamentale dell’italiano normale, la cogeminazione di monosillabi come la preposizione a, rende meno perspicua la parola: a una prima, distratta lettura avevo immaginato per apicchi un singolare *apicchio, quasiché derivasse da un *APĪCULUM.
Ultima modifica di Ferdinand Bardamu in data dom, 14 giu 2015 1:58, modificato 1 volta in totale.
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Avrebbe dovuto essere [a]pécchie, allora. 

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