«Lettura silente»

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sempervirens
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«Lettura silente»

Intervento di sempervirens »

Buongiorno! facendo qualche ricerca sulla dislessia, i Paesi dove è maggiormente diffusa, ecc., vedo più volte il sintagma lettura silente, e vedo il suo antonimo lettura ad alta voce.

Invece di ad alta voce non c'è una forma univerbata? Non so, lettura orale, lettura asilente, lettura acustica, lettura esofonica...

:)
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Sixie
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Re: «Lettura silente»

Intervento di Sixie »

sempervirens ha scritto:Invece di ad alta voce non c'è una forma univerbata? Non so, lettura orale, lettura asilente, lettura acustica, lettura esofonica...
Trovo che silente sia troppo bello per contrapporgli un a-silente e esofonico/endofonico non mi piace, troppo tecnico.

Lettura vocalica? :)

Come si faceva in antichità, scan-den-do le sillabe, can-tan-do-le... molto bello, molto utile per la dislessia.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Temo che la ricerca di un antonimo costituito d’un’unica parola sia un esercizio vano.

Espresso (=‹manifestato verbalmente›) può essere un aggettivo di significato opposto a silenzioso o silente, ma non credo proprio che si possa adoperare (né tanto meno che si usi) al posto della locuzione a voce alta, in unione con lettura.
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Fra l’altro, ??lettura silente mi pare una pigerrima (e quindi pessima) traduzione dell’inglese silent reading, laddove noi si direbbe lettura silenziosa, mentale o interiore.

Comunque, se Sempervirens cerca dei termini tecnici, esistono endofasico ed esofasico.
sempervirens
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Intervento di sempervirens »

Capisco. E l'aggettivo vociante? Può andare bene? Lettura vociante.
Non è che sia poi tanto convinto, ma per fare qualche tentativo...
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Ma a che pro, scusi? Cosí, tanto per divertirsi? :)

In italiano si dice soltanto lettura ad alta voce (o a voce alta).

…E comunque: né vocalica vociante; semmai, vocale.
sempervirens
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Intervento di sempervirens »

Per divertirmi? No.

Vocale. Lettura vocale. Mi ha convinto. Lettura silenziosa/Lettura vocale.

Le spiego meglio il motivo della mia richiesta. Semplicemente mia moglie mi ha chiesto se c'era un aggettivo invece della locuzione ad alta voce.
Lì per lì non ho saputo rispondere e sono rimasto rimuginante.

No, non direi divertimento. Semmai una sfida e la voglia di approfondire le conoscenze linguistiche.
Avendo ricevuto varie risposte, tra l'altro competenti - per quello che posso giudicare io- credo che possa bastare così. Che dire, un allegro grazie a tutti! :)
Antujo
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Intervento di Antujo »

Io ho sempre detto e sentito dire «leggere ad alta voce», però, leggendo questo filone, mi è venuto da pensare che a tale locuzione si può contrapporre «leggere a bassa voce». Come opposto di lettura silenziosa (senza emissione di suoni), per me è convincente lettura vocale (con emissione di suoni), come accennato da Infarinato.
Avatara utente
Scilens
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Intervento di Scilens »

Nel nostro barbaro linguaggio familiare se qualcuno leggeva a voce alta tale da dar fastidio gli veniva detto "leggi per te" o "lèggitelo per conto tuo".
"Lèggi!" presupponeva invece che tutti i presenti potessero ascoltare.

Nei corsi di lettura veloce s'insegna a leggere esclusivamente con gli occhi (tralascio il particolare movimento) abituandosi non solo a non muovere mai le labbra, ma nemmeno la lingua nella bocca.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
sempervirens
Interventi: 599
Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14

Intervento di sempervirens »

Scilens ha scritto:Nel nostro barbaro linguaggio familiare se qualcuno leggeva a voce alta tale da dar fastidio gli veniva detto "leggi per te" o "lèggitelo per conto tuo".
"Lèggi!" presupponeva invece che tutti i presenti potessero ascoltare.

Nei corsi di lettura veloce s'insegna a leggere esclusivamente con gli occhi (tralascio il particolare movimento) abituandosi non solo a non muovere mai le labbra, ma nemmeno la lingua nella bocca.
Posso dire che anche da noi è la stessa cosa che da Lei. L'imperativo " Leggi" implica che la persona debba leggere e far sentire la voce.
Se la voce è inudibile allora si comanda di leggere a voce alta.

" Leggi silentemente!" È frase che devo ancora sentire.

Credo che tutti noi sappiamo l'origine della parola lezione e lettura. Dal latino. Quella lingua che assieme al greco ha dato così tanto materiale per alimentare la favella anche a quei Popoli culturalmente estranei al mondo mediterraneo, e che ora quelle stesse Genti ci ripropongono, manomesse, le parole che ci presero e fecero cosa loro.

A scuola dire - Oggi c'è lezione di Italiano- implica che gli studenti e il professore, posto che tutte le persone possano parlare, cioè non siano mute, facciano sentire la voce durante la lettura.

No, non volevo fare lezione. Volevo solo fare una riflessione. Bisogna raccapezzarsi e cercare di interpretare parole raffazzonate in sintagmi pensati da altri.

Ecco perché l'antonimo di "silente" non è facilmente reperibile, se non impossibile. Perché posso opporre Lettura a voce alta ad un Lettura a voce bassa. In tutti i casi la voce c'è.

Manca, invece, quel verbo che indica quell'azione visivo-cerebrale ( mi si passi il termine appropriato!) compiuta da persone mute quando interpretano i segni alfabeti.

La riflessione di Infarinato mi sembra molto vicina ad esprimere il concetto. Lettura mentale.
Io nella mia lingua ci credo.
valerio_vanni
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Intervento di valerio_vanni »

Cosa ne pensate di "lettura muta"?
Avatara utente
Scilens
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Intervento di Scilens »

A volte mi ritrovo sperso, perché si pretende un vocabolo unico e preciso che definisca in una parola un'azione o uno stato che nessuno prima ha mai desiderato né considerato necessario. Ci siamo sempre intesi dicendo anche più d'una sola parola.
Il tempo manca solo adesso e prima ce n'era da sciupare? E allora incidono i 400 millisecondi in più per un'altra parola?
Ogni termine ha tanti significati quanti ne permette la sintonia con l'ascoltatore, e talvolta un vocabolo giudicabile impreciso e inadatto serve a rendere un'idea più aderente al caso di uno stereotipo usato da da autori celebrati, molti dei quali si son serviti del medesimo meccanismo.
Cercare la matematica o il linguaggio informatico da computer secondo me è togliere quelle fioriture che fanno leggiadro e ammirabile il parlare, che non evoca più e si riduce ad un limbo tecnico. Che può essere utile o anche indispensabile, ma che non è che un aspetto piuttosto marginale e che renderebbe oltremodo noioso ogni scrittore, non potendo più essere immaginifico.

Lettura muta, mentale o silente vanno benissimo, non mi sembra che si debba scegliere, chiunque capirà, anche se si dice, impropriamente ma espressivamente, "ripeteva fra sé". Se trovassi scritto che qualcuno leggeva "tra sé" non sussulterei e capirei subito.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
sempervirens
Interventi: 599
Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14

Intervento di sempervirens »

Ha sintetizzato in parole i miei stupori circa il meccanismo del linguaggio e della formazione delle parole. Ad ognuno il proprio lavoro. Anche oggi qualcosa di utile l'ho imparata.
:)
Io nella mia lingua ci credo.
Avatara utente
Millermann
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Intervento di Millermann »

Se permettete, vorrei provare a dare un mio modesto contributo a questa discussione. :) Ecco ciò che "percepisco" io, personalmente.
Lettura ad alta voce: neutro, non marcato, da contrapporre a lettura silenziosa. L'alta voce indica un tono "udibile", senza particolare connotazione.
Lettura a voce alta: piú marcato, può essere contrapposto anche a "lettura a voce bassa"; se chiedo di leggere a voce alta/bassa, per me specifico anche il livello sonoro, cosa che non percepisco nella richiesta di lettura ad alta voce.
Lettura a bassa voce lo associo a una lettura fatta sussurrando, o muovendo solo le labbra senza emettere suoni, mentre a voce bassa è già udibile e piú o meno comprensibile.
Lettura vocale, secondo me, è perfetto sinonimo di lettura ad alta voce, tuttavia mi suona bene col sostantivo, meno col verbo, ove sarebbe "leggere vocalmente".

Ho notato che in Rete è attestato anche il semplice "leggere/lettura a voce", spesso riferito alle capacità di apparecchiature quali PC e telefoni cellulari. Quest'ultimo, qualora i precedenti non siano graditi, secondo me potrebbe essere scelto proprio per la sua brevità e comprensibilità. Tuttavia, mi sembra ancora un tantino poco naturale.
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