A dire il vero, si scrive uguale a reading /'ri:diŋ/ ma si pronuncia /'rɛdiŋ/.Animo Grato ha scritto:Università di Leggendo!

Moderatore: Cruscanti
A dire il vero, si scrive uguale a reading /'ri:diŋ/ ma si pronuncia /'rɛdiŋ/.Animo Grato ha scritto:Università di Leggendo!
No, stia tranquillo, quella era solo una battuta!sempervirens ha scritto:Scusate, come dovrei interpretare quel "reading"
Ma non aveva mai sentito The Ballad of the Reading Gaol (La ballata del carcere di Reading) di Oscar Wilde?sempervirens ha scritto:Ecco svelato l'arcano! Reading, oltre al verbo, sarebbe dunque il nome di una città.
Forse, ma non ne sono sicuro. Mi sono sempre occupato più di tecnica che di letteratura. Lo ammetto, lì per lì sono rimasto spiazzato. Anche oggi abbiamo imparato qualcosa.Carnby ha scritto:Ma non aveva mai sentito The Ballad of the Reading Gaol (La ballata del carcere di Reading) di Oscar Wilde?
Gli americani hanno «normalizzato» in jail.Animo Grato ha scritto:Anche se la tentazione di soffermarmi su quel gaol per notare, così di sfuggita, l'assurdità di una scrittura solo apparentemente alfabetica, ma che di fatto si basa su veri e propri "ideogrammi alfabetici", in cui il legame tra grafo e fono è completamente aleatorio... be', quella tentazione, dicevo, è molto forte.
Chiedo venia per l'articolo.Marco1971 ha scritto:Faccio solo notare di sfuggita che il titolo esatto dell'opera di Oscar Wilde è The Ballad of Reading Gaol (non of the Reading Gaol).
Siamo ampiamente «fuori fòro», per cui direi di fermarci qui.Animo Grato ha scritto:Anche se la tentazione di soffermarmi su quel gaol per notare, così di sfuggita, l'assurdità di una scrittura solo apparentemente alfabetica, ma che di fatto si basa su veri e propri "ideogrammi alfabetici", in cui il legame tra grafo e fono è completamente aleatorio... be', quella tentazione, dicevo, è molto forte.
L’[i]Oxford English Dictionary[/i], [i]s.v. [/i]«jail | gaol, [i]n.[/i]», ha scritto:Pronunciation: /dʒeɪl/
Forms: α. ME gayhol(e, ME gayll(e, gaille, ME–16 gayole, gayl(e, gaile, 15 gaiell, gaill, 15–16 gaole, goale, 16–17 goal, 16– gaol. β. ME iaiole, ME–16 iaile, iayle, ME iayll, 15–16 iaole, 16–17 jayl, (16 jale), 16– jail. γ. 15 geyle, geayle, (gial), 16 geale.
Etymology: Middle English had two types, from Northern or Norman French, and Central or Parisian French respectively: 1) Middle English gay(h)ole, -ol, gayll(e, gaill(e, gayl(e, gaile, [Old Northern French gaiole, gayolle, gaole (modern Picard gayole, Walloon gaioule); 2) Middle English jaiole, jayle, jaile, jayll, [Old French jaiole, jaole, jeole, geole, cage, prison, French geôle prison (Besançon javiole cage for fowls) = obsolete Italian gaiola, Spanish gayola (also, [French jaula cage, cell), Portuguese gaiola cage [Romanic and popular Latin *gaviōla (medieval Latin gabiola, 1229 in Brachet) for *caveola, diminutive of cavea hollow, cavity, den, cage, coop: see CAGE n. Of the two types, the Norman French and Middle English gaiole, gaole, came down to the 17th cent. as gaile, and still remains as a written form in the archaic spelling gaol (chiefly due to statutory and official tradition); but this is obsolete in the spoken language, where the surviving word is jail, repr. Old Parisian French and Middle English jaiole, jaile. Hence though both forms gaol, jail, are still written, only the latter is spoken. In U.S. jail is the official spelling. It is difficult to say whether the form goal(e, common, alike in official and general use, from the 16th to the 18th cent., was merely an erroneous spelling of gaol, after this had itself become an archaism, or was phonetic: compare modern French geôle /ʒol/.
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