Accordo soggetto-verbo col complemento di compagnia

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patrizio
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Accordo soggetto-verbo col complemento di compagnia

Intervento di patrizio »

"L'anno scorso andammo/andai con mio padre, mio nonno e mio cugino in vacanza alle Maldive". Può considerarsi corretto il verbo alla prima persona plurale essendoci i complementi di compagnia o è corretto solo l'accordo alla prima persona singolare? Grazie.
Fausto Raso
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Intervento di Fausto Raso »

Con il complemento di compagnia sono corrette entrambe le forme: andai/andammo.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
valerio_vanni
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Intervento di valerio_vanni »

A me, quella con andammo, risulta pessima.
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marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Personalmente, senza pensarci troppo sopra, mi verrebbe da scrivere:
"L'anno scorso andai con mio padre, mio nonno e mio cugino in vacanza alle Maldive".
Però, cambiando l'ordine delle parole mi verrebbe quasi spontaneo:
"Con mio padre, mio nonno e mio cugino l'anno scorso andammo in vacanza alle Maldive".
PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Leggendo ""L'anno scorso andammo con mio padre, mio nonno e mio cugino in vacanza alle Maldive", l'interpretazione che mi viene in mente è che ci sia un'altra persona, non è tra quelle citate, con cui è andato alle Maldive.
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Fausto Raso ha scritto:Con il complemento di compagnia sono corrette entrambe le forme: andai/andammo.
È bene fare qualche precisazione, e qui cedo la parola a Luca Serianni (con sottolineature e grassetti miei, come fanno quelli bravi :wink: ):
Luca Serianni, in Grammatica Italiana, XI 360, ha scritto:L'insieme costituito da un soggetto singolare e da un complemento di compagnia richiede in genere accordo al singolare: «può contare intanto, signor marchese, insieme con la signorina, su la mia intera discrezione» (Pirandello, Il piacere dell'onestà, III 159). Tuttavia, specie se il complemento precede il verbo e se questo è un riflessivo reciproco o comunque un verbo che per sua natura coinvolge più soggetti (amarsi, odiarsi, parlare, ecc.) può aversi anche accordo al plurale: «con la Zamira s'erano leticati» (Gadda); «con mia madre non ci parlammo tutto il giorno» (Alvaro).

Più oscillante, come in altri casi, la norma dell'italiano antico. Oggi, ad esempio, riuscirebbe difficilmente accettabile la quarta persona in questo esempio dantesco: «Così disse il mio duca, e io con lui / volgemmo i nostri passi ad una scala» (Purgatorio, XVII 64-65; =volsi i miei passi).
Come ha giustamente osservato PersOnLine, "andammo con mio padre" suggerisce che il soggetto sottinteso sia plurale (ad esempio, "mia moglie ed io"); se invece è singolare (quindi solo "io"), la frase rientra in uno di quei casi "difficilmente accettabili" a cui accenna il Serianni.
In parole povere, in un italiano attento entrambe le possibilità ("andai/andammo") sono corrette, ma non come varianti di una stessa frase: hanno infatti significati diversi.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Mi spiace dissentire da Serianni ma quel passo dantesco mi sembra perfettamente accettabile anche oggi: sarà forse la presenza del possessivo nostri che lo rende obbligatorio e fa sembrare quel con molto simile a una congiunzione e.
Ultima modifica di PersOnLine in data gio, 24 mar 2016 22:45, modificato 1 volta in totale.
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Intervento di Infarinato »

PersOnLine ha scritto:Mi spiace dissentire da Serianni ma quel passo dantesco mi sembra perfettamente accettabile anche oggi: sarà forse la presente del possessivo nostri che lo rendo obbligatorio e fa sembrare quel con molto simile a una congiunzione e.
Beh, per forza: nostri concorda con volgemmo. In italiano moderno si avrebbe piú naturalmente: con lui volsi i [miei] passi. ;)
PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Però così il significato non è proprio lo stesso: con nostri sono anche i passi di Virgilio ed è anche lui che compie l'azione, con miei sarebbero solo quelli di Dante e sarebbe solo lui a compiere l'azione.
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Intervento di Infarinato »

PersOnLine ha scritto:Però così il significato non è proprio lo stesso: con nostri sono anche i passi di Virgilio ed è anche lui che compie l'azione, con miei sarebbero solo quelli di Dante e sarebbe solo lui a compiere l'azione.
D’accordo, ma non possiamo fare il processo alle intenzioni di Serianni o di —ehm— Dante. Fatto sta che il costrutto dantesco è «difficilmente accettabile» in italiano moderno con quel significato, ché, cosí com’è, in italiano moderno, sottintenderebbe la presenza di una terza persona (oltre a Dante e Virgilio, cioè).
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marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Se ci fosse una terza persona Dante avrebbe potuto dire:
... e noi con lui / volgemmo i nostri passi ...
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