L'aggettivo con valore avverbiale

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Olya
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L'aggettivo con valore avverbiale

Intervento di Olya »

Ciao a tutti!
Chiedo il vostro aiuto su un tema molto complicato. Non sono italiana e per me è quasi impossibile sentire la differenza tra queste frase:

1) "i due entrano veloce nel treno"
2) "i due entrano veloci nel treno"
Secondo voi quale delle due frase suona meglio? Sono possibili entrambi?
E un altro esempio simile ad esso:
1) "la donna cammina lento"
2) "la donna cammina lenta"?
o tutte e due versioni sono corrette?

E quindi una questione davvero palpitante per me: quando leggiamo "Stavi fermo tu", possiamo dire con fermezza che si tratta di un uomo o si può riferire anche a una femmina? Se la parola "fermo" qui è l'aggettivo in funzione avverbiale, non sono sicura, ma forse può significare "tu ferma stavi lì..."?
Anche se dire "stavi ferma" parlando di una donna sarebbe più naturale, ditemi per favore, è almeno possibile dire "Maria stava fermo lì" per esempio?
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Buon giorno a lei. :)

Le ricopio un passo di Bruno Migliorini riguardante l’accordo nell’uso avverbiale degli aggettivi:

Non meno fortemente [rispetto a costrutti con l’oggetto espresso] s’impone oggi l’accordo in costrutti in cui l’aggettivo possa essere riferito direttamente al s o g g e t t o , specialmente se si tratta di un soggetto personale. La locuzione correr veloce può rientrare fra quelle della nostra serie, in quanto si concepisca come «correre una corsa veloce»; e, fin che il soggetto è al singolare, il parlante non approfondisce in che rapporto esso stia con veloce. Ma, con un soggetto plurale, la riflessione porta a raccostare veloce al soggetto, rompendo la locuzione e facendo che il verbo non sia più organicamente modificato da veloce, ma abbia lessicalmente il suo significato usuale e sintatticamente puro valore copulativo: I cavalli correvano veloci è la sola espressione che si userebbe oggi normalmente. [Bruno Migliorini, «Il tipo sintattico ‹Votate socialista›», in «Lingua nostra», XIII, 1952, pp. 113-118; oggi in La lingua italiana nel Novecento, Firenze, «Le Lettere», pp. 249-260; sottolineatura mia).

Venendo alla sua domanda, le forme corrette sono «I due entrano veloci nel treno» e «La donna cammina lenta». L’avverbio di modo è sempre possibile in entrambi i casi: «I due entrano velocemente nel treno», «La donna cammina lentamente». A maggior ragione, l’accordo di genere è obbligatorio in frasi del tipo «Stai fermo!», in cui compare un verbo copulativo che richiede un predicativo del soggetto, perciò è errato dire o scrivere *«Maria stava fermo lí».
Olya
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Intervento di Olya »

Anche se in ritardo voglio dire grazie a Ferdinand Bardamu per la risposta!
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Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

Non m'è ben chiaro il motivo per cui non si possa dire i cavalli correvano veloce. Qual è la differenza tra questa frase e i piloti corrono forte? In entrambi i casi gli aggettivi sono usati avverbialmente. Perché allora nel primo caso sarebbe preferibile l'accordo? Non riesco ad afferrare il concetto espresso da Migliorini. :cry:
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Credo che si riferisse semplicemente all’uso che si fa di veloce. Oggi l’affermazione del Migliorini suona forse un po’ troppo categorica. Tant’è vero che alla voce «veloce» del Treccani (e anche del De Mauro) è riportato il valore avverbiale.
Ivan92
Interventi: 1416
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Intervento di Ivan92 »

Ma secondo Lei c'è una differenza di stile o significato tra i cavalli correvano veloce e i cavalli correvano veloci?

Ho anche notato che con lento non valgono le stesse considerazioni fatte per veloce. Non mi sognerei mai di dire *i cavalli correvano lento, ma soltanto lenti. Come mai questo diverso trattamento? Eppure anche lento può essere usato avverbialmente. :roll:
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Tutto si riduce a ciò che l’uso ha decretato nel corso dei secoli. Non si può dare una regola certa. Piano e forte sono aggettivi usati come avverbi che non possono essere usati anche come semplici predicativi del soggetto: si dice I cavalli andavano forte/piano non *I cavalli andavano forti/piani.

Se però usiamo dei sinonimi di questi due avverbi, le cose si complicano. Possiamo dire I cavalli andavano veloce/veloci, ma dobbiamo dire I cavalli andavano lenti non *I cavalli andavano lento.

Insomma, per esser piú rigorosi potremmo dire che gli aggettivi usati in funzione avverbiale sono «costruzioni per la gran parte idiomatiche, ma con una certa possibilità di espansioni analogiche» (Grande Grammatica Italiana di Consultazione, vol. II I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione, Bologna: «Il Mulino», 2001, p. 207). L’analogia che ha dato vita all’uso avverbiale di veloce non è stata (finora) mai applicata a lento, che non può divenire avverbio in frasi come *I cavalli andavano lento.
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

Impeccabile come sempre. Grazie mille! :)
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

La ragazza è partita fortissima. L'ho appena sentita da un giornalista di una rete locale. Il superlativo scombina un po' le mie idee. Io avrei detto fortissimo, anche se mi sfugge il motivo. Voi?
domna charola
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Intervento di domna charola »

Secondo me dipende dal contesto. Può voler dire che in partenza andava fortissimo, oppure che all'inizio era al massimo delle sue forze, vere o presunte (tipo: è partita avvantaggiata, è partita allenatissima, è partita favorita etc.).
Ivan92
Interventi: 1416
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Intervento di Ivan92 »

Mi scusi, solo ora mi accorgo del suo intervento. Sì, anch'io la penso come lei. Non capisco però il diverso trattamento che subiscono i superlativi di forte e piano. Nel primo caso, come s'è visto, si può dire in entrambi i modi; nel secondo, mai mi sognerei di dire è partita pianissima.
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Ivan92 ha scritto:Non capisco però il diverso trattamento che subiscono i superlativi di forte e piano. Nel primo caso, come s'è visto, si può dire in entrambi i modi…
Ma vogliono dire cose assai diverse! Nel significato «piú ovvio/normale», in buon italiano, si può dire solo è partita fortissimo.
Ivan92 ha scritto:…nel secondo, mai mi sognerei di dire è partita pianissima.
Per forza! Partire forte nel senso di «partire avvantaggiata, allenata, favorita» ha senso, ancorché sia meno comune che nel senso di «partire velocemente» (e per questo i parlanti possono confondere le due accezioni [nel superlativo]… sbagliando!), ma mi dice Lei cosa vorrebbe mai dire *partire piana? ;)
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Millermann
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Intervento di Millermann »

Infatti! Allora diciamo che, giustamente, il contrario di «è partita fortissimo» sarà «è partita pianissimo», mentre quello di «è partita fortissima [perché s'era allenata tanto, eppure al termine della gara quasi non si reggeva in piedi]» dovrebbe essere «è partita debolissima[, essendo reduce dall'influenza, e ciò nonostante è riuscita a offrire una prestazione accettabile]». ;)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

Tutto molto chiaro! Vi ringrazio! :)
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