Uso della virgola
Moderatore: Cruscanti
Uso della virgola
Ho letto la seguente frase "Non è da tutti, essere per pochi" in cui reputo scorretto l'uso della virgola. Corretta la mia interpretazione? Grazie.
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Re: Uso della virgola
A mio avviso, qui, l'uso della virgola non è scorretto: segna una piccola pausa che permette di mettere in evidenza l' "essere per pochi".patrizio ha scritto:Ho letto la seguente frase "Non è da tutti, essere per pochi" in cui reputo scorretto l'uso della virgola. Corretta la mia interpretazione? Grazie.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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- marcocurreli
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Secondo me, invece, la virgola qui è obbligatoria perché si tratta di un inciso spostabile:
Come richiesto, invio in allegato copia del certificato.
Invio in allegato, come richiesto, copia del certificato.
Invio in allegato copia del certificato, come richiesto.
Come richiesto, invio in allegato copia del certificato.
Invio in allegato, come richiesto, copia del certificato.
Invio in allegato copia del certificato, come richiesto.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Sí, prima e dopo il vocativo la virgola è obbligatoria: amici (,) per cortesia (,) un po' d'attenzione.
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Secondo me sì perché separa il soggetto (i ragazzi che giocano nel prato) dal suo verbo.
A meno che non si veda come inciso la specificazione "che giocano nel prato", dato che in effetti è una subordinata regolare; a questo punto, le virgole necessarie sono due:
"I ragazzi, che giocano nel prato, sono miei nipoti".
Come ragionamento, ha senso; a vederla scritta, però, mi sembra un'inutile complicazione.
Quindi, abbandono il gioco empirico con i mattoncini, e passo la parola agli esperti, per dirimere la questione, con le relative spiegazioni tecniche...

A meno che non si veda come inciso la specificazione "che giocano nel prato", dato che in effetti è una subordinata regolare; a questo punto, le virgole necessarie sono due:
"I ragazzi, che giocano nel prato, sono miei nipoti".
Come ragionamento, ha senso; a vederla scritta, però, mi sembra un'inutile complicazione.
Quindi, abbandono il gioco empirico con i mattoncini, e passo la parola agli esperti, per dirimere la questione, con le relative spiegazioni tecniche...

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Ferma restando la validità di quanto detto in precedenza, vi espongo anche il mio punto di vista.
Ovviamente niente virgola se la frase è vista come non marcata; in questo caso il dato noto (ciò di cui si parla) è «i ragazzi che giocano nel prato», e si vuol rispondere alla domanda: «Chi sono i ragazzi che giocano nel prato?»
La presenza della virgola rende la frase fortemente marcata; il dato noto diventa «i miei nipoti», e rispondiamo alla domanda: «Chi/quali sono i tuoi nipoti? [I ragazzi seduti sulla panchina o quelli che giocano nel prato?]»
Risposta (non marcata):
«I miei nipoti sono i ragazzi che giocano nel prato».
Risposta (marcata):
«I ragazzi che giocano nel prato, sono i miei nipoti».
In questo caso la virgola, suggerendo una pausa, può servire a spostare la focalizzazione (la [sillaba] tonica, che normalmente è in fondo all'enunciato) sulla parola «prato». Cambierebbe, cosí, la prosodia, l'intonazione dell'intera frase.
Ovviamente niente virgola se la frase è vista come non marcata; in questo caso il dato noto (ciò di cui si parla) è «i ragazzi che giocano nel prato», e si vuol rispondere alla domanda: «Chi sono i ragazzi che giocano nel prato?»
La presenza della virgola rende la frase fortemente marcata; il dato noto diventa «i miei nipoti», e rispondiamo alla domanda: «Chi/quali sono i tuoi nipoti? [I ragazzi seduti sulla panchina o quelli che giocano nel prato?]»
Risposta (non marcata):
«I miei nipoti sono i ragazzi che giocano nel prato».
Risposta (marcata):
«I ragazzi che giocano nel prato, sono i miei nipoti».
In questo caso la virgola, suggerendo una pausa, può servire a spostare la focalizzazione (la [sillaba] tonica, che normalmente è in fondo all'enunciato) sulla parola «prato». Cambierebbe, cosí, la prosodia, l'intonazione dell'intera frase.

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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Perplessa... se dovessi recitare la frase per sottolineare che proprio i ragazzi "che sono nel prato" sono i miei nipoti, metterei l'appoggiatura su "nel prato", indubbiamente, però non staccherei con alcuna pausa il verbo successivo: lì la correlazione è stretta, continua. Con una pausa invece "chiudo" la frase "i ragazzi che sono nel prato", e quindi perdo sia la correlazione sia la tensione.
La virgola non ce la sento proprio, cioè, non la aggiungerei su di un copione per annotare "come" va letto. Del resto, sotto sotto queste che sono annotazioni teatrali e non segni di punteggiatura, strisciano le vecchie regole della lingua:
i ragazzi (che sono nel prato, saltano, corrono, giocano a palla poi smettono ed escono dal prato etc. etc. tutto quello che volete) = soggetto;
sono (i nipoti della prozia di Gianmarco che aveva un gatto rosa etc. etc. come sopra) = verbo.
Il problema, nel leggere un testo di questo tipo è proprio nel legare sempre e comunque il binomio soggetto-verbo, anche a grande distanza, cioè riprenderlo, recuperare lo stretto nesso che li lega, al di là di qualsiasi possibile divagazione.
La virgola non ce la sento proprio, cioè, non la aggiungerei su di un copione per annotare "come" va letto. Del resto, sotto sotto queste che sono annotazioni teatrali e non segni di punteggiatura, strisciano le vecchie regole della lingua:
i ragazzi (che sono nel prato, saltano, corrono, giocano a palla poi smettono ed escono dal prato etc. etc. tutto quello che volete) = soggetto;
sono (i nipoti della prozia di Gianmarco che aveva un gatto rosa etc. etc. come sopra) = verbo.
Il problema, nel leggere un testo di questo tipo è proprio nel legare sempre e comunque il binomio soggetto-verbo, anche a grande distanza, cioè riprenderlo, recuperare lo stretto nesso che li lega, al di là di qualsiasi possibile divagazione.
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