Non era comunque mia intenzione riaprire questa vecchia discussione, ma semplicemente portare un esempio concreto di come il termine accettazione sia effettivamente usato come sinonimo perfetto di check-in in diversi aeroporti italiani. Assurdo, quindi, che nessun dizionario lo registri come tale.
E siamo di nuovo confrontati semplicemente all'incompetenza degli odierni lessicografi.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
In 18 anni nulla è cambiato nella definizione del De Mauro. Pensare che basterebbe cambiare di poco l'accezione 3 per farle includere il caso specifico di un ricevimento/riconoscimento/registrazione di viaggiatori, giacché già accettare pratiche e ricevere persone sono due azioni molto diverse.
accettazióne [...] 3 sala, ufficio, sportello in cui si accettano domande di prestazione di vari servizi, come assunzione di personale, ricoveri ospedalieri, comunicazioni telefoniche o telegrafiche e sim. | (burocr.) check in (V. check nel sign. 1)
check [...] 1 [...] check in (o check-in), operazione preliminare dei viaggi spec. aerei, che consiste nel controllo dei dati identificativi dei passeggeri e nell'eventuale ritiro del bagaglio: il banco del check in; fare il check-in online; procedura di registrazione degli ospiti di un albergo e sim. SIN. accettazione
