Da questo intervento nel filone su streamer mi sorge un dubbio: /jV/ all'inizio di una parola fa parte della fonotassi italiana?Carnby ha scritto: sab, 03 set 2022 18:18 Iu- iniziale non è perfettamente italiano (ovvero toscano) e si ha solo in parole d'origine straniera o dialettale non toscana. In generale, direi che, tranne ie- /jɛ-/, i nessi iniziali /j-/ sono da considerarsi cultismi o dialettalismi. Se volessimo una toscanizzazione completa dovremmo arrivare a giutubista o giutubbista.
Sul GDLI ho trovato /ja-/ (Iàcopo), /jɛ-/ (Ièsi, ièna, ièlla), forse /je/ (iettatóre, ieràtico, iemàle), /jɔ-/ (Iònio), /jo-/ (ióne, Iolànda) e, con molta fatica, /ju-/ (iugoslavo, le altre sono varianti di parole con /ʤu-/, nomi di piante o parole più datate come iùlco).
Azzarderei a dire che la sequenza /ju/ possa comparire soltanto negli adattamenti di parole straniere o in alcune parole più datate, mentre suppongo che /je/ e /jo/ possano esistere soltanto se atoni (e che ióne sia un'eccezione, assimilato agli altri sostantivi in -óne) e che /ja/ possa esistere soltanto nei cultismi, ma è una mia ipotesi.
Detto questo, /jV/ è da considerarsi coerente con le regole fonotattiche italiane? Ditemi voi che ne pensate.