«Liechtenstein»
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«Liechtenstein»
Come tradurre "Liechtenstein"
- Lorenzo Federici
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Re: «Liechtenstein»
Ho trovato un singolo Littensteno in rete. Personalmente, andrei per Littestano, ma è da vedere se ci sono forme migliori.
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Re: «Liechtenstein»
Per ora inserisco nell'elenco questa proposta in corsivo per non lasciare lo spazio vuotoLorenzo Federici ha scritto: dom, 25 dic 2022 17:41 Ho trovato un singolo Littensteno in rete. Personalmente, andrei per Littestano, ma è da vedere se ci sono forme migliori.
Re: «Liechtenstein»
Io propendo per la forma lusitana Liste(n)staine.
Re: «Liechtenstein»
All'orecchio non mi suona male (magari meglio con -cch-); c'è però il fatto che «[l]’assimilazione in italiano è sempre regressiva», per cui avremmo più normalmente -tt-.
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Re: «Liechtenstein»
@G. M. Quindi aggiungendovi una c andrebbe bene, giusto?
Re: «Liechtenstein»
Non è quello che ho scritto...SamueleBozzato ha scritto: ven, 09 giu 2023 11:07 @G. M. Quindi aggiungendovi una c andrebbe bene, giusto?
Fonotatticamente, con cc andrebbe bene senza dubbio (...ma da tal punto di vista va bene anche con c scempia, naturalmente); dal punto di vista del normale processo d'adattamento in italiano, sarebbe invece un po' anomalo, invertendo la direzione dell'assimilazione: otto (non *occo) < octo, atto (non *acco) < actus, letto (non *lecco) < lectum, e diecimila altri casi (non solo per -ct-: -dm- > -mm-, -pt- > -tt-, -x- /ks/ > -[s]s-, ecc.).
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Re: «Liechtenstein»
Occhei ho capito, però non sempre l'italiano adatta a modello.
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Re: «Liechtenstein»
Sí, Littensteno, senza dubbio, seguendo la latinizzazione Lichtenstenum, lasciando perdere l’etimologico Pietra lucente.
Re: «Liechtenstein»
So di essere un guastafeste, ma, a beneficio del nuovo arrivato, è bene non confondere le parole del latino che l'italiano ha continuato (secondo leggi inequivocabili) con quelle che invece ha preso a prestito da altre lingue...G. M. ha scritto: ven, 09 giu 2023 12:03 [D]al punto di vista del normale processo d'adattamento in italiano, sarebbe invece un po' anomalo, invertendo la direzione dell'assimilazione: otto (non *occo) < octo, atto (non *acco) < actus, letto (non *lecco) < lectum, e diecimila altri casi (non solo per -ct-: -dm- > -mm-, -pt- > -tt-, -x- /ks/ > -[s]s-, ecc.).
G.B.
Re: «Liechtenstein»
Giusto, ma sul punto in questione non mi sembra che cambino le cose: nei casi d'adattamenti di forestierismi potremo avere esiti diversi (l'epentesi vocalica, a volte consonantica, o eventualmente anche il mantenimento del nesso dòtto) ma se avviene un'assimilazione è sempre regressiva, o sbaglio? Le sovvengono casi in cui è avvenuto il contrario?
PS.
PS.
Già che ci siamo, farei cadere anche la prima n: Littesteno.Infarinato ha scritto: ven, 09 giu 2023 15:20 Sí, Littensteno, senza dubbio, seguendo la latinizzazione Lichtenstenum [...]

Re: «Liechtenstein»
La parola giallo, per esempio, dal fr. ant. jalne... ma la mia era una considerazione generale.
G.B.
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Re: «Liechtenstein»
L’assimilazione progressiva è, però, un fenomeno piú unico che raro in italiano —sia in diacronia sia in sincronia, sia totale sia parziale— e limitato a pochissimi nessi consonantici, fra i quali di certo non figura /kt/, e in totale interessa praticamente solo un paio di parole dell’italiano normale. Quindi, anche in generale, è vero quanto ricordava G.M.: l’assimilazione progressiva è molto poco italiana. 


Anch’io.G. M. ha scritto: ven, 09 giu 2023 22:28 Già che ci siamo, farei cadere anche la prima n: Littesteno.![]()

Re: «Liechtenstein»
Nei cultismi, come sarebbe questo, credo sia accettabile. O forse dovremmo dire tusteno o tunghesteno per tungsteno (vabbè c’è la scappatoia di volframio...)?G. M. ha scritto: ven, 09 giu 2023 22:28 Già che ci siamo, farei cadere anche la prima n: Littesteno.
Re: «Liechtenstein»
Non dico che sia inaccettabile; solo che, dato che questo conio ha praticamente valore di neologismo, nell'ipotesi di fare sparire il nesso dotto -ct- allora farei sparire anche -nst- per "farlo bene tutto da sùbito".
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