Discussione sui traducenti di forestierismi
Moderatore: Cruscanti
Io ne farei semplicemente ostessa, o assistente (con le varie specificazioni del caso).
Ocelotto (o ocellotto, anche questo registrato) ha vari sinonimi: gatto onza, gatto pardino, gattopardo americano, guigna.
Ricordo che in italiano hockey ha un traducente d’antica data: disco su ghiaccio (che si può abbreviare, quando il contesto è chiaro, in disco); si veda anche il derivato discatore.
Ocelotto (o ocellotto, anche questo registrato) ha vari sinonimi: gatto onza, gatto pardino, gattopardo americano, guigna.
Ricordo che in italiano hockey ha un traducente d’antica data: disco su ghiaccio (che si può abbreviare, quando il contesto è chiaro, in disco); si veda anche il derivato discatore.
Pisselli
Pixel = punto 'un mi soddisfa punto.
La frase "lo schermo d'un computière è una superficie bidimensionale piena di punti" farà anche gongolare un purista strutturale, ma fa rabbrividire un matematico, vero Infa?
Anche piena di pisselli però non mi suona benissimo.
La frase "lo schermo d'un computière è una superficie bidimensionale piena di punti" farà anche gongolare un purista strutturale, ma fa rabbrividire un matematico, vero Infa?
Anche piena di pisselli però non mi suona benissimo.
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Re: Pisselli
Posso capirlo, specialmente quando bisogna discriminare tra px («pixel») e pt (punti [tipografici]). In realtà, pixel non è punto, bensí punto di risoluzione.Bue ha scritto:Pixel = punto 'un mi soddisfa punto.
Punto per pixel appare accettabile solo quando risulti chiaro dal contesto che si tratta di punti di risoluzione…
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Questa frase ha un problema: va tradotta in italiano e inoltre spurgata della tautologia "superficie bidimensionale", dato che una superficie è, per definizione, bidimensionale.Marco1971 ha scritto:E perché non immèle (imm[agine] + ele[mento], stessa formazione di pixel, da pict[ure] + el[ement])?
Lo schermo d’un computiere è una superficie bidimensionale piena d’immèli.
Sì conosco l'obiezione, che una superficie può svilupparsi in uno spazio tridimensionale, la geometria analitica l'ho studiata anch'io, ma se si vogliono fare le pulci ai termini matematici, allora è bene essere coerenti e usare un linguaggio rigoroso.
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Ma no, non ce l'ho con Bue, e non è la fine del mondo scrivere "superficie bidimensionale", va corretta solo nel corso di una revisione vera e propria e tenendo presente il contesto. Il fatto è che quando vedo che si vorrebbe sostituire una parola come pixel - ma che male vi ha fatto? - perdo la trebisonda.Marco1971 ha scritto:Se la veda con Bue: la frase è sua.Io ho solo proposto un traducente.

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Non ci trovo niente di strano. Ed è un tecnicismo, lo lasci in pace. E poi, dato il grado di istruzione delle nuove generazioni, se lo volesse adattare lo scriva piperlo. Forse lei sa la storiella di quella studentessa che parlando dello sbarco dei Mille, pronunziò Bixio...Marco1971 ha scritto:È particolarmente affezionato a una parola sgorbio come questa?
Per farla divertire, le getto in gembo un altro tecnicismo, dall'elettronica: resistore di pull-up. Che ne dice di tradurlo come resistore tiramisù?

"Punto" al posto di pixel e già in uso. Non vi è alcun problema a parlare di schermi con una risoluzione di 640X480 punti. Non è diffusissimo certo ma il traducente (per molti ambiti almeno) esiste.
Certamente, la parola può non piacere ma è una questione diversa.
La frase-esempio suona malissimo anche con "pixel" e tutti gli anglismi:
"Il monitor di un computer è una superficie bidimensionale piena di pixel."
Invece io direi:
"Lo schermo di un calcolatore è una superficie composta da punti."
Certamente, la parola può non piacere ma è una questione diversa.
La frase-esempio suona malissimo anche con "pixel" e tutti gli anglismi:
"Il monitor di un computer è una superficie bidimensionale piena di pixel."
Invece io direi:
"Lo schermo di un calcolatore è una superficie composta da punti."
In linea del tutto generale io sostituisco la coppia "push - pull" con "attivo - passivo", "automatico - manuale", "continuo - discontinuo", "emissione - richiesta", "livellamento - differenza".
Quando la coppia "push & pull" si combina con "up" e "down" la cosa si complica. Io tendo ad aggiungere, se serve, "primario - secondario", "alto - basso" ecc.
Certo, spessissimo non funziona ma ritengo che nel 50% dei casi possa almeno aiutare ad impostare la strategia per l'adattamento terminologico.
Non volevo proporre una sostituzione per i transistori "pull-up" di cui non conosco il significato. Intendevo solamente condividere un pensiero.
Quando la coppia "push & pull" si combina con "up" e "down" la cosa si complica. Io tendo ad aggiungere, se serve, "primario - secondario", "alto - basso" ecc.
Certo, spessissimo non funziona ma ritengo che nel 50% dei casi possa almeno aiutare ad impostare la strategia per l'adattamento terminologico.
Non volevo proporre una sostituzione per i transistori "pull-up" di cui non conosco il significato. Intendevo solamente condividere un pensiero.
E i tecnicismi debbono per forza essere parole straniere?Freelancer ha scritto:Non ci trovo niente di strano. Ed è un tecnicismo, lo lasci in pace.Marco1971 ha scritto:È particolarmente affezionato a una parola sgorbio come questa?
Sarebbe alquanto cogliluvio, per dirla con Arrigo; tuttavia, perché no? Intanto bisognerebbe che mi spiegasse di che si tratta; poi potrò eventualmente suggerirle qualcosa.Freelancer ha scritto:Per farla divertire, le getto in gembo un altro tecnicismo, dall'elettronica: resistore di pull-up. Che ne dice di tradurlo come resistore tiramisù?

Quanto alla frase Lo schermo d’un computiere è una superficie bidimensionale piena d’immèli, è scritta tutta in italiano, da tutti i punti di vista.
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Assolutamente no. Ma quando nascono stranieri e vengono acquisiti, recalcitrano a essere tradotti.Marco1971 ha scritto: E i tecnicismi debbono per forza essere parole straniere?
Non voglio un suggerimento, la mia voleva solo essere una provocazione scherzosa. Si tratta di un termine così specializzato, ignoto a chiunque non si occupi professionalmente di elettronica, che non ha bisogno di alcuna traduzione. Se mai comparisse in un testo divulgativo - cosa improbabile ma non impossibile - allora andrà chiosato, ma non tradotto. Quindi lasci perdere.Marco1971 ha scritto:Sarebbe alquanto cogliluvio, per dirla con Arrigo; tuttavia, perché no? Intanto bisognerebbe che mi spiegasse di che si tratta; poi potrò eventualmente suggerirle qualcosa.Freelancer ha scritto:Per farla divertire, le getto in gembo un altro tecnicismo, dall'elettronica: resistore di pull-up. Che ne dice di tradurlo come resistore tiramisù?.
Ma sì, glielo concedo. Preciserei però che è scritta in un italiano immediatamente comprensibile solo dai frequentatori di questo forum e in particolare da chi ha seguito questo filone.Marco1971 ha scritto:Quanto alla frase Lo schermo d’un computiere è una superficie bidimensionale piena d’immèli, è scritta tutta in italiano, da tutti i punti di vista.
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Non è la fine del mondo, perché non è in alcun modo un errore, anzi: le superfici bidimensionali sono solo le superfici piú note ai profani:Freelancer ha scritto:Ma no, non ce l'ho con Bue, e non è la fine del mondo scrivere "superficie bidimensionale", va corretta solo nel corso di una revisione vera e propria e tenendo presente il contesto.Marco1971 ha scritto:Se la veda con Bue: la frase è sua.Io ho solo proposto un traducente.
[/FT]MathWorld ha scritto:More generally, the word "surface" can be used to denote an (n - 1)-dimensional submanifold of an n-dimensional manifold, or in general, any codimension-1 subobject in an object (like a Banach space or an infinite-dimensional manifold).
Con un simile atteggiamento, si condanna la lingua italiana a non essere piú lingua di cultura a tutti gli effetti: una lingua che ricorre a prestiti crudi per discorrere anche delle cose piú remotamente specialistiche e esoteriche è una lingua debole; e su questa china diventa presto lingua atta solo a discorrere d’argomenti limitati.Freelancer ha scritto:Si tratta di un termine così specializzato, ignoto a chiunque non si occupi professionalmente di elettronica, che non ha bisogno di alcuna traduzione.
A parte la parola immèli, che ho coniata alcune ore fa, la frase non presenta oscurità semantica, e con un po’ di raziocinio ci s’arriva grazie al contesto.Freelancer ha scritto:Ma sì, glielo concedo. Preciserei però che è scritta in un italiano immediatamente comprensibile solo dai frequentatori di questo forum e in particolare da chi ha seguito questo filone.Marco1971 ha scritto:Quanto alla frase Lo schermo d’un computiere è una superficie bidimensionale piena d’immèli, è scritta tutta in italiano, da tutti i punti di vista.

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