«Niue»
Moderatore: Cruscanti
- Lorenzo Federici
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«Niue»
Niue è uno Stato insulare nel Pacifico. Non lo trovo nel Deonomasticon italicum, ma è nel DOP, che riporta la pronuncia /ni.u̍e/ e per l'inglese /nju̍ːeɪ/ e, suppongo, /ni.u̍ːeɪ/. Visto l'aggettivo niveano (variante di niueano), ha senso come adattamento Nive, anche se, visto il suffisso, sarebbe meglio Niveo o Nivea, o altrimenti niviano per l'aggettivo.
La pronuncia originale dovrebbe essere /niu̩e̍ː/: questo ragazzo originario di questo posto lo pronuncia così all'inizio del video, anche mi sembra di sentire [njuwe̍ː]. /ni.u̍e/, ma anche /nju̍e/, mi sembrano al limite della fonotassi italiana e sono comunque pronunce all'inglese, dove l'accentazione secondaria della lingua originale diventa l'accentazione primaria.
Un adattamento coerente sarebbe Niuè (/niu.ɛ̍/ o /nju.ɛ̍/) o Nivuè (/nivu.ɛ̍/), ma ci sono opzioni migliori. O «latinizziamo» del tutto il nome e ne facciamo Nive (/ni̍ve/), che non si discosta troppo dall'attuale Niue ma allo stesso tempo ha senso in italiano ed è coerente coll'aggettivo, o, se vogliamo mantenere niveano e mantenere l'accentazione originale, consideriamo anche Nivè (/nivɛ̍/), che graficamente assomiglia a Niuē e, almeno in un testo scritto a mano, potrebbe confondersi bene.
La pronuncia originale dovrebbe essere /niu̩e̍ː/: questo ragazzo originario di questo posto lo pronuncia così all'inizio del video, anche mi sembra di sentire [njuwe̍ː]. /ni.u̍e/, ma anche /nju̍e/, mi sembrano al limite della fonotassi italiana e sono comunque pronunce all'inglese, dove l'accentazione secondaria della lingua originale diventa l'accentazione primaria.
Un adattamento coerente sarebbe Niuè (/niu.ɛ̍/ o /nju.ɛ̍/) o Nivuè (/nivu.ɛ̍/), ma ci sono opzioni migliori. O «latinizziamo» del tutto il nome e ne facciamo Nive (/ni̍ve/), che non si discosta troppo dall'attuale Niue ma allo stesso tempo ha senso in italiano ed è coerente coll'aggettivo, o, se vogliamo mantenere niveano e mantenere l'accentazione originale, consideriamo anche Nivè (/nivɛ̍/), che graficamente assomiglia a Niuē e, almeno in un testo scritto a mano, potrebbe confondersi bene.
Ultima modifica di Lorenzo Federici in data dom, 13 ago 2023 14:25, modificato 2 volte in totale.
- Millermann
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Re: «Niue»
Da appassionato –piú o meno– di geografia, mi è spesso capitato d'imbattermi nel nome di quest'isola, che spontaneamente (e in assenza d'indicazioni diverse) ho sempre pensato si leggesse /'ni.we/, con accento sulla i.
Ora, vista l'indicazione del DOP e la pronuncia originale dei niueani (a proposito: ma hanno usato una videocamera rotta? Quel video "balla" in modo estremamente fastidioso!
), l' adattamento che mi piace di piú è Niuè (che, tuttavia, mi verrebbe da pronunciare /ni.wɛ̍/, e non /niu.ɛ̍/).
Trovo interessante anche Nivè, mentre eviterei decisamente Nive per un'isola in cui la neve non potrebbe mai cadere neppure in un milione di anni.
Ora, vista l'indicazione del DOP e la pronuncia originale dei niueani (a proposito: ma hanno usato una videocamera rotta? Quel video "balla" in modo estremamente fastidioso!

Trovo interessante anche Nivè, mentre eviterei decisamente Nive per un'isola in cui la neve non potrebbe mai cadere neppure in un milione di anni.

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
- Lorenzo Federici
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Re: «Niue»
La stessa cosa ho fatto io fino a quando non m'è venuta la curiosità di cercare adattamenti migliori. Spontaneamente, davo per scontato Nive.Millermann ha scritto: sab, 12 ago 2023 11:52 [...] nome di quest'isola, che spontaneamente (e in assenza d'indicazioni diverse) ho sempre pensato si leggesse /'ni.we/, con accento sulla i.
Niuè pronunciato /niu.ɛ̍/ mi sembra comunque ai limiti della fonotassi, forse /nju.ɛ̍/ potrebbe funzionare meglio, ma la mia preferenza al momento resta per Nivè. Per Nive avevo pensato lo stesso.Millermann ha scritto: sab, 12 ago 2023 11:52 Trovo interessante anche Nivè, mentre eviterei decisamente Nive per un'isola in cui la neve non potrebbe mai cadere neppure in un milione di anni.![]()
Re: «Niue»
Siamo sicuri che /ni.u̍e/ sia fonotatticamente da rifiutare? O fa quest'effetto solo perché è un nome sconosciuto a cui bisogna abituarsi? È una sequenza /VV̍V/: forse rara in corpo di parola (mi vengono in mente Isaia e eoo), ma normale in sequenze comunissime come e io, o io, eccetera...
Come in altri casi, se l'insieme è accettabile, trattandosi d'un nome esotico non mi sembra strano, né problematico, che abbia sequenze poco comuni.
Se il problema è il fatto di tendere a pronunciarlo /ni̍we/ anziché /ni.u̍e/ (forse /nju̍e/ sarebbe più facile?*), il problema non è la parola ma solo (eventualmente) la sua grafia: senza scomodare una riforma grafica completa della lingua (che pur continuo a desiderare...
) basterebbe usare il segnaccento: Niùe.
[*Ricorda piue.
]
Come in altri casi, se l'insieme è accettabile, trattandosi d'un nome esotico non mi sembra strano, né problematico, che abbia sequenze poco comuni.
Se il problema è il fatto di tendere a pronunciarlo /ni̍we/ anziché /ni.u̍e/ (forse /nju̍e/ sarebbe più facile?*), il problema non è la parola ma solo (eventualmente) la sua grafia: senza scomodare una riforma grafica completa della lingua (che pur continuo a desiderare...

[*Ricorda piue.
Fuori tema
PS. Ho aperto un filone sull'accentazione del verso dantesco, che mi sembra sbagliata.
- Lorenzo Federici
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Re: «Niue»
In realtà, a pensarci bene, /ni.u̍e/ in teoria potrebbe ancora ancora andare bene: -iu- come diurno, -ue come due, ma resta comunque una pronuncia all'inglese e non alla niveana, oltre a non permettere la derivazione regolare dell'aggettivo (non a caso, isaìico non mi sembra che esista, forse isaiano potrebbe funzionare; ma tanto meglio avere niuano /nju.ano/ a quel punto, comunque difficile da pronunciare).
Re: «Niue»
Capisco il fastidio.Lorenzo Federici ha scritto: sab, 12 ago 2023 20:41 [...] resta comunque una pronuncia all'inglese e non alla niveana [...]

È effettivamente un po' una scocciatura; la -e- dovrebbe sparire.Lorenzo Federici ha scritto: sab, 12 ago 2023 20:41 [...] oltre a non permettere la derivazione regolare dell'aggettivo [...]
Allo stesso tempo, mi viene in mente un caso simile di parola terminante in un dittongo che fa i derivati così: tao ~ taoismo, taoista. Ma tao è anche (dal punto di vista fonico) un monosillabo, e questo potrebbe essere rilevante (?); come potrebbe esserlo l'influenza d'altre lingue nella formazione del derivato.
Se non abbiamo tale termine non credo che voler evitare un suono inconsueto sia un fattore determinante in un conio simile (se lo dice per quello): /ai̍i/ è raro ma si presenta in parole regolari come abbaìi (plurale di abbaìo) e guaìi (voce di guaire).Lorenzo Federici ha scritto: sab, 12 ago 2023 20:41 [...] non a caso, isaìico non mi sembra che esista, forse isaiano potrebbe funzionare [...]
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Re: [FT] Trascrizioni fone(ma)tiche e altro
Fuori tema
Quando si dà il collegamento a un video, per favore diamolo al minuto/secondo che c’interessa (o magari a quello immediatamente precedente).Lorenzo Federici ha scritto: sab, 12 ago 2023 1:22 La pronuncia originale dovrebbe essere /niu̩e̍ː/: questo ragazzo originario di questo posto lo pronuncia così all'inizio del video…


Nelle trascrizioni fonetiche il segnaccento primario o secondario va posto prima della sillaba su cui cade. Quanto alle trascrizioni fonematiche, evitiamole se non conosciamo la fonologia della lingua in questione.Lorenzo Federici ha scritto: sab, 12 ago 2023 1:22 [M]i sembra di sentire [njuwe̍ː] /ni.u̍e/, ma anche /nju̍e/…

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