«Ohio»

Spazio di discussione semiseria sui traducenti di toponimi e antroponimi

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Lorenzo Federici
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«Ohio»

Intervento di Lorenzo Federici »

Uno dei 50 Stati Uniti d'America. Come proposte ricordo Òio e Oiò, entrambe — mi sembra — con attestazioni. Vista la pronuncia inglese /oʊha̍ɪoʊ/, non /o̍ʊioʊ/, eviterei Òio e preferirei Oiò o, magari, Oío, anche se di pronuncia difficile.

Se consideriamo che l'accento inglese spesso cade una sillaba prima rispetto a quello italiano nelle parole di origini latina, potremmo preferire Oiò, ma questa regola vale soltanto nelle parole latine e Ohio non è una di queste. Pareri?
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Carnby
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Re: «Ohio»

Intervento di Carnby »

Attenzione, perché qui c’è un’attestazione «pesante»
Giovanni Pascoli in «Italy» ha scritto:A Caprona, una sera di febbraio,
gente veniva, ed era già per l’erta,
veniva su da Cincinnati, Ohio.
Sì, febbraio rima con Ohio!
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Lorenzo Federici
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Re: «Ohio»

Intervento di Lorenzo Federici »

In questo caso, il nome è quello straniero. È un po' la stessa cosa che succede tra Kiev, con milioni e milioni d'attestazioni (ovviamente) e Chiovia, per dire. Che il nome inglese faccia rima con febbraio è abbastanza scontato vista la pronuncia italiana /oa̍jo/. Per quello che è il nostro modo d'operare in questo foro*, un'attestazione del genere, per quanto importante, conta poco e niente.

* È interessante notare come siamo passati tutti, ognuno seguendo ovviamente il proprio approccio, da una visione più anglofila a una più ragionata dall'apertura di questa sezione a oggi.
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G. M.
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Re: «Ohio»

Intervento di G. M. »

Circa l'Ohio di Pascoli, concordo con Lorenzo: non può essere indicazione d'italianizzazione, anzi semmai è il contrario: lì il poeta sceglie e usa volutamente parole straniere mescolandole con quelle italiane.

Per l'adattamento, qualche suggerimento banale (perché ora non ho tempo per farlo io stesso):
  1. cercare più in dettaglio attestazioni in italiano (un Oio qua), provando a ricostruire la pronuncia se Oio è ambiguo;
  2. vedere come adattano le lingue sorelle (e altre, per interesse);
  3. vedere come adatta il latino moderno;
  4. vedere qual è la pronuncia del toponimo indigeno originario.
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Lorenzo Federici
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Re: «Ohio»

Intervento di Lorenzo Federici »

Il latino ha Ohium e Ohio (-nis), quindi Òio e Oióne, altra opzione a cui avevo pensato.

Perdonate le trascrizioni ricostruite molto approssimativamente, ho fatto del mio meglio basandomi su questa voce.

Il nome originario è Ohi:yoʼ /ohiːjoʔ/, a sua volta da ohi:yo:h /ohiːjoːh/. Se per il niveano si trovavano dei video su YouTube, qui con una ricerca veloce non ho trovato molto. Azzarderei a dire che ad essere accentata è la /iː/, quindi avremmo Oío, ma aspetto qualcuno che abbia il tempo di fare ricerche più approfondite, dalla Vichipedia non ho capito molto.

Le altre lingue o non adattano graficamente o lo fanno, ma in entrambi i casi mantengono la pronuncia inglese. Per esempio, in greco è Οχάιο (Ocháio). Si potrebbe pensare a Ocaio, ma si seguirebbe comunque la pronuncia inglese.
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G. M.
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Re: «Ohio»

Intervento di G. M. »

G. M. ha scritto: sab, 19 ago 2023 19:46 [...] cercare più in dettaglio attestazioni in italiano [...], provando a ricostruire la pronuncia se Oio è ambiguo [...]
Da una prima ricerca, risultati ambivalenti. Ci sono degli Ojo (1, 2), che implicano l'accento sulla prima o; addirittura un Òhio in un libro didattico; e invece, almeno in questo testo, abbiamo Oio con i, dove a una prima occhiata sembra che sia usata sistematicamente la j secondo l'uso tradizionale (perlomeno ci sono baja, jeri, pajo, bujo, Troja...): quindi Oio e non Ojo lì dovrebbe implicare /oi̍o/ (sempreché non sia una dimenticanza).

PS.
Lorenzo Federici ha scritto: sab, 19 ago 2023 17:42 Oiò
Dove l'ha visto questo?
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Carnby
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Re: «Ohio»

Intervento di Carnby »

Ma Oaio o Ogaio proprio no?
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Lorenzo Federici
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Re: «Ohio»

Intervento di Lorenzo Federici »

G. M. ha scritto: dom, 20 ago 2023 8:22
Lorenzo Federici ha scritto: sab, 19 ago 2023 17:42 Oiò
Dove l'ha visto questo?
Qui. Non è la migliore delle fonti, visto il contesto, ma lo terrei in considerazione.
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Millermann
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Re: «Ohio»

Intervento di Millermann »

Vorrei proporvi, come sono solito fare, una mia interpretazione, diciamo cosí, "originale".
Effettivamente, Ohio non è facile da trattare: di solito quella che con pronuncia inglese è /ai/ in italiano tradizionale è /i/ (come in Carolina (stato) o Miami).

D'altra parte, neppure *Oio mi convince: andrebbe meglio se si pronunciasse Oío, ma temo che nell'immaginario collettivo (oltre che nel mio individuale ;)) sia troppo radicata la pronuncia del famoso olio d'arachide. :P
E poi rimarrebbe comunque il problema della rima...

Allora, proviamo a ripartire da zero, e rianalizziamo popolarmente la pronuncia inglese. Dunque, l'Ohio /loˈajo/... e se fosse «lo *Aio»? :D

Certo, perché no? Se facessimo *Aio anziché *Oio si risolverebbe sia il problema della riconoscibilità (almeno in presenza dell'articolo: «la capitale dello Aio», e specialmente nel parlato), sia quello della rima con febbraio!

Inoltre, essendo aio anche una parola italiana, suona già familiare e sarebbe abbastanza intuitivo distinguere, tramite l'uso dell'articolo, lo Aio (stato) e l'aio (precettore). Che ne pensate? Ricordate sempre che questo è uno spazio di discussioni semiserie sull'onomastica! ;)
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Lorenzo Federici
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Re: «Ohio»

Intervento di Lorenzo Federici »

Ci avevo pensato anch'io, ma a questo punto meglio Oaio direttamente — sempre considerando che eviterei /ai/ in italiano dal dittongo inglese. Il problema della rima è minimo, visto che in quel componimento s'usano di proposito termini inglesi: potrebbe passare come uno di quello, o come il titolo stesso del brano (Italy).
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Re: «Ohio»

Intervento di valerio_vanni »

Lorenzo Federici ha scritto: dom, 20 ago 2023 14:09 Ci avevo pensato anch'io, ma a questo punto meglio Oaio direttamente — sempre considerando che eviterei /ai/ in italiano dal dittongo inglese
Ma in italiano normalmente viene pronunciata /o'ajo/, non c'è /ai/.
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Re: [FT] Conseguenze gastronomiche

Intervento di Infarinato »

Fuori tema
Millermann ha scritto: dom, 20 ago 2023 11:14 Se facessimo *Aio anziché *Oio
Sí, Aio, Oio e… peperoncino! (Scusate, non ho resistito. :lol:)
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Re: «Ohio»

Intervento di Carnby »

valerio_vanni ha scritto: dom, 20 ago 2023 14:58 Ma in italiano normalmente viene pronunciata /o'ajo/, non c'è /ai/.
Esatto, la scansione è differente: passando ai foni [oˈaː.jo] mentre in inglese (americano) è [oʊˈhaɪ.oʊ] (forse Canepari direbbe che quell’ammucchiamento assurdo di vocoidi [aɪoʊ] potrebbe produrre un tetrattongo fonetico tautosillabico, ma non sono sicuro).
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G. M.
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Re: «Ohio»

Intervento di G. M. »

Lorenzo Federici ha scritto: dom, 20 ago 2023 10:41 Qui. Non è la migliore delle fonti, visto il contesto, ma lo terrei in considerazione.
Beh, io non la considererei nemmeno una «fonte», visto che il termine è usato solo per trascrivere all'italiana la pronuncia francese del nome inglese... :P (Poi, naturalmente, si potrebbe comunque valutare come possibilità "originale", a prescindere da tale attestazione).

Concordo anch'io che *l'Oaio sarebbe meglio che *lo Aio (non vedo ragione per non elidere l'articolo in l'), anche solo per somiglianza all'originale; ma continuo a preferire la soluzione grafico-etimologica, Oio, comunque pronunciata. Una rapida ricerca non mi trova attestazioni di Oaio o Oajo, se non per trascrivere approssimativamente la pronuncia inglese (esempio).
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Re: «Ohio»

Intervento di Lorenzo Federici »

valerio_vanni ha scritto: dom, 20 ago 2023 14:58 Ma in italiano normalmente viene pronunciata /o'ajo/, non c'è /ai/.
Giusto, il mio era un discorso generale però. In tutti quei termini con una i lunga in inglese, è quasi sempre meglio avere /i/, non /ai/ (o /aj/).
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