Lorenzo Federici ha scritto: dom, 07 apr 2024 18:13
Se però le lingue sorelle fanno gassodotto, forse potrebbe essere meglio seguire quello, anche perché
gasse in italiano lo avremmo da un ipotetico
*gassis o simile.
Gassidotto potrebbe comunque esistere, visto che abbiamo già
calorifero e simili.
Innanzitutto, Lei, come al solito, partendo probabilmente da conoscenze linguistiche molto approssimative, fa una tale confusione di cose e concetti che è difficile venirne a capo. Per esempio, Lei chiaramente ignora che, oltre ai classici composti con ‑
ĭ‑ connettivo generico (che peraltro non è nemmeno presente se la seconda parte del composto inizia per vocale), il latino possedeva anche dei
composti sintattici quale, appunto,
aquaeductus, quindi non c’è nessuna contraddizione, e bisogna invece conoscere la storia delle singole parole (…e non menzionerò nemmeno composti antichi come
quădrŭplex o tardi come
gȳrŏvăgus).
Ora, esattamente come nel caso di
Wikipedia, per cui o si fanno le cose per bene e se ne fa
Vicipedía o
Guichipedía (e non a metà come con
Vichipedia, ‑
día) o non se fa nulla, cosí è pura follia proporre un’oscenità quale *
gassidotto, quando abbiamo un ormai diffusissimo, oggettivamente non iscalzabile e fonotatticamente ineccepibile
gasdotto (con /‑z‑/).
Quindi, se
gasse è (come in effetti è) italiano, si dirà
conduttura (
di)
gasse. E, se si vuole latinizzare
a posteriori, si faranno le cose per bene, ricordando che
gas non è che l’adattamento neerlandese del greco χάος (con
g opportunamente fricativa ed eliminazione del secondo elemento di un dittongo innaturale nella lingua d’arrivo), per cui il nostro
gasdotto diventerà un bellissimo (ancorché indecifrabile oltre che del tutto inutile)
caotagogo.
P.S. Magari non si dirà
vas bello, ma, se ha prestato attenzione durante l’ora d’italiano, ricorderà che Dante scrisse
Vas d’elezione (ovviamente con /‑z‑/).
