12xu ha scritto: ven, 12 apr 2024 13:19
L'attuale generazione anglofona usa
cope in questa accezione ed è in questa accezione che è stata importata dalla corrispettiva generazione italiana.
Sulla seconda parte della sua affermazione non mi pronuncio, ma la prima è palesemente falsa, perlomeno nell’accezione che ha dato Lei, «distorcere la realtà; convincersi del falso pur di non accettare la sconfitta»: questa è semmai una delle possibili strategie di adattamento / adattative (cioè, di
coping), ma
coping non vuol dire questo, perciò ho parlato di «estensione arbitraria prodottasi gergalmente attraverso un processo di associazione mentale», probabilmente tutta italiana (…incidentalmente, non so da quali fonti tragga le sue informazioni sulla lingua inglese, ma io in Inghilterra ci sono nato e ci vivo in modo continuativo ormai da quasi trent’anni; ho chiesto anche ai miei figli adolescenti bilingui quasi perfetti [nel senso che sono piú anglofoni che italofoni], che mi hanno confermato che
cope continua a voler dire «farcela, tirare avanti, sopportare», e uno può anche distorcere la realtà per farlo, ma non è ciò che significa il verbo —superfluo persino farne menzione, ma gli ultimi aggiornamenti dell’
OED riportano
coping nell’accezione psicologica di cui sopra, ma non l’estensione semantica cui Lei fa riferimento).
In ogni caso, quand’anche tale estensione fosse già propria della lingua inglese, si tratterebbe comunque di un’estensione [per ora] confinata al linguaggio gergale, per cui valgono le considerazioni di cui sopra.
12xu ha scritto: ven, 12 apr 2024 13:19
Sottovalutare il gergo giovanile mi par miope perché non è affatto assimilabile a quelli passati.
Non lo sottovalutiamo, ma non è oggetto delle discussioni di questa sezione del fòro.
