«È in questi luoghi che ho vissuto la mia giovinezza»

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Noise
Interventi: 12
Iscritto in data: mer, 16 mar 2011 15:38

«È in questi luoghi che ho vissuto la mia giovinezza»

Intervento di Noise »

Salve a tutti,
nonostante visiti da anni questo forum partecipo molto poco alle sue interessanti discussioni, non avendo molta voce in capitolo essendo un ingegnere (che peraltro vive all'estero). Venendo alla mia domanda, la frase in oggetto è grammaticalmente corretta? È una struttura che viene usata spesso ma stranamente mi sono ritrovato a pensarci su mentre preparavo il caffè. Vorrei capire se siano corrette le risposte che mi sono dato. La prima è quella che mi convince di più.

1) La congiunzione che introduce una proposizione subordinata soggettiva.
2) la congiunzione che introduce una proposizione subordinata dichiarativa,
3) escluderei una eventuale proposizione subordinata relativa perché il che non ha funzione né di soggetto né di complemento oggetto.

Qual è il vostro pensiero in merito? In generale tendete a usare espressioni di questo tipo? Se doveste correggere un elaborato consigliereste una formulazione differente?

Ovviamente potete sparare sulla croce rossa :D

Grazie a tutti.
Avatara utente
Freelancer
Interventi: 1930
Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Re: «È in questi luoghi che ho vissuto la mia giovinezza»

Intervento di Freelancer »

Direi che si tratta di un che polivalente. Si può leggere qui al riguardo. Se si vuole usare un registro meno colloquiale probabilmente la formulazione sarebbe Questi sono i luoghi in cui ho vissuto la mia giovinezza.
Noise
Interventi: 12
Iscritto in data: mer, 16 mar 2011 15:38

Re: «È in questi luoghi che ho vissuto la mia giovinezza»

Intervento di Noise »

Ammetto che ignoravo l'esistenza di questo che polivalente. In effetti non è che mi piaccia molto anche se mi sembra venga usato abbastanza spesso. Onestamente preferisco la riformulazione da te suggerita. Grazie mille @Freelancer, sapevo di andare sul sicuro chiedendo su questo forum.
Avatara utente
lorenzos
Interventi: 674
Iscritto in data: lun, 30 mar 2015 15:59

Re: «È in questi luoghi che ho vissuto la mia giovinezza»

Intervento di lorenzos »

Chiedo scusa, ma davvero dicendo È in queste stanze che si trovano risposte affidabili starei usando un registro colloquiale? Grazie.
- È qui che ho fatto la mia toelette di Colonnello polacco (Tommaseo)
- è in questi luoghi che i forestieri , se volessero pigliarsene l'incomodo potrebbero vedere... (Baretti)
- è in quella città che gli giunse la notizia della rivoluzione di Luglio (Protonotari)
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5603
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
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Re: [FT] Etichetta del fòro

Intervento di Infarinato »

Fuori tema
Noise ha scritto: dom, 17 nov 2024 18:43 Onestamente preferisco la riformulazione da te suggerita.
Caro Noise, se ci segue da un po’ di tempo, dovrebbe sapere che in questa piazza ci si dà del «Lei»;)

Grazie. :-)
Avatara utente
Millermann
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Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
Località: Riviera dei Cedri

Re: «È in questi luoghi che ho vissuto la mia giovinezza»

Intervento di Millermann »

Secondo me, prima di chiedersi se sia una frase di registro colloquiale o di cercare di stabilire che valore abbia quel che, conviene inquadrare bene il tipo di costruzione, e le risposte saranno sicuramente piú facili da trovare. ;)

Si tratta di un tipico esempio di frase scissa, un tipo di costruzione marcata, usata per la focalizzazione, cioè per mettere in evidenza un elemento della frase: il cosiddetto rema o dato nuovo (che si contrappone al tema o dato noto).

Normalmente, in una frase non marcata, l'elemento focalizzato è quello piú a destra, su cui cade l'accento tonico. In questo caso, ad esempio, la frase non marcata (ordine: soggetto-verbo-oggetto) sarebbe «Ho vissuto la mia giovinezza in questi luoghi», e «in questi luoghi» rappresenta il dato nuovo.

Per focalizzare ancora di piú il rema è possibile ricorrere ad alcune costruzioni particolari, una delle quali è proprio la cosiddetta frase scissa, cosí chiamata perché la frase originale è «scissa» in due frasi: una principale in cui è contenuto l'elemento scisso (il rema) preceduto dal verbo essere, e una secondaria introdotta da che. La natura di questo che non può essere univocamente definita: talvolta è un pronome relativo, altre volte ha il generico ruolo di «complementatore» (un elemento che ha come proprio complemento una frase). Pertanto, la parte subordinata di una frase scissa può essere considerata come una «pseudorelativa» retta dall’elemento scisso.

Per maggiori informazioni può consultare l'articolo della Treccani citato. :)
Fuori tema
Essere un ingegnere non mi sembra un motivo valido per «non aver voce in capitolo» in questo fòro: le faccio notare che ha appena ricevuto almeno due risposte da utenti provenienti da studi ingegneristici come lei! :P
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Noise
Interventi: 12
Iscritto in data: mer, 16 mar 2011 15:38

Re: «È in questi luoghi che ho vissuto la mia giovinezza»

Intervento di Noise »

@Millermann, la ringrazio per l'esaustiva risposta, la quale, oltre a dissipare definitivamente i dubbi che nutrivo in merito, mette in luce con grande chiarezza i limiti del mio approccio metodologico: cercavo in maniera troppo meccanica di identificare il tipo di subordinata, invece di riflettere sul tipo di costrutto.
Non nascondo la soddisfazione per aver appreso il concetto di frase scissa, che a questo punto potrò usare con maggiore consapevolezza in futuro.
Fuori tema
Chiedo scusa per l'uso del «tu» nel precedente intervento e ringrazio @Infarinato per la garbata correzione.
✺✺✺ (cancellato)

Re: «È in questi luoghi che ho vissuto la mia giovinezza»

Intervento di ✺✺✺ (cancellato) »

Fuori tema
Millermann ha scritto: lun, 18 nov 2024 11:41Essere un ingegnere non mi sembra un motivo valido per «non aver voce in capitolo» in questo fòro: le faccio notare che ha appena ricevuto almeno due risposte da utenti provenienti da studi ingegneristici come lei! :P
Basti pensare a esempi illustri come quello di Carlo Emilio Gadda, per una ventina d'anni ingegnere elettrotecnico (seppure sempre malvolentieri: scelse quegli studi per accontentare la madre, non seguendo le proprie inclinazioni).
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