penny ‹pèni› s. ingl. [dall’ant. ingl. penning, penig, ecc., e questi dall’ant. alto-ted. pfenning (v. pfennig)] (pl. pence [v.] e pennies ‹pèni∫›), usato in ital. al masch. – Moneta divisionale britannica, introdotta sin dal sec. 8°, già equivalente alla dodicesima parte di uno scellino e quindi alla 240a parte di una sterlina, e, dopo l’adozione del sistema decimale (15 febbr. 1971), alla 100a parte della sterlina; è indicata con il simbolo p. (che sostituisce quello precedente d., abbrev. di denarius): una moneta da mezzo p., da due pence.
Ora, io da ignorante supremo non avevo idea che il penny oggi fosse semplicemente un centesimo, il che ci facilita enormemente la traduzione. Resta però il problema di come tradurlo nei contesti precedenti al 1971.pence ‹pèns› s. pl., ingl. – Una delle due forme di plurale di penny (v.), usata soprattutto nelle indicazioni di valore (un quaderno da 20 pence), mentre l’altra forma, pennies, è usata per indicare il numero delle monete (tolse dal portamonete 5 pennies).
Nelle lingue sorelle troviamo: spagnolo penique o dinero, portoghese péni (in Brasile pêni), penique, pénique (in Brasile pênique) o dinheiro, catalano penic.
Il GDLI ha un penni ma come nome d'una frazione monetaria finlandese (che sembra etimologicamente collegata).
Nei Libri di Google trovo varie attestazioni ottocentesche e primonovecentesche di pennì, che mi sembra simpatico.
Ci sono attestazioni di penci al plurale, già dal '700... il che significa che almeno certi usi di pence al singolare saranno stati intesi da leggersi /pɛ̍nʧe/? (Se si usasse sistematicamente il corsivo per i forestierismi sarebbe più facile...). Rarissimo invece il singolare pencio.
Qui potete vedere entrambe le forme citate appaiate (ingrandimento).
Denaro può venire utile in certi contesti storici ma trovo difficile usarlo come traducente in generale, per ragioni pragmatiche.
Pensieri, commenti?
PS. Circa denaro, osservo l'esistenza della locuzione denaro sterlino, che immagino indichi proprio questa moneta.
E infatti, ecco, nel GDLI, sotto sterlino: «Denaro, marco, soldo sterlino o di sterlino: denominazione dei vari multipli e sottomultipli di tale moneta».