Navi ha scritto: ven, 29 ago 2025 2:17
Una semplice ricerca con Ngram Viewer mostra che fin’alla fine del millennio la forma 
pentatlo ha avuto una diffusione paragonabile a quella di 
penthatlon (v. qui).
Se si considera poi che nel parlato ipoarticolato la enne non è sempre distintamente pronunciata, questi adattamenti—anche senza illudersi troppo s’una loro futura diffusione—non sono poi cosí sociolinguisticamente inaccettabili.
 
Le do il benvenuto, gentile Navi. 
 
Quella ricerca, però, potrebbe essere un tantino forviante: se ci riferiamo alla disciplina olimpica (il 
pentatlon moderno, disputato per la prima volta nel 1912), 
i risultati sono ben diversi: qui 
pentatlo è praticamente inesistente, e la versione grecizzante domina indisturbata.
In particolare, sembra che le numerose occorrenze di 
Pentatlo, sia ottocentesche che piú moderne, facciano –per lo piú– riferimento al leggendario 
Pentatlo di Cnido (Πένταθλος), e non al complesso di gare, neanche di quelle antiche.
Tornando all'argomento del filone, comunque, concordo sul fatto che le forme in vocale da lei citate siano da preferire a quelle in 
-one (a maggior ragione se registrate). Personalmente, comunque, la terminazione in 
-n di alcune parole italiane (come 
neon, camion, colon) e in adattamenti come 
raion e 
nailon non mi disturba piú di tanto, a patto che le parole siano, per il resto, conformi alle regole della nostra lingua. In questo caso specifico, le forme "semiadattate" come 
pentatlon e 
decatlon mi sembrano le uniche adoperabili in alternativa a quelle piú diffuse. 
