Salve signori,
Riporto di seguito la lettera che, alcuni giorni fa, ho mandato all'Accademia della Crusca e tramite la quale ho lanciato una mia proposta di definizioni che riguardano:
1)
computer
2)
computer portatile /
notebook
3) computer ultra-portatile /
subnotebook
4)
tablet
5)
smartphone
6)
smartwatch
Eccovi qui di seguito il testo della mia lettera di richiesta:
"Salve,
La richiesta che pongo alle SS.LL., come oggetto d'indagine, riguarda l'anglicismo "computer" (it. elaboratore).
Ecco quindi una serie di prodotti derivati del "personal computer", i le cui definizioni anglofone si stanno imponendo nel linguaggio corrente della lingua italiana:
1) computer (gia ampiamente impostasi)
2) notebook
3) subnotebook
4) tablet
5) smartphone
6) smartwatch
Perchè non definirli per quello che sono? Essi sono semplicemente:
1) calcolatore o elaboratore (ELEA - elaboratore elettronico aritmetico)
2) elaboratore portatile (o agenda elaboratrice/ELEA)
3) elaboratore ultra-portatile (o quaderno elaboratore/ELEA)
4) lavagnetta elaboratrice/ELEA
5) telefono elaboratore/ELEA
6) orologio elaboratore/ELEA
Se ci si impegna, dopo i primi tempi risulta poi normale chiamare le cose con il loro nome. Credo che il lemma elaboratore sia molto più indicato dell'inglese computer, per definire, appunto, un elaboratore; proprio poichè quest'ultimo indica un qualcosa che è tecnologicamente più specifico ed avanzato.
Noto con interesse che, tornando a parlare della storia della nascita delle macchine da calcolo (quindi dei primi grandi calcolatori elettronici) sono tornati in voga alcuni video-documenti della ditta Olivetti, dove l'elaboratore (ovvero l'anglofono computer) viene definito per quello che è, ovvero "cervello elettronico", "super-calcolatore", "calcolatore elettronico", "elaboratore".
Sarebbe il caso poi, secondo il mio modesto parere, di proporre l'acronimo ELEA (ELaboratore Elettronico Aritmetico), che indicò, anche a livello commerciale, grazie alle genialità e alle menti visionarie di Adriano Olivetti e Mario Tchou, il primo super-calcolatore completamente a transistori della storia dell'informatica: l'ELEA 9003 (
https://it.wikipedia.org/wiki/Olivetti_Elea_9003). Sarebbe, oltre che un doveroso atto di amore nei confronti della nostra lingua madre, anche un dovuto riconoscimento al lavoro svolto da questi due importantissime figure del campo dell'informatica. Ricordiamo che essi hanno portato l'industria informatica italiana ad essere la più avanzata ed invidiata a livello mondiale, tant'è che anche la trasmissione televisiva americana "History Channel" ha voluto recentemente dedicare alla realtà Olivetti/Olivetti Elettronica un importate documentario. La figura di Adriano Olivetti è inoltre tornata alla ribalta a causa della stretta relazione con l'operato dell'americano Steve Jobs.
Non sarebbe forse il caso di fare un nuovo tentativo per imporre e divulgare il lemma "elaboratore" ed il bellissimo quanto efficace acronimo ELEA (Elaboratore Elettronico Aritmetico), considerato il fatto che la moda di indicare cose ed oggetti con acronimi sta diventando inarrestabile?
Io faccio quello che posso, definendo nel mio linguaggio quotidiano parlato e scritto - così come da me medesimo indicato - le tipologie di prodotti inserite nella mia richiesta. Conto sulla Vostra cortese attenzione e sul fatto che, dalla Vostra particolare posizione, Voi possiate influenzare in maniera attiva gli organi di informazione.
Distinti Saluti,
Antonio Rastelli"