Storia dei francesismi

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Andrea Russo
Interventi: 763
Iscritto in data: dom, 23 ott 2011 22:37

Storia dei francesismi

Intervento di Andrea Russo »

Probabilmente è già stato detto tutto in questo forum, e la maggior parte di voi conosceranno molto cose in proposito, ma se qualcuno avesse voglia di leggersi un articolo (non è in realtà un articolo ma lo si può leggere come tale) sulla storia dei francesismi/provenzalismi, lo può scaricare da qui in formato PDF.
Tutt'al piú potrà essere utile anche come semplice riferimento.
Se fosse già stato riportato da qualcuno, me ne scuso sin d'ora.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5195
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Non credo sia già stato riportato; a ogni modo, la ringrazio. Ora lo scarico e lo leggo. :)
Avatara utente
Cratilo
Interventi: 36
Iscritto in data: lun, 19 apr 2010 20:18

Intervento di Cratilo »

L'invasione dei francesismi nella lingua italiana non è quantitativamente paragonabile con quella degli anglicismi. Tuttavia mi pare che alcune parole di uso comune sarebbero facilmente traducibili con un semplice adattamento. Ad es.

Omelette = omeletta
Baguette = baghetta
Bricolage = bricolaggio
Parquet = parchetto
Brioche = brioscia
(quest'ultimo sembra uno pseudo-francesismo, perchè in Francia la chiamano croissant, no?)

Alcuni termini sono già presenti nel nostro dizionario, altri no
domna charola
Interventi: 1782
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Intervento di domna charola »

La baghetta è già la linea di cucitura sulle calze da donna, quando erano fatte in seta, e viene usato ancora in questa accezione.
Ma poi, è sempre necessario mantenere traccia dell'originale? la baguette rientra nella nostra categoria degli sfilatini, e una volta, prima che divenisse la forma principe negli ipermercati, si chiamava così.
Avatara utente
Freelancer
Interventi: 1930
Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Intervento di Freelancer »

Cratilo ha scritto:Parquet = parchetto
Scriveva già Bruno Migliorini nel 1938 in Purismo e neopurismo:
Adattando parquet all'italiano se n'è fatto parchè, parchetto, palchetto; il terzo è il più usato, come ci attesta il Monelli (Barbaro dominio, p. 228), dai fabbricanti di pavimenti di legno, cioè dalla gente del mestiere. In questo caso l'innesto della parola straniera su un ceppo italiano, foneticamente e semanticamente prossimo, è riuscito.
Naturalmente non c'è da soprendersi se la parola era stata adattata più di 60 anni fa ma oggi si è tornata a usare la parola straniera.

Vorrei solo aggiungere che a mio modesto parere, prima di iniziare a parlare di un forestierismo, sarebbe bene controllare prima se non ne avessero già parlato Bruno Migliorini o Paolo Monelli (o entrambi) negli anni quaranta. La Lingua italiana nel Novecento di Migliorini e Barbaro dominio di Monelli contengono centinaia di forestierismi e relativi adattamenti.

A che serve scoprire l'acqua calda?
Andrea Russo
Interventi: 763
Iscritto in data: dom, 23 ott 2011 22:37

Intervento di Andrea Russo »

Cratilo ha scritto:L'invasione dei francesismi nella lingua italiana non è quantitativamente paragonabile con quella degli anglicismi.
Primo: può citare qualche studio al riguardo o è solo una sua opinione?
Secondo: ha letto il documento di cui ho riportato il collegamento? Direi di no.
Avatara utente
Cratilo
Interventi: 36
Iscritto in data: lun, 19 apr 2010 20:18

Intervento di Cratilo »

La mia affermazione si riferiva all'uso di francesismi non adattati: rispetto agli anglicismi non adattati sono quantitativamente molto meno. C'è qualcuno che non è d'accordo?
rossosolodisera
Interventi: 198
Iscritto in data: lun, 30 dic 2013 17:30

dei, delle

Intervento di rossosolodisera »

Avevo cercato di aprire una discussione ma probabilmente non è stata accettata. Una mia professoressa considerava errore dei o delle col significato di alcuni/e. Motivazione: è un francesismo.
Da allora l'ho sempre evitato, anche fuori dalla scuola e anche nel parlato, usando alcuni/e, omettendo l'articolo indefinito o ricorrendo a perifrasi. Constato tuttavia che è molto usata la forma che non voleva la mia professoressa.
Sapete dirmi qualcosa?
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5603
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Re: dei, delle

Intervento di Infarinato »

rossosolodisera ha scritto:Avevo cercato di aprire una discussione ma probabilmente non è stata accettata. Una mia professoressa considerava errore dei o delle col significato di alcuni/e. Motivazione: è un francesismo.
Legga qui. ;)
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5795
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Re: dei, delle

Intervento di Carnby »

rossosolodisera ha scritto:Avevo cercato di aprire una discussione ma probabilmente non è stata accettata. Una mia professoressa considerava errore dei o delle col significato di alcuni/e. Motivazione: è un francesismo.
Mi faccia capire: la sua insegnante avrebbe considerato «E poi c'è degli imbrogli» (Manzoni) un francesismo (concordanza di c'è col plurale a parte)?
rossosolodisera
Interventi: 198
Iscritto in data: lun, 30 dic 2013 17:30

Re: dei, delle

Intervento di rossosolodisera »

Ah ah ah, non conoscevo questa frase, e quindi non ne ho chiesto ragguagli alla prof. Tuttavia sappiamo tutti che quelli che per noi sono errori o svarioni ai poeti e agli scrittori sono leciti e cambiano nome, da errori a licenze (guarda caso stessa etimologia di lecito). Però mi fa davvero sorridere la sua citazione, indovini perché? Perché nella mia zona, di cui (forse in questo foro l'ho già detto) mi ripugna tra le altre cose il modo in cui si parla, è più frequente che non la forma esatta la discordanza di numero: mi' padre e mi' madre è 'ndati al cimitero: pensa che il caso sia simile o sono fuori strada? Comunque il Manzoni (rimandato una volta in italiano, tra l'altro) a scopo mimetico ne usava di sgrammaticature: "non s'ha da fare", "quelli che muoiono bisogna pregare per loro" ecc. Grazie dello spunto. :-)
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5195
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Re: dei, delle

Intervento di Ferdinand Bardamu »

rossosolodisera ha scritto:…nella mia zona, di cui (forse in questo foro l'ho già detto) mi ripugna tra le altre cose il modo in cui si parla, è più frequente che non la forma esatta la discordanza di numero: mi' padre e mi' madre è 'ndati al cimitero
Una curiosità: esattamente lei di dov’è? (Non per ingerirmi nei suoi affari…)
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5795
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

Cratilo ha scritto:L'invasione dei francesismi nella lingua italiana non è quantitativamente paragonabile con quella degli anglicismi.
Aggiungo anche che un francesismo sarà quasi sempre più adattabile all'italiano di un anglicismo (a meno che non sia a sua volta d'origine latina o greca), sia per la maggior somiglianza linguistica, sia per la lunga tradizione di francesismi adattati nell'italiano.
Novizio
Interventi: 49
Iscritto in data: mar, 14 mag 2013 18:47

Re: dei, delle

Intervento di Novizio »

rossosolodisera ha scritto:Comunque il Manzoni (rimandato una volta in italiano, tra l'altro) a scopo mimetico ne usava di sgrammaticature: "non s'ha da fare", "quelli che muoiono bisogna pregare per loro" ecc. Grazie dello spunto. :-)
Non s’ha da/a fare è sgrammaticato? Quanto al secondo, si tratta d’anacoluto?

Aggiunta: Alla seconda domanda, ho trovato risposta.
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5795
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

Sempre a proposito di francesismi, un video interessante.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 4 ospiti