«Contare come il due di coppe»
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«Contare come il due di coppe»
L’espressione contare come il due di coppe è registrata nel Treccani senza marche regionali. Ma quest’osservazione di Carnby mi fa pensare che esistano varianti dialettali laddove le carte da gioco hanno semi diversi.
Nella vichipedia vedo che in Toscana le carte hanno i semi francesi (cuori, quadri, fiori, picche). Da me, come in molte altre regioni, ci sono invece i bastoni, le spade, i denari e le coppe.
Nelle regioni in cui si usano i semi francesi c’è dunque un’altra versione della suddetta espressione?
Nella vichipedia vedo che in Toscana le carte hanno i semi francesi (cuori, quadri, fiori, picche). Da me, come in molte altre regioni, ci sono invece i bastoni, le spade, i denari e le coppe.
Nelle regioni in cui si usano i semi francesi c’è dunque un’altra versione della suddetta espressione?
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Invece dalle mie parti è piú comune contare quanto il due di briscola.
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Questo si sente anche qui da me.Infarinato ha scritto:Invece dalle mie parti è piú comune contare quanto il due di briscola.
C'è poi la versione rafforzata, "Contare come il due di bastoni (o di coppe) quando briscola è denari" (per la briscola si usano i semi spagnoli).
In effetti credo che questa sia l'espressione originaria toscana... quella «rafforzata» credo che sia più recente.Infarinato ha scritto:Invece dalle mie parti è piú comune contare quanto il due di briscola.
Ho sentito una versione "iper-rafforzata" che, se non ricordo male, dovrebbe recitare: «Contare come il due di picche quando la briscola è a cuori e sei l'ultimo di mano».
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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