Ausiliare dei verbi modali che reggono «essere»

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

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Scilens ha scritto:Scrive Rohlfs: "Coi verbi servili reggenti un infinito, italiano e toscano scelgono il verbo ausiliare non secondo il verbo servile, bensì prendono l'ausiliare dell'infinito."
Tranne quando l’infinito è essere, nel qual caso l’ausiliare è sempre avere. ;)
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Ferdinand Bardamu
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Scilens ha scritto:Non è comunque un errore grave, come credevo, e forse non è nemmeno tale, vista l'imponente documentazione contraria.
A quale documentazione allude? Esempi letterari o occorrenze gugoliane?
Scilens ha scritto:Scrive Rohlfs: "Coi verbi servili reggenti un infinito, italiano e toscano scelgono il verbo ausiliare non secondo il verbo servile, bensì prendono l'ausiliare dell'infinito."
È buona norma riportare il riferimento bibliografico delle citazioni, anche per aiutare chi ci legge a ricuperare l’opera citata. In questo caso si tratta di Gerhard Rohlfs, Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, vol. III «Sintassi e formazione delle parole», Torino, «Einaudi», 1969, § 732.
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Scilens
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Intervento di Scilens »

Senz'alcuna volontà polemica riporto alcuni casi recuperati con una breve ricerca.

Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti - Volume 33
Giovanni Gentile, ‎Calogero Tumminelli - 1937
"Il decumano e il cardine si rilevarono soltanto mediante un saggio eseguito nel centro della stazione, dove sarebbe dovuto essere il loro incontro. Poiché l'arce era spostata verso S., sarebbe dovuto essere spostato anche il decumano"

Epoca - Volume 26 - Pagina 24
1975
"Questo Cancelliere di ferro sarebbe dovuto essere Carrero Bianco."

L'Alighieri - Volumi 8-9 - Pagina 82
1967
"Si sa che il Barbi, attraverso la critica dei commenti altrui — Steiner, Scarano, Flamini, Pietrobono etc — andava tratteggiando come sarebbe dovuto essere e forse più come non sarebbe dovuto essere quel « nuovo commento »"

Metron - Volumi 26-27 - Pagina 402
Corrado Gini 1967
"Altro scopo sarebbe dovuto essere quello di aprire nuovi campi di indagine."

Il concetto della Divina commedia di Dante Alighieri - Pagina 296
Francesco Berardinelli - 1859
"E qual soverchio di superbia non sarebbe dovuto essere in lui, perché potesse tanto sinistramente sentire degli altri, e sì altamente di sé? "

Annali delle università toscane - Volume 1 - Pagina 319
1846
"Però in tutte le cose umane necessita sempre distinguere quello che fu da quello che poteva o sarebbe dovuto essere. "

Rendiconti del Parlamento Italiano - Volume 3 - Pagina 2453
1868
"Sembra adunque alla Commissione vostra che già essa ebbe a declinare da' suoi principii più di quanto le sarebbe dovuto essere conceduto, e per conseguenza non può più aggiungere altre concessioni a loro favore. "

Archivio Glottolgico Italiano - Pagina 98
Ermanno Loescher - 1876
"...ma nulla ci assicura che Dante dovesse avere ritegno di porre un aggettivo non esclusivamente sardo, una tanta e sì alta coltura sarebbe dovuto essere certamente ... "

Annali di Ca' Foscari: Rivista della Facoltà di lingue
1992
"...degli Slavi sarebbe dovuta essere l'indirizzo fondamentale per tutti i popoli"

I ponti di Padova romana: Saggio di archeologia urbanistica -
Vittorio Galliazzo - 1971
"Mi sembra dunque difficile vedere nella lastra un resto di rivestimento di parapetto del ponte, anche perché, se così fosse, essa, per il relativamente scarso spessore, sarebbe dovuta essere addossata ad un muretto. "

Enciclopedia classica - Volume 3 - Pagina 50
Giovanni Battista Pighi, ‎Carlo Del Grande, ‎Paolo Enrico Arias - 1959
" la vita sarebbe dovuta essere un continuo correre alla morte "

Eclogae - Pagina 63
Marcus Aurelius Olympius Nemesianus, ‎Giovanni Cupaiuolo - 1997
"in base alla norma, meno frequente sarebbe dovuta essere la parola trocaica in II e III sede, per non dire che completamente assente sarebbe dovuta essere in IV sede "

Architettura in Toscana dal periodo napoleonico allo Stato
Gabriella Orefice, ‎Franco Borsi - 1978
"Questa era la pianta che sarebbe dovuta essere definitiva, "

La spiaggia d'oro pag. 9
Bossetti
"sarebbe potuta non esistere, invece esisteva"

Rivista di filologia e di istruzione classica - Volume 9 - Pagina 505
1881
or s'aggiunga che, se la nostra precedente congettura è vera, una ripetizione dei voti sciolti nel 546/208 sarebbe dovuta essere il far voti pel prossimo decennio non pel prossimo quinquennio,

IL Segreto pag. 188
I.Silone
"Un'ora più tardi sarebbe dovuto esservi arrivato, ma nessuno lo vide."

(Dal riferimento della Crusca: "3) Se l'infinito ha con sé un pronome atono (mi, si, ti, ci, vi) bisogna usare "essere" se il pronome è prima dell'infinito.")


"Avrebbe dovuto essere" si trova prevalentemente in manuali d'argomento tecnico non letterario e in scrittori prevalentemente non toscani.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Intervento di Animo Grato »

Troppa grazia, sant'Antonio! Ma nella foga ci ha infilato dentro anche un intruso:
Scilens ha scritto:La spiaggia d'oro pag. 9
Bossetti
"sarebbe potuta non esistere, invece esisteva"
:wink:
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Scilens ha scritto:"Avrebbe dovuto essere" si trova prevalentemente in manuali d'argomento tecnico non letterario e in scrittori prevalentemente non toscani.
Grazie. Direi però che la non sistematicità e l’estemporaneità della sua ricerca non dovrebbe autorizzare ad alcuna revisione o rifiuto della regola. Se poi lei, personalmente, vuole violarla, usando l’ausiliare che piú le piace, è un altro discorso. :)
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Intervento di Infarinato »

Ho appena fatto una ricerca nella BIZ (Biblioteca Italiana Zanichelli): avrebbe dovuto essere: 43 occorrenze (tra cui [piú volte] Manzoni, Verga, Pirandello e Tozzi [toscano]); sarebbe dovuto essere: 0 (zero, tranne —ovviamente— un unico ci sarebbe dovuto essere dello stesso Tozzi). ;)
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Intervento di Scilens »

Ad Animo Grato
Ho fatto due salti veloci, ma veramente troppo veloci. :)

A Ferdinand
Non pretendevo tanto. Né considero l'argomento meritevole di un filone apposito, mi sembra che ce ne siano già altri su questo tema. Però a questo punto m'avrebbero incuriosito l'origine e la fondatezza della regola.
Intanto ho trovato il riferimento a Serianni.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Intervento di Infarinato »

Scilens ha scritto:[A] questo punto m'avrebbero incuriosito l'origine e la fondatezza della regola.
L’origine è banale: usati assolutamente, volere, potere e dovere hanno tutti avere come ausiliare, e questa doveva essere la situazione originaria anche quando usati come servili.

Poi, per un fenomeno simile alla «risalita dei clitici», essi hanno (perlomeno nell’uso toscano e letterario) cominciato a prendere l’ausiliare dell’infinito da essi retto, il che però non si è esteso al verbo essere, probabilmente per una sorta di «dissimilazione», d’inconscio desiderio di differenziazione di funzioni e forme verbali…
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Scilens
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Intervento di Scilens »

Grazie gentile Infarinato. Dunque sembrebbe lecito pensare che di una tendenza si sia fatta una regola.
Secondo regola questi esempi

sono potuti/o/e/a essere
sarebbe/ro potuti/e/a/o essere
fosse/ro potuti/e/a/o essere
sono voluti/o/e/a essere
sarebbero voluti/o/e/a essere
fossero voluti/o/e/a essere
sono/sarebbero dovuti essere

sarebbero tutti sbagliati perché dovrebbero essere composti col verbo avere, mentre si trovano comunemente.
Per esempio se cerco nei libri del '900 "sarebbero potuti essere" trovo soprattutto una serie di opere storiche e letterarie. Se la ripeto la stessa ricerca con "avrebbero potuto essere" trovo una prevalenza di diritto, aeronautica, scienze marittime, anche qualche opera letteraria.

Il bel parlare: il classicismo retorico nella scuola ... - Pagina 68
Renato Borrello - 1998
E solo nella la classe sono potuti essere ammessi 9 alunni provenienti dalla 4S elementare.

Tutte le opere - Volume 1 - Pagina 126
Giacomo Leopardi, ‎Walter Binni, ‎Enrico Ghidetti - 1969
"Ed anche gli studiosi, mutate coll'andare degli anni, come spesso avviene, la materia e la qualità dei loro studi, appena sopportano la lettura di libri dai quali in altro tempo furono o sarebbero potuti essere dilettati oltre modo;"

Concludo che nessuna delle due forme sia da ritenersi errata.

Infatti nel Decamerone si dice:
"Portatelo in pace, che quello che stanotte non è potuto essere sarà un’altra volta"
Ma anche:
"Se io non avessi voluto essere al mondo, io mi sarei fatta monaca."
Tutte e due le frasi mi tornano benissimo.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Scilens ha scritto:Per esempio se cerco nei libri del '900 "sarebbero potuti essere" trovo soprattutto una serie di opere storiche e letterarie. Se la ripeto la stessa ricerca con "avrebbero potuto essere" trovo una prevalenza di diritto, aeronautica, scienze marittime, anche qualche opera letteraria.
Google Libri — immagino che il suo «cerco nei libri del '900» si riferisse a questo — non contiene tutte le opere del mondo. Inoltre, una ricerca in questo corpus non permette di sceverare le opere secondo il loro genere. Insomma, non dà garanzia alcuna rispetto alla rilevanza dei risultati. Non se possono trarre conclusioni definitive e certe.

Ad ogni modo, tutte le grammatiche in mio possesso specificano che i verbi modali che reggono il verbo essere prendono l’ausiliare avere nei tempi composti, ossia mantengono il loro ausiliare. L’uso dell’ausiliare essere non mi pare un errore grave: è un livellamento analogico di un’eccezione. Ogni deroga consapevole alla regola però dovrebbe avere una giustificazione plausibile. Non credo che la personale impressione d’adeguatezza di un costrutto irregolare basti a giustificare la violazione della norma. Tutto questo non vieta a ciascuno di fare come vuole, ovviamente.
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Scilens
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Intervento di Scilens »

Google – libri - solo libri - XX secolo – rappresenta per me il maggiore campo statistico facilmente raggiungibile e naturalmente è solo indicativo. Anch'io ho notato che l'eccezione che riguarda l'infinito "essere" si trova nelle grammatiche che ho potuto consultare, tutte molto recenti, però.
Ferdinand Bardamu ha scritto:L’uso dell’ausiliare essere non mi pare un errore grave: è un livellamento analogico di un’eccezione.
La ringrazio per la risposta condivisibile.

Anche Serianni, per quanto ho capito, non è rigido su questo argomento e si limita a consigliare "avere", anche per una ragione di semplificazione d'uso, giacché non richiede l'accordo col soggetto come succederebbe con "essere" (dovuti, dovute ecc.), sebbene a parer mio sarebbe più semplice da seguire una regola che non ha eccezioni: "un verbo servile prende l'ausilare del verbo servito".
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Intervento di valerio_vanni »

Io non conoscevo questa regola prima di trovarla qui su Cruscate.
Istintivamente, non mi sono mai suonate errate frasi come "sarebbero potuti essere", dal momento che ricalcano un "sarebbero stati".
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Intervento di Scilens »

valerio_vanni ha scritto:Io non conoscevo questa regola prima di trovarla qui su Cruscate.
Neppure io. :P
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Intervento di Infarinato »

Scilens ha scritto:
valerio_vanni ha scritto:Io non conoscevo questa regola prima di trovarla qui su Cruscate.
Neppure io. :P
Certo: si ricordano perfettamente le regole [fantasma] piú insensate e cervellotiche (come quella del che perderebbe l’accento in alcuni contesti), ma quelle che si fondano sulla tradizione e il bon usage non s’insegnano nemmeno! :evil:
Scilens ha scritto:Per esempio se cerco nei libri del '900 "sarebbero potuti essere" trovo soprattutto una serie di opere storiche e letterarie. Se la ripeto la stessa ricerca con "avrebbero potuto essere" trovo una prevalenza di diritto, aeronautica, scienze marittime, anche qualche opera letteraria.
Se ripete la ricerca in un corpus piú oculatamente selezionato come quello della già citata Biblioteca Italiana Zanichelli, vedrà invece che la percentuale di forme flesse potuta/-e/-i (voluta etc.) essere, che implicano l’ausiliare essere (escluse ovviamente quelle in cui l’ausiliare è preceduto da un clitico [Lei le ha escluse dalla sua ricerca? ;)]), è del tutto trascurabile, e del tutto marginali sono anche le occorrenze di potuto/voluto/dovuto essere al maschile in cui l’ausiliare sia essere invece di avere.

E si tratta perlopiú di esempi tutti otto-novecenteschi, ergo non vale invocare l’arcaismo sintattico… ;)
Scilens ha scritto:Concludo che nessuna delle due forme sia da ritenersi errata.
Ecco: Lei concluda pure (…anche se concludere in italiano moderno richiede normalmente l’indicativo :P); io preferisco attenermi alla nostra tradizione letteraria e alle raccomandazioni della totalità dei nostri grammatici. :cool:
Scilens ha scritto:Infatti nel Decamerone si dice:
"Portatelo in pace, che quello che stanotte non è potuto essere sarà un’altra volta"
Ma anche:
"Se io non avessi voluto essere al mondo, io mi sarei fatta monaca."
Tutte e due le frasi mi tornano benissimo.
Il primo esempio boccacciano, che infatti risulta anche dalle mie ricerche nella BIZ, è l’unico vero controesempio ch’io sia riuscito a trovare, ma, a parte il fatto che appunto si tratta d’italiano trecentesco, che, seppur autorevolissimo, può differire parecchio dall’uso moderno (soprattutto in àmbito sintattico), ci offre in realtà un indizio interessante su tutta la questione e una conferma indiretta della bontà della regola. Qui, infatti, essere è usato non come copula o ausiliare d’un passivo, ma come un normalissimo verbo intransitivo col significato di «verificarsi», «accadere», e questo, sí, se proprio si vuole, può essere l’«anello mancante», la [sotto]sottoregola che rettifica la [sotto]regola. :mrgreen:
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Scilens ha scritto:
Ferdinand Bardamu ha scritto:L’uso dell’ausiliare essere non mi pare un errore grave: è un livellamento analogico di un’eccezione.
La ringrazio per la risposta condivisibile.
Forse mi sono espresso male, come spesso mi càpita: non è un errore grave, come ad esempio un condizionale nella protasi di un periodo ipotetico (*«Se potrei, lo farei»), ma è tuttavia un errore.

Per quanto mi riguarda, quest’ultimo intervento d’Infarinato ha chiuso la questione.
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