Mancava un filone dedicato, ma se ne è già parlato brevemente; raccolgo quanto detto:lord ‹lòod› s. m., ingl. [propr. «signore», dall’ingl. ant. hlāford «custode del pane»] (pl. lords ‹lòod∫›; in ital. per lo più adattato nella pronuncia in lòrd, col pl. invar. o, in passato, raram. lòrdi). – Titolo che viene dato in Gran Bretagna ai pari della Camera alta del Parlamento (detta appunto Camera dei Lords), e anche a membri dell’aristocrazia, spec. ai baroni e, per estens., ai primogeniti dei duchi, marchesi e conti, ai figli minori dei duchi e marchesi (nel primo caso il titolo è premesso al cognome, nel secondo al nome); gli arcivescovi e vescovi che appartengono alla Camera dei pari lo premettono all’indicazione della dignità ecclesiastica. Anche, titolo dato a chi ricopre alcune cariche pubbliche. In Italia, il termine è spesso usato per indicare genericam. un alto esponente dell’aristocrazia inglese, e, con uso fig. o in similitudini, con riguardo soprattutto all’aspetto e al contegno, persona ricca, elegante, raffinata: sembrare un l.; vestirsi come un l.; darsi arie da lord.
domna charola ha scritto: Qual'è il traducente preciso per "lord"?
Ferdinand Bardamu ha scritto: ven, 12 ago 2016 12:41 Fosse ancor accettato l’adattamento, io direi anche lòrdo o lòrde, ricavato dall’adattamento milordo/milorde, usato dal Parini nel Giorno («L’astuta Frine, che ben cento folli / Milordi rimandò nudi al Tamigi»)
In ispagnolo, stranamente, è comune l'adattamento lores per il plurale (esempio), ma al singolare si usa lord all'inglese. Il portoghese invece ha l'adattamento completo lorde.Tecumseh ha scritto: mer, 27 mag 2020 14:23 Lo « dice » anche il Battaglia.
Aggiungerei inoltre signore (inteso nell'accezione 3.b. del Treccani), calzante in frasi quali, ad esempio, si è comportato da vero lord, e parimenti gentiluomo (1.b.).
Questione non semplice. In un contesto medievaleggiante (storico o fantastico), useremmo signore senza porci problemi* (come, simmetricamente, un signore feudale o simile, dall'italiano all'inglese, sarebbe tradotto senza problemi come lord; e idem per Signore per riferirsi a Dio); ma per la carica moderna può essere problematico, per il fatto che usiamo signore come appellativo di cortesia generico per qualunque uomo. Si potrebbe forse usare signore non troncato, mentre per l'appellativo di cortesia è praticamente sempre troncato, anche dove la nostra fonotassi non lo prevederebbe (Lord Smith = il signore Smith, diverso da [Mr Smith = ] il signor Smith)?
C'è anche da considerare che lord è parte di diversi nomi di funzioni e cariche pubbliche storiche del Regno Unito: un esempio.
[*L'ho appena scritto ma mi correggo sùbito: in gran parte del fantasy moderno i traduttori italiani usano lord anche dov'è perfettamente traducibile appunto con signore; come nelle già citate traduzioni di Martin.]