«Blud»
Inviato: dom, 16 lug 2023 23:35
Termine di origine giamaicana. Sarebbe una grafia alternativa di blood, cioè un amico stretto, e sarebbe stato rafforzato da bro e brother. Letteralmente significa sangue, come nell'espressione inglese blood brother, fratello di sangue.
S'è diffuso in rete prima in America e poi da noi con l'avvento della cosiddetta ironia di quartiere (hood irony, non so se sia necessario aprire un filone a parte). Riporto un paio d'esempi:
[1] («Blud PENSA che il cibo sia gratuito»),
[2] («blud non sei un vigile», nella descrizione del video).
Ovviamente l'italiano usato in questi e altri video è tradotto straletteralmente dall'inglese, ma ciò, paradossalmente, fa sì che le persone s'impegnino di più a trovare traduzioni. Un esempio di meme tradotto alla lettera e, a volte, nel modo più (pseudo)aulico possibile, è l'espressione «chat, is this real?», che ho visto tradotto dalle maniere più semplici, per quanto letterali, quindi «chat, è reale?», «conversazione, ciò è reale?», a quelle più improbabili, come «dialogo, è codesto veritiero?» e «conversazione telefonica, è codesto tangibile?» — di solito senza punteggiatura.
Per blud, ho visto usare in questo senso sangue, (il) fratello e (il) frà. Quello che, come al solito, [non] mi sorprende è che in Italia abbiamo molte traduzioni sia letterali sia letterarie possibili. La prima che mi è venuta in mente, oltre fratello di sangue, è frate carnale, dal napoletano, che indica una persona con cui c'è un'amicizia come fra consanguinei. Non credo che esista in italiano fratello carnale con questo senso, ma essendo che si parla di comicità assurda nulla vieta di adattarlo (da /fra̍tə carna̍lə/ a /fra̍te carna̍le/, semplicemente) o calcarlo (appunto, fratello carnale). Abbiamo poi fratello germano e fratello bilaterale. Se il secondo può risultare troppo scientifico e inadatto a tutti quei contesti in cui non si vuole quella pseudoaulicità, dal primo si può fare anche soltanto germano. Un'ultima opzione è consanguineo.
S'è diffuso in rete prima in America e poi da noi con l'avvento della cosiddetta ironia di quartiere (hood irony, non so se sia necessario aprire un filone a parte). Riporto un paio d'esempi:
[1] («Blud PENSA che il cibo sia gratuito»),
[2] («blud non sei un vigile», nella descrizione del video).
Ovviamente l'italiano usato in questi e altri video è tradotto straletteralmente dall'inglese, ma ciò, paradossalmente, fa sì che le persone s'impegnino di più a trovare traduzioni. Un esempio di meme tradotto alla lettera e, a volte, nel modo più (pseudo)aulico possibile, è l'espressione «chat, is this real?», che ho visto tradotto dalle maniere più semplici, per quanto letterali, quindi «chat, è reale?», «conversazione, ciò è reale?», a quelle più improbabili, come «dialogo, è codesto veritiero?» e «conversazione telefonica, è codesto tangibile?» — di solito senza punteggiatura.
Per blud, ho visto usare in questo senso sangue, (il) fratello e (il) frà. Quello che, come al solito, [non] mi sorprende è che in Italia abbiamo molte traduzioni sia letterali sia letterarie possibili. La prima che mi è venuta in mente, oltre fratello di sangue, è frate carnale, dal napoletano, che indica una persona con cui c'è un'amicizia come fra consanguinei. Non credo che esista in italiano fratello carnale con questo senso, ma essendo che si parla di comicità assurda nulla vieta di adattarlo (da /fra̍tə carna̍lə/ a /fra̍te carna̍le/, semplicemente) o calcarlo (appunto, fratello carnale). Abbiamo poi fratello germano e fratello bilaterale. Se il secondo può risultare troppo scientifico e inadatto a tutti quei contesti in cui non si vuole quella pseudoaulicità, dal primo si può fare anche soltanto germano. Un'ultima opzione è consanguineo.