Come accade per le lingue straniere, anche quelle regionali italiane possono presentare il fenomeno dei cosiddetti "falsi amici", ossia le parole che assomigliano o sono uguali a vocaboli italiani ma hanno un significato diverso.
Non è esente il mio Piemontese, per il quale ho iniziato una ricerca in tale senso.
Vi propongo i primi esempi, tratti dalla zona di Langhe e Roero:
tempesta - non significa "temporale" ma precisamente "grandine"
stëṙpa - non significa "sterpo, sterpaglia" ma "asse di legno"
Sarebbe curioso vedere filoni analoghi anche per le altre lingue regionali italiane.
[PMS] I falsi amici del Piemontese
Moderatore: Dialettanti
Re: [PMS] I falsi amici del Piemontese
Il più clamoroso è fia ‘figlia, ragazza’, che non è consigliabile usarlo in Toscana...
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