Si potrebbe adattare in alia?Treccani ha scritto:àlias avv. e s. m. [dal lat. alias]. – 1. avv. Altrimenti; si interpone per lo più tra il nome reale di una persona e lo pseudonimo o il soprannome o il titolo con cui è generalmente nota: Lucio D’Ambra a. Renato Manganella; più genericam., cioè, in altre parole: egli favellò di Francesco Redi, a. di me (Redi); spesso usato in senso iron.: il signor Giovannelli, a. il commendatore. 2. s. m. Nelle reti informatiche, e in particolare sul web, nome fittizio con cui un utente può identificarsi all’interno di una comunità virtuale; nickname. Anche, nome semplificato che sostituisce nomi più complessi per identificare un indirizzo di posta elettronica, un indirizzo internet e sim. Non com., in archivi o banche dati, sinon. di variante1 (nel sign. 2 a).
«Alias»
Moderatore: Cruscanti
- Lorenzo Federici
- Interventi: 976
- Iscritto in data: sab, 27 ago 2022 16:50
- Località: Frosinone
«Alias»
Re: «Alias»
Ma siete proprio dei fanatici.


-
- Interventi: 430
- Iscritto in data: ven, 30 lug 2021 11:21
Re: «Alias»
Per nickname, secondo me pseudonimo è piú che sufficiente; altre valide opzioni possono essere al secolo e in arte (papa Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani; Sofia Scicolone, in arte Sophia Loren).
Re: «Alias»
L’alternativa ci sarebbe ed è aca, italianizzazione di AKA, also known as.
Re: «Alias»
"Altrimenti detto".
- Lorenzo Federici
- Interventi: 976
- Iscritto in data: sab, 27 ago 2022 16:50
- Località: Frosinone
Re: «Alias»
Però il vernacolo toscano non è l'italiano nazionale, no?Carnby ha scritto: sab, 15 ott 2022 9:21 Anche da me in Toscana ci sono parole usate nel vernacolo che finiscono per -s come lapis e storis (che, ovviamente, nel registro più rustico aggiungono -se).

Come adattamento grafico mi piace, visto che aka viene già usato anche se di rado, ma adottare un anglicismo al posto di un latinismo che, tra l'altro, ha delle connessioni con altre parole italiane (altro, alcuno, alieno, alibi, alterare, alternare...)?Carnby ha scritto: sab, 15 ott 2022 18:07 L’alternativa ci sarebbe ed è aca, italianizzazione di AKA, also known as.

- Millermann
- Interventi: 1720
- Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
- Località: Riviera dei Cedri
Re: «Alias»
Però dovrebbe essere un acronimo italiano, e non il banale adattamento grafico di AKA, ché non avrebbe senso (Also Cnoun As?Carnby ha scritto: sab, 15 ott 2022 18:07 L’alternativa ci sarebbe ed è aca, italianizzazione di AKA, also known as.


In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: «Alias»
- Lorenzo Federici
- Interventi: 976
- Iscritto in data: sab, 27 ago 2022 16:50
- Località: Frosinone
Re: «Alias»
Sì, sarebbe àliasse, come lo pronuncio anch'io del resto (per la precisione: /a̍ljassə/), ma resta il problema della pronuncia difficile per quanto esistente, non saprei. Aliase sarebbe un'alternativa che non sposta l'accento e che non rende difficile la pronuncia raddoppiando l'ultima consonante. Àliasse, come per Minòsse, lo pronuncerei aliàsse (o anche alïàsse). è sicuramente da tenere in considerazione questa cosa.
Re: «Alias»
Non volevo esprimere un parere sulla possibile soluzione; ho precisato perché mi sembrava ci fosse stato un fraintendimento con quanto scritto da Carnby. 

Re: «Alias»
Ci sono due parole "alias" come ci ricorda anche la Treccani.
La prima è un avverbio, ripreso direttamente dal latino.
La seconda parola è arrivata dall'inglese, anche se l'origine è la stessa parola latina.
Il primo deriva dall'uso inglese di sostantivare la parola "alias" per significare "pseudonimo": si può usare tranquillamente "pseudonimo" al suo posto.
Il secondo deriva dal gergo informatico, che ha esteso il significato del primo. In informatica un alias è un nome alternativo per un comando, tipicamente usato perché più corto. Quando i comandi informatici venivano digitati da tastiera in un terminale, avere nomi più corti era utile, da ciò l'utilizzo degli alias. Da questo secondo uso deriva il "nome semplificato di un indirizzo". Per me vale "abbreviazione".
La prima è un avverbio, ripreso direttamente dal latino.
Chi la usa in questa accezione è spesso consapevole di usare un latinismo: è un uso specialistico, ricercato o scherzoso che non mi pare possa destare troppe preoccupazioni. Come ho già detto, si può sostituire con un "altrimenti detto" o espressioni simili.1. avv. Altrimenti; si interpone per lo più tra il nome reale di una persona e lo pseudonimo o il soprannome o il titolo con cui è generalmente nota [...]
La seconda parola è arrivata dall'inglese, anche se l'origine è la stessa parola latina.
In questo secondo caso siamo di fronte, in realtà, ad altri due termini, anche se la Treccani colpevolmente non li distingue.2. s. m. Nelle reti informatiche, e in particolare sul web, nome fittizio con cui un utente può identificarsi all’interno di una comunità virtuale; nickname. Anche, nome semplificato che sostituisce nomi più complessi per identificare un indirizzo di posta elettronica, un indirizzo internet e sim.
Il primo deriva dall'uso inglese di sostantivare la parola "alias" per significare "pseudonimo": si può usare tranquillamente "pseudonimo" al suo posto.
Il secondo deriva dal gergo informatico, che ha esteso il significato del primo. In informatica un alias è un nome alternativo per un comando, tipicamente usato perché più corto. Quando i comandi informatici venivano digitati da tastiera in un terminale, avere nomi più corti era utile, da ciò l'utilizzo degli alias. Da questo secondo uso deriva il "nome semplificato di un indirizzo". Per me vale "abbreviazione".
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5603
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Re: «Alias»
Per amor di completezza ricordo che (soprattutto in ambiente Apple) esiste anche un’altra accezione informatica del termine, che Microsoft traduce con «scorciatoia» (shortcut) e che è quasi, ma non esattamente, il [vecchio] «collegamento simbolico» (sym[bolic] link) dei sistemi Unix…brg ha scritto: mer, 19 ott 2022 22:47 In informatica un alias è un nome alternativo per un comando, tipicamente usato perché più corto. Quando i comandi informatici venivano digitati da tastiera in un terminale, avere nomi più corti era utile, da ciò l'utilizzo degli alias. Da questo secondo uso deriva il "nome semplificato di un indirizzo". Per me vale "abbreviazione".
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Ahrefs [Bot] e 3 ospiti